Provato Crysis 3 - Beta Multiplayer

Provata la beta multiplayer dello sparatutto in prima persona targato Crytek.

Provato Crysis 3 - Beta Multiplayer
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Se c'è una saga da sempre accostata allo sfarzo tecnologico ed alla pura e semplice potenza bruta offerta dai PC essa è indubbiamente quella di Crysis, serie di fps fantascientifici sviluppati dalla tedesca Crytek che soprattutto all'esordio, nel "lontano" 2007, seppe stupire ed ammaliare milioni di giocatori - oltre che annichilire la stragrande maggioranza dei sistemi del periodo - con un comparto tecnico fuori parametro e, aggiungiamo noi, anche per una scarsa ottimizzazione. Il recente seguito, distribuito da EA, pur avendo ricevuto aspre critiche dai giocatori PC per l'influenza console nello sviluppo ed un differente game design, grazie al successivo rilascio delle textures in HD ed al supporto alle DirectX 11 si è di nuovo catapultato nell'Olimpo dei prodotti visivamente più impressionanti, anche per la stupefacente implementazione del 3D. Con queste premesse si è così giunti al terzo capitolo ufficiale della serie, il cui sviluppo è stato focalizzato su PC per valorizzare la potenza degli hardware di fascia alta attuali e, naturalmente, per proiettare la saga nuovamente in vetta per quanto concerne il comparto tecnico, proprio come fu per il primo Crysis. Ad una manciata di giorni dal lancio ufficiale abbiamo saggiato le potenzialità del prodotto grazie alla beta multiplayer rilasciata su Origin, un delizioso - ma limitato - antipasto di ciò che ci aspetterà nel gioco completo in uscita il 12 febbraio.

    PREDATORI E PREDE

    Gli aspetti prettamente ludici della beta sono stati trattati con perizia dal nostro buon Andrea Vanon nell'hands on della versione Xbox 360. In questa sede ci limiteremo ad un rapido riassunto prima di dedicarci al paragrafo tecnico, il "piatto forte" che incuriosisce maggiormente coloro che possiedono un potente sistema di ultima generazione: del resto da Crysis ci si aspetta sempre moltissimo sotto questo profilo. La suddetta beta, disponibile dallo scorso 29 gennaio, offre la possibilità di giocare due modalità in due mappe distinte (Museum ed Airport) pescate tra le 12 previste per il lancio. La prima modalità giocabile, estremamente classica per i canoni degli fps odierni, è una vecchia conoscenza per i veterani di Crysis 2 ed è chiamata "Crash Site", una sorta di King of the Hill (Re della Collina) dove due squadre da otto giocatori si affrontano per difendere/attaccare determinate aeree che si spostano dopo un tot di tempo. In questa modalità è possibile personalizzare l'equipaggiamento con i cosiddetti "attachement" che si sbloccano salendo di livello, così come l'arsenale. Nulla di nuovo sotto il sole, se non fosse per i poteri che caratterizzano la nanosuit, la possibilità di comandare due mezzi (il tripode Pinger ed una navetta) e per la presenza del pubblicizzatissimo arco, strumento di morte potente e versatile in grado di abbattere il nemico con una singola scoccata. Lo si può raccogliere sul campo di battaglia (come alcune temibili armi aliene Ceph) o sbloccarlo progredendo con l'esperienza. L'arco è anche al centro dell'altra modalità competitiva presente nella beta, l'innovativa ed estremamente interessante "Hunter". Suddivisa in 5 round da 2 minuti ciascuno, Hunter mette a confronto i cosiddetti cacciatori (all'inizio due) con una squadra composta da 10 soldati C.E.L.L. Scopo dei cacciatori, dotati di nanusuit, invisibilità permanente e letale arco, è quello di eliminare nel ristretto intervallo di tempo disponibile il team avversario. I soldati, suddivisi in tre classi principali (Ranger, Sniper e Close Quarters), di contro dovranno sopravvivere alle imboscate fino allo scadere del tempo, cosa decisamente non facile poiché ogni caduto va a rimpinguare le fila dei cacciatori. Da sottolineare che i C.E.L.L., vere e proprie prede, dispongono di alcuni gingilli tecnologici - come gli ologrammi - per confondere e sviare i letali e silenziosi nemici. Come avrete intuito si tratta di una modalità decisamente ispirata e divertente che da sola potrebbe valere il prezzo del biglietto per quanto concerne il lato multiplayer; resta solo da capire se il design di tutte le mappe disponibili al lancio sarà adatto al peculiare tipo di gioco e se non vi saranno problemi di bilanciamento. Attualmente le impressioni sono estremamente positive grazie anche al solidissimo netcode.

