Provato F1 Race Stars

Un piccolo grande combat racing per Codemasters

Provato F1 Race Stars
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Wii U
  • Pc
  • Codemasters Racing, neonato brand automobilistico in casa Namco-Bandai, non vuole perdere tempo lasciandosi coccolare dagli ottimi feedback di critica e pubblico rispetto al recente F1 2012. La softco britannica è infatti già al lavoro per rifinire un nuovo progetto, qualcosa di diverso che dovrebbe espandere gli orizzonti sino ad ora abbastanza "limitati" (e non è assolutamente un male) delle sue produzioni corsistiche. Con F1 Race Stars i britannici sviluppatori sotto l'ala protettiva di Namco vogliono arrivare nelle case di sempre più famiglie. Si tratta infatti di uno scanzonato combat racing, che riprende molte delle caratteristiche presenti nei classici del genere come Mario Kart o Crash Team Racing, inserendoli. in un certo senso, nell'ambito della Formula 1. Sfruttando le licenze ufficiali in esclusivo possesso, dunque, il team progetta di accompagnare al suo rigoroso F1 2012 una produzione più leggera e potenzialmente adatta a tutti. Un'idea, per quanto non originalissima, alquanto interessante: eccezzion fatta per Nintendo Wii, infatti, non abbiamo visto interessanti combat racing in quest'ultimo frangente di generazione; e Little Big Planet Karting, francamente, non ci pare poter competere con quanto abbiamo visto in questi giorni. Giunto in redazione, un codice preview ci ha permesso di testare le diverse tipologie di gare affrontabili in single e multiplayer nella produzione. Molte opzioni "oscurate" ci hanno permesso di testare le sfide solamente in modalità singola, dandoci comunque un quadro interessante della produzione, disponibile per Xbox 360, Playstation 3 e PC.

    Per tutti i gusti

    Le tipologie di gara disponibili in F1 Race Stars si suddividono sostanzialmente in singole e a squadre. partendo dalle prime troviamo, in ordine: Gara Semplice, il mondo migliore di entrare in simbiosi con la produzione; niente fronzoli, poche e semplici regole: chi taglia il traguardo per primo vince. Eliminazione rimescola già in maniera differente le carte in tavola, proponendo la classica gara in cui ad intervalli di tempo regolari l'ultimo classificato è costretto ad abbandonare. Ne resterà soltanto uno dunque, da incoronare vincitore. Ancora diversa e forse più interessante Rifornimento, una particolare tipologia di gara che prende spunto dalla gestione del serbatoio tipica della Formula 1. Partiremo con il serbatoio pieno; man mano che si svuoterà otterremo un certo incremento in accelerazione e velocità. Dosando in maniera intelligente la quantità di benzina immagazzinata sfruttando le icone-distributore sparse lungo il tracciato (un comodo indicatore ci aiuterà), dovremo mantenere il miglior compromesso prestazionale per non rischiare di rimanere appiedati e terminare possibilmente in testa la gara. Si chiude, almeno per la prima parte, con Conquista dei Settori, modalità ripresa dai videogame seriosi e portata qui in maniera perfettamente calzante al tipo di produzione desiderata. Si tratterà, in buona sostanza, di ottenere il miglior tempo in ciascun settore del tracciato, lasciando agli avversari solo le briciole. Ogni pista verà suddivisa in dieci porzioni da percorrere al massimo della velocità e sfruttando quanti più "trucchetti" possibili. La game mode, per quanto semplice, riesce a stimolare il giocatore all'esplorazione del tracciato, costringendolo -in un certo senso- ad osservarlo con cura cercando ogni scorciatoia disponibile per ottenere i tempi migliori. Inutile dire che, al termine dei giri previsti, il vincitore sarà il pilota capace di aggiudicarsi il maggior numero di settori.

    Conclusa l'offerta "tutti contro tutti" la produzione passa a mostrarci la componente "a squadre". E' bene precisare, prima di proseguire, che i piloti si divideranno qui in due semplici team (rosso e blu); dunque non saranno le scuderie a "combattersi" (peccato, sarebbe stato interessante n.d.r.) ma due eterogenee compagini generate randomicamente al "Via". La prima modalità che incontriamo, in questo caso, è Caccia al Trofeo. Sparsi lungo la pista una larga serie di trofei dorati, da raccogliere per accumulare punti e giungere alla quota necessaria per tagliare il traguardo. Nel tentativo di rendere meno intense tali -già lunghe- sessioni il team ha pensato di legare l'ottenimento di punti extra ai power up andati a segno, offrendo così due diversi "introiti" e rendendo più dinamiche e veloci le sfide. Si prosegue più o meno sulla falsariga con Pole Position. In questo caso, però, i punti verranno automaticamente accumulati rimanendo nelle prime quattro posizioni. A seconda del prestigio del piazzamento accumuleremo score più o meno velocemente.

