Provato Crimson Dragon

I draghi di Microsoft abbandonano Kinect e si scagliano sulla Next Gen

Provato Crimson Dragon
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Xbox One
  • Il lancio e il successivo anno di commercializzazione di Kinect hanno progressivamente messo in luce tutti i limiti di una periferica sicuramente rivoluzionaria ma non adatta a tutti e, soprattutto, non in grado di migliorare davvero l'esperienza di gioco di molti generi affermati.
    Anche se Microsoft ha sempre creduto nel progetto, la campagna di marketing ha sortito gli effetti voluti solo nel periodo iniziale, mentre in seguito c'è voluto di più per provare a convincere gli scettici.
    Tra i titoli definiti hardcore per Kinect, il più riuscito dei quali rimane ancora Steel Battalion Heavy Armor, alcuni ricorderanno Project Draco, sparito poi dai radar fino al recente rinvio, annunciato proprio a ridosso della presunta pubblicazione in Giappone.
    A sorpresa, quindi, ritroviamo il progetto, reindirizzato su Xbox One, in forma giocabile all'E3 di Los Angeles, all'interno del gigantesco booth di Microsoft.

    Salto generazionale

    Oltre a saltare l'appuntamento con l'attuale generazione di Console, Crimson Dragon è stato ripensato alla luce di un control scheme basato sull'uso del Pad, mentre la compatibilità con Kinect è stata temporaneamente rimossa.
    Proprio i controlli furono uno degli argomenti più chiacchierati ai tempi dei primi annunci, in quanto i fan della serie Panzer Dragoon, alla quale Crimson Dragon deve molto, non hanno mai nascosto di non vedere di buon occhio la mancanza di un sistema di gioco basato sul classico uso del controller, vivendo tale scelta quasi come una privazione.

    La versione provata all'E3 sfruttava quindi il nuovo controller di Xbox One, anche se in una maniera non perfetta, in quanto rappresentava una prima implementazione dei comandi via pad, come confermato da un esponente del team di sviluppo presente alla postazione demo.
    La struttura di gioco riprende in parte quella di Panzer Dragoon Orta, uscito sulla prima console casalinga di Microsoft nel lontano 2002: il drago che andremo ad utilizzare come cavalcatura volante si muoverà in autonomia negli ambienti, seguendo traiettorie prefissate. Con lo stick analogico si potrà quindi utilizzare un mirino, in modo da inquadrare gli avversari e fare fuoco per abbatterli, sfruttando attacchi differenti.
    Un gameplay tradizionale, che dovrebbe essere spettacolarizzato -nella visione del team- dalle potenzialità grafiche della console.

    Una strada ancora lunga

    Proprio per quanto riguarda l'aspetto grafico la strada è tuttavia ancora lunga, e non si spiega lo stato attuale della build presente in fiera: graficamente Crimson Dragon non riesce a svettare, e praticamente nessun elemento visto in azione ne giustificherebbe la pubblicazione futura su Xbox One invece che sulla console attuale.
    Gli ambienti sono sicuramente evocativi, benché molto classici: nella demo attraversiamo una lunga e tortuosa caverna, percorsa da un mare di lava e piena di colonne di roccia da evitare virando nello spazio concesso dai movimenti precalcolati del drago.
    L'effettistica è sicuramente l'aspetto più curato ma non basta per stupire davvero, lasciando la sensazione che lo sviluppo del gioco sia ancora lungo e che solo alcuni elementi sia stati davvero finalizzati.

    La progressione nello stage, piuttosto classica e neppure troppo d'impatto, si risolleva sul finale. Spiccano infatti le battaglie con i boss, come da tradizione giganteschi e assolutamente impegnativi, con l'abitudine di muoversi intorno al drago che stiamo cavalcando in maniere imprevedibili e generando profonde mutazioni negli ambienti, distruggendo costoni di roccia che andranno progressivamente in frantumi. E' solo in questi momenti che Crimson Dragon resce a dare finalmente l'impressione di essere un gioco next gen a tutti gli effetti.

    Il ritorno di Kinect

    Poiché la nuova generazione di Kinect verrà inclusa in ogni confezione di Xbox One, non stupisce la conferma che Crimson Dragon introdurrà il supporto alla periferica, soprattutto considerando i suoi trascorsi come titolo Kinect only.
    Alla domanda specifica, però, la risposta è stata evasiva: sicuramente il sensore di Microsoft verrà supportato ma in maniera ibrida, proprio come accadde con Steel Battalion Heavy Armor. Si continuerà quindi a giocare con il pad, con alcune gesture che verranno eseguite direttamente con le mani.
    Non ci sono però ulteriori dettagli, così come non è stato confermata la modalità di distribuzione del gioco: sicuramente Crimson Dragon verrà reso disponibile in download da Xbox Live ma una versione retail non è stata ancora né confermata né esclusa; segno che il piano di pubblicazione del gioco è ancora in fase di definizione così come la data di uscita, avvolta nel mistero.

    Crimson Dragon Lo stupore di trovarsi davanti ad una versione giocabile di Crimson Dragon ha rapidamente lasciato spazio a numerosi dubbi. Lo sviluppo del gioco è ancora abbastanza arretrato e anche i controlli con il pad sono tutt'altro che rifiniti, in quanto alla prima implementazione. Poco chiara è quindi la compatibilità con Kinect per un titolo sicuramente interessante ma che ha subito una gestazione turbolenta e che potrebbe risultare difficile da portare a termine. Ciò che comunque convince è l'atmosfera tipicamente nipponica e i richiami ai vari episodi di Panzer Dragoon, motivi che per gli appassionati sono più che sufficienti per continuare a sperare e a seguire da vicino lo sviluppo del gioco.

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