Provato Colin McRae: DIRT 2

Prova diretta: menù di gioco, struttura generale e Gameplay

Provato Colin McRae: DIRT 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Presentato in sordina all'E3 2009, Colin Dirt 2 è finalmente giunto in redazione in una versione preliminare, che ci ha permesso di testarlo approfonditamente per comprendere le caratteristiche. Il team di sviluppo riuscirà a bissare l'enorme successo ottenuto con Grid? Scopriamolo.

    Un menù in prima persona

    L'impatto con l'interfaccia di navigazione di Dirt 2 rivela qualche sorpresa. Già il primo capitolo di questa nuova serie Codemasters aveva introdotto una certa dinamicità e una grande innovazione nei menù di gioco, ridotti all’essenziale ma altamente spettacolari, ricchi di dettagli e contornati da un gran numero di statistiche. In Dirt 2 il menù di gioco è completamente interattivo: il nostro Hud sarà il paddock dove stazionano il nostro veicolo e il nostro camper. All’esterno del camper troveremo il menù opzioni, il menù per comprare, personalizzare e cambiare vettura e il menù per accedere alla gara selezionata. L’interno del camper è un po’ la nostra base operativa: troveremo anzitutto la mappa del Tour Dirt, dove saranno segnate le gare a cui possiamo prendere parte. Avremo anche la possibilità di accedere alla modalità online, ancora non disponibile in questo preview code. Ancora, all’interno è presente la sezione personale del pilota, in cui potremo controllare costantemente le nostre statistiche. Allo stato attuale dello sviluppo sono presenti altri due menù, bacheca ed Extra, non sono ancora utilizzabili.
    In generale la struttura globale di Dirt appare come un piccolo ed interessante plusvalore. La navigazione avviene in ambiente 3D costruito in maniera originale e simpatica; un’idea davvero apprezzabile, che aiuta l'utente a calarsi nell’esperienza di gioco, vivendo e respirando l’aria pre-gara e l’atmosfera della vita da pilota sempre in giro per il mondo.

    Sterrato anche in città e viaggi nel tempo

    Il gameplay di questo titolo riprende quello dell’altro corsistico edito da Codemaster, il già citato Grid, e sembra volerne trasportare tutti i tratti ludici sui polverosi circuiti off road. Nel corso dell’hands on si sono viste numerose tipologie di gare e diversi veicoli a disposizione. Si parte dalle gare su pista a circuito, in cui correremo anche sulle rive del tamigi. Lo scenario londinese non sarà asfaltato come ci si può logicamente aspettare, anzi per l’occasione troveremo ampie sezioni di fango, ghiaia e terra anche sul nobile suolo di sua maestà britannica. Presente la classica modalità rally con partenza scaglionata, dove per vincere dovremo registrare il miglior tempo; simile a questa modalità -con qualche piccola variante- c’è “battistrada”, dove gareggeremo senza navigatore e su circuiti più ampi rispetto a quelli dei classici rally. Sono presenti anche gare di veicoli pesanti come SUV e Buggy, ed è interessantissima la modalità RAID, in cui si partirà tutti insieme per attraversare ampi scenari di gioco, con numerose scorciatoie indispensabili per arrivare primi al traguardo. Una sorta di reinterpretazione di quella libertà di navigazione intravista in Fuel, qui decisamente meglio incanalata ed incastrata in una struttura di gioco solida e varia.
    Un plauso dunque al team di sviluppo, che ha saputo rimpinguare un genere solitamente molto “scheletrico” dal punto di vista delle opzioni di gioco.
    Minimo comun denominatore di Dirt rimane uno stile di guida off-road caratterizzato da derapate da capogiro e da controsterzate da brivido. Le gare a circuito sono divertenti ed avvincenti, anche se sembrano risolversi praticamente tutte alla partenza, soprattutto grazie all’opzione flashback. Viaggiare nel tempo non è più prerogativa della mitica ed immortale Delorean DMC 12 del 1981 (icona del film “Ritorno al Futuro”): grazie ai ragazzi Codemasters anche le Subaru, le Mitsubishi e le Ford da rally e ipergriffate di ultima generazione possono tornare indietro nel tempo! Se in gara commettiamo un grave errore che ci fa andare fuori pista, perdere posizioni o peggio ancora danneggiare sensibilmente il nostro veicolo, possiamo schiacciare il tasto Select o Back per entrare nella modalità flashback e scegliere un punto del replay degli ultimi secondi di gara da cui ripartire, riprendendo la gara indenni e pronti a non commettere più lo stesso errore. Tale introduzione rende il titolo fortemente arcade, ma i puristi possono tirare comunque un sospiro di sollievo: è infatti possibile lasciare tutti i danni di gioco ed eliminare l’opzione flashback durante le gare. Per chi invece vuole solo divertirsi senza patemi, l’opzione flashback rappresenterà il fulcro del gameplay: il suo corretto utilizzo permetterà di correre una gara perfetta dall’inizio alla fine. Vincendo le gare del tour Dirt guadagneremo sia soldi che esperienza: i soldi servono ovviamente per comprare auto, l’esperienza serve per salire di livello e sbloccare nuove gare. Per avanzare di categoria, quindi, saremo costretti a volte a ripetere alcune gare fino a sbloccarne altre; sfortunatamente rigiocare una gara già vinta ci darà solo metà dell’esperienza in palio. Per acquisire preziosi punti esperienza bonus potremo però guidare con un certo stile: veloci ed incuranti del pericolo, proprio come faceva Colin. I punti esperienza bonus sono preziosi e ci aiutano ad avanzare più velocemente nella modalità carriera, quindi il titolo stimola l'utente ad impegnarsi in ogni circuito, così da dimostrare una certa familiarità con le derapate e la guida sportiva. Vincendo le gare sbloccheremo nuove livree e accessori di arredamento per l’interno della nostra auto; alcuni molto simpatici e -diciamo- “rozzamente” decorativi (immancabili i dadi blu pelosi appesi allo specchietto).
    Nel complesso, da quanto visto in sede di prova, si può affermare che Colin McRae Dirt 2 viri in maniera decisa verso uno stile di gioco ancora più arcade rispetto a quello del suo predecessore. Non lo diciamo solamente per l'opzione “flashback”, (che può essere disattivata, lo ricordiamo), quanto per una generale semplificazione del modello di guida e del comportamento dei mezzi. L'intenzione di Codemasters sembra essere quella di colpire il grande pubblico, lasciando da parte le prodezze simulative, prerogativa semmai di altri titoli in arrivo questo inverno. Dirt 2 sembra però voler portare le emozioni rallistiche in un nuovo e affascinante contesto, immergendoci in una struttura generale più vibrante e meglio architettata, che invogli all'applicazione metodica (per sbloccare soldi e accessori) e imponga un comportamento decoroso sulla pista (premiato con punti esperienza). Le premesse sono tutte buone: il gioco è veloce, divertente e capace di soddisfare sia gli appassionati ed i cultori del genere che i neofiti alle prime armi. Un prodotto davvero ben sviluppato in termini di gameplay, che regalerà ore di azione e di corse adrenaliniche per deserti e aree urbane appositamente ricoperte di fango e ghiaia. Proprio la varietà di piste ed eventi sembra essere uno dei punti di forza di Dirt.