    "Ogni tracciato presenta una componente realistica, ripresa fedelmente dal reale layout del percorso, unita ad una fantasiosa, realizzata sfruttando elementi tipici delle culture dei paesi ospitanti"

    Ancora una volta la squadra capace di raggiungere la quota prefissata in partenza si aggiudicherà la facoltà di tagliare il traguardo. Proseguendo troviamo Slalom, una particolare tipologia d'evento in grado di mettere alla prova i riflessi del giocatore. Ad intervalli regolari, lungo i tracciati, saranno disposte tre porte colorate perfettamente allineate. Passandovi attraverso otteremo dei punti, che verranno moltiplicati se riusciremo sempre ad attraversare lo stesso colore - prima che il bonus moltiplicatore scada. Si tratta di unire velocità a rapida osservazione, poiché il tempo a disposizione sarà sempre contatissimo e l'ordine dei colori randomicamente generato, quindi potenzialmente differente ad ogni giro. E si arriva dunque spediti verso la conclusione di questa seconda parte dell'offerta ludica, con la classicissima Esibizione. Si tratta di una race type semplice ed immediata, dove a contare sarà ancora una volta il punteggio, accumulato questa volta da qualsiasi azione ben eseguita in pista. Mantenimento della scia e sorpasso, massimo sfruttamento del KERS, power up a segno: ogni azione garantirà un certo quantitativo di punti per la squadra.
    Otto differenti tipologie d'evento per un'offerta ludica di più che discreto valore, soprattutto se teniamo in considerazione le possibilità momenateneamente non testate per quanto riguarda Carriera e Multigiocatore. Prima di proseguire, però, bisogna sottolineare un altro punto di forza di F1 Race Stars. Le tipologie d'evento, che spaziano come abbiamo visto tra il classicismo e la novità, vengono impreziosite da un certo quantitativo d'opzioni per rendere più interessante ogni gara. Potremo ad esempio decidere la frequenza di una certa tipologia di power up, il numero di giri e la quantità di punti necessaria per le gare a squadre; o ancora una serie di divertenti handicap come il tracciato speculare, i comandi invertiti per il primo in classifica o il Monsone, che idealmente dovrebbe scatenare il Diluvio Universale sul tracciato. Putrtoppo il codice in nostro possesso non ha permesso di testare con mano queste interessanti variabili.

    Un pò Mario Kart un pò no

    Riguardo al gameplay nella produzione Codemasters sono palesi gli influssi dei più famosi combat racing come Mario Kart o Crash Team Racing. In F1 Race Stars si ripresentano caratteristiche tipiche di queste produzioni come la partenza perfetta (accelerando esattamente all'accensione del verde) o i rimbalzi scaturiti dallo scontro tra i veicoli. Il titolo, tuttavia, ha a modo suo una personalità tutta particolare. Da una parte mostrando aspetti non del tutto funzionali come l'assenza della classica derapata, dall'altra inserendo nuovi elementi (per il genere) come il danneggiamento delle vetture. Violenti scontri con gli elementi in movimento presenti negli scenari o ripetuti attacchi da parte dei piloti avversari porteranno la monoposto in miniatura a guastarsi, a tre livelli differenti. Inizialmente si romperanno alettoni anteriori e posteriori, compromettendo la stabilità nelle curve; in secondo luogo saranno motore e trasmissione a salutarci, riducendo notevolmente la velocità del veicolo; infine potremo dire addio al veicolo, costretti ad aspettare il canonico respawn. La presenza dei danni, oltre al disagio in se, inserisce alcuni altri elementi alle gare. La sosta ai box, ad esempio: un semplice passaggio attraverso una corsia leggermente più lenta rispetto alla pista, nella quale l'attraversamento di una particolare barriera colorata metterà in funzione l'auto-repair della vettura.

    "Otto differenti tipologie d'evento per un'offerta ludica di più che discreto valore, soprattutto se teniamo in considerazione le possibilità per quanto riguarda Carriera e Multigiocatore"

    Ma anche la safety car (in caso disintegrassimo il veicolo). In questo secondo caso la corsa verrà rallentata, per quanto la possibilità di sorpassare rimarrà valida. Una serie di variabili abbastanza interessanti e capaci di mettere sulla produzione quel pepe che la mancanza delle sbandate controllate aveva tolto. Caratteristica principe di Mario Kart e fondamentale anche in CTR, la derapata ha senza ombra di dubbio la capacità di rendere più divertenti produzioni di questo tipo, nonché di inserire, in qualche caso, interessanti sviluppi in termini di gameplay (l'uscita dalle curve in turbo di Mario Kart o la possibilità di "saltellare" per schivare i colpi in Crash, ad esempio). In F1 Race Stars, in un certo senso, si sente la mancanza di tutto questo; si entra in contatto con una produzione a cui, in sostanza, sembra mancare un ultimo guizzo per esaltare davvero il giocatore.
    La stessa impressione la si ottiene osservando i power-up disponibili, che presentano elementi sin troppo simili rispetto alle già citate produzioni, inserendo ben poco di nuovo. Troviamo infatti le sfere, gialle o rosse a seconda della capacità o meno di seguire l'avversario; l'immancabile turbo e la possibilità di lasciare dietro di se una sfera blu o dei palloncini colorati: nel primo caso rallenteremo l'avversario, nel secondo caso gli riempiremo "solamente" tre quarti della visuale con coriandoli e coriandolini vari. Si affiancano una sfera viola difensiva (capace di sbalzare gli avversari vicini e contrastare gli attacchi in arrivo), la facoltà di trasformarsi per breve tempo in missile ed ignorare così ogni ostacolo e la possibilità di mutare le condizioni climatiche. Quest'ultima, vera e propria novità di F1 Race Stars rispetto ai congeneri, si mostra particolarmente azzeccata ed interessante. Saremo in grado di far scendere un vero e proprio acquazzone sul circuito o, nella versione ridotta del power-up, su un singolo avversario. Si verranno a creare così pozze in grado di rallentare gli avversari e, più in generale, il grip del terreno cambierà radicalmente. Una tipologia d'attacco in pieno "stile F1" - uno stile che avrebbe dovuto essere maggiormente esplorato a nostro avviso, rendendo così unica la produzione. Aggiunge qualcosa di peculiare la gestione del KERS, delegata a meccaniche arcade piuttosto funzionali. Poste sull'asfalto, solitamente in concomitanza di varianti paricolarmente impegnative, una serie di strisce lognitudinali azzurre. Passandoci sopra e premendo fino a tre volte con un certo tempismo l'acceleratore caricheremo la batteria, garantendoci una notevole spinta in uscita. Non mancheranno, in questo senso, anche le più classiche freccie rosse, a darci sempre una spinta extra.

    A risollevare alla grande un titolo a rischio monotonia ci pensa fortunatamente il track design, semplicemente sublime. Le location spaziano tra molte delle reali tappe del campionato FIA (Monaco, Brasile, Italia, Stati Uniti...). Ogni tracciato presenta una componente realistica, ripresa fedelmente dal reale layout del percorso, unita ad una fantasiosa, realizzata sfruttando elementi tipici delle culture dei paesi ospitanti. Riguardo all'Italia, ad esempio, troviamo parte delle rovine romane, un pizzico di costiera amalfitana e qualche canale veneziano ad ornare il circuito di Imola. Se passiamo agli Stati Uniti, ad esempio, possiamo osservare gli allevamenti bovini, le gigantesche macchine impiegate in agricoltura ed edilizia, i fast food e molto altro ancora. I tracciati, tra una scorciatoia e l'altra, mostreranno una caratterizzazione perfetta ed una vastità forse mai vista in un combat racing. Per completare un solo giro potranno volerci anche cinque minuti, tempo durante il quale, osservando chicche continuamente diverse, la noia non ci assalirà nemmeno per sbaglio. Il lavoro è tanto bello a livello strutturale e funzionale quanto grafico ed artistico. Sorprendente è infatti la pulizia visiva di F1 Race Stars che, pur col suo fare "fumettoso", nulla ha da invidiare alle prodezze tecniche di questa generazione. Moltissimi particolari a bordo pista, veicoli e piloti carichi di personalità ed una