    IL PREZZO DELLA BELLEZZA

    Come sottolineato nel paragrafo precedente, la beta multiplayer di Crysis 3 offre la possibilità di giocare in due peculiari mappe, distinte fra loro per ambientazione, dimensioni e design. La più intrigante è sicuramente Airport, un'ampia area aeroportuale - verosimilmente il noto aeroporto Fiorello LaGuardia di New York - inghiottita dalla vegetazione ed oramai in rovina. Chi ha seguito lo sviluppo del gioco sicuramente è al corrente delle sorti della Grande Mela, la metropoli più funestata nella storia cinematografica e videoludica. Nella suddetta mappa emergono con vigore la grande passione ed il lavoro certosino dei game designer tedeschi, capaci di ricostruire uno spaccato di devastazione di rara ed inusitata bellezza. Il fascino di Airport, illuminata dalla luce del giorno, risiede nella contrapposizione tra le rovine del moderno aeroporto e la natura che ne avviluppa le fondamenta, nell'alternarsi tra interni ed esterni ricercatissimi nei dettagli ed estremamente efficaci sul piano ludico. Più corrotta ed oscura è Museum, in cui fango ed acquitrini hanno completamente conquistato ciò che resta della parte edificata, donandole un aspetto tetro ma non meno affascinante. Questa seconda mappa presenta un discreto sviluppo verticale ma è più contenuta nelle dimensioni rispetto ad Airport, rendendosi più efficace nelle sessioni di Crash Site piuttosto che in quelle di Hunter. Se il lato artistico appare solido e convincente, dal punto di vista squisitamente tecnico questo assaggio di Crysis 3 mostra artigli e muscoli nel pantagruelico count poligonale e - come da tradizione - negli effetti speciali e particellari. Dettagli come le edere che inglobano le mura o le fotografie dei dispersi sulle pareti in rovina dell'aeroporto stanno a lì a certificare la bontà del lavoro svolto dai grafici, che hanno integrato un numero impressionante di elementi con texture ed effetti di elevatissima qualità. Naturalmente per godere appieno di cotanta beltà senza "impastare" il tutto è necessario giocare ad una risoluzione elevata, con i 1080p particolarmente consigliati. Con la nostra configurazione di prova (i5 3570k, Gainward 680 GTX Phantom e 8 Giga di Ram) e tutte le impostazioni su Very High - il massimo disponibile attualmente - ad eccezione delle ombre abbiamo ottenuto i 60 fps in buona parte delle situazioni, tuttavia si riscontrano alcuni cali nelle fasi più concitate. Ad influenzare il framerate vi è anche la tipologia di antialiasing e la qualità applicata dai filtri, che spaziano tra FXAA, SMAA, TXAA ed MSAA. Trattandosi di una beta e non essendo ancora disponibili driver ufficiali certificati comunque, la situazione sarà indubbiamente migliore quando Crysis 3 verrà lanciato. Da sottolineare, inoltre, la necessità di forzare il triple buffering da D3DOverrider per bloccare il framerate attorno ai 60fps ed evitare fastidiosi balzi dai 60 ai 30. Le impostazioni grafiche avanzate sono numerose e richiamano quelle già viste in Crysis 2; tra esse ricordiamo lo shading, le ombre, la qualità degli oggetti, la quantità di motion blur, il post processing, gli effetti particellari, il filtro anisotropico ed il lens flare. Tutte impostazioni che se livellate adeguatamente permetteranno la fruizione del prodotto anche su macchine non all'ultimo grido. Chiudono il quadro tecnico della beta il buon comparto delle animazioni - non dissimile da quanto visto in Crysis 2 - e l'eccellente audio, dotato di notevoli incisività e tridimensionalità per le quali è consigliato il collegamento ad un impianto home theatre con Dolby Digital 5.1 o superiore.

    Crysis 3 Le premesse per un prodotto tecnicamente sontuoso e per il quale vale la pena possedere un PC di fascia alta ci sono tutte; non ci resta che mettere le mani sulla versione definitiva per confermare quanto di buono ha mostrato la beta multiplayer su Origin. Approfittiamo per ricordarvi che la betas resterà online fino al 12 di febbraio, mentre il gioco arriverà sugli scaffali di tutti i negozi e sullo store online di Electronic Arts il 21. Restate sintonizzati per il coverage completo del gioco di Crytek e per una recensione presto sulle nostre pagine.

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