    Sabbia, Fango, Asfalto e tanta polvere

    A livello tecnico il lavoro di Codemasters presenta come sempre una grande cura per tutti i dettagli, e già in questa build si nota l'eccezionalità del lavoro svolto. L’engine di gioco è il pluricelebrato e premiato EGO engine, ulteriormente migliorato e affinato per l’occasione. A livello grafico Dirt presenta spettacolari modelli poligonali per quanto riguarda le auto, riprodotte nei minimi dettagli dalla carrozzeria alle livree. Nulla da dire anche ai modelli poligonali umani: seppur non fondamentali sono realizzati in maniera decisamente consona alle grandi produzioni di questa generazione. Le texture sono semplicemente mozzafiato: molto dettagliate tutte quelle ambientali e altrettanto curate quelle dei veicoli. Gli effetti particellari sono stupendi: spettacolari i polveroni che si alzano durante le derapate, belli tutti gli effetti degli incidenti. A destare grande impressione è ovviamente il dettaglio dei danni sulla carrozzeria; calcolati grazie all’ottimo sistema di collisioni del già collaudato motore fisico, influenzano in maniera sensibile la nostra guida. Spesso provocheremo danni alle ruote, e in questo modo il mezzo inizierà a “tirare” dalla parte dove si trova la ruota danneggiata. Il sistema di illuminazione appare ancora un po’ impreciso, troppo accesso in alcuni punti specialmente sui veicoli (ma già il Bloom esagerato era un difetto del comparto tecnico del primo titolo). Ampia la scelta delle inquadrature, da quelle in soggettiva fino a quelle in terza persona. Spettacolare il sistema di replay, ricco di molti tagli e con una regia completamente gestibile dal giocatore. Come ciliegina sulla torta troviamo un comparto sonoro di grandissimo livello, dalle musiche fino agli effetti sonori riprodotti, con meticolosa precisione. Molto bella l’idea di mettere una serie di sample con i nomi in lingua italiana, in tal modo all’inizio del gioco selezioneremo il nostro nome e i piloti ci chiameranno e si rivolgeranno a noi in perfetto italiano. Il gioco è infatti completamente doppiato in maniera più che soddisfacente nella nostra lingua.

    Colin McRae: DIRT 2 Colin McRae sarebbe senz’altro soddisfatto del lavoro svolto fin qui dai programmatori della Codemasters: in Dirt2 vive ancora indomito lo spirito del famoso rallista: grande azione, velocità, noncuranza per il pericolo, coraggio, derapate, sgommate, trionfi e incidenti, tutto in un unico, appassionante prodotto. Il gameplay appare molto ricco e strutturato in maniera tale da soddisfare una platea molto ampia; il gioco sembra voler riproporre la formula del successo di Grid in versione off-road, e gli unici giocatori che saranno forse meno interessati al titolo saranno gli amanti della simulazione pura. Ciò che colpisce di più al momento è l’ottimo livello tecnico raggiunto dai programmatori, davvero notevole per un work in progress in uscita a settembre. L’EGO engine è stato ulteriormente affinato e migliorato, e il gioco sfoggia sin da ora un comparto grafico e fisico di indubbio spessore qualitativo. Tutti i possessori di console e gli amanti della velocità non possono che aspettare con ansia l11 Settembre, data in cui è prevista l’uscita di Colin McRae Dirt 2. Il gioco è sicuramente degno del nome che porta, ed è l’omaggio migliore che i ragazzi Codemasters possono fare all’eroe scomparso due anni fa.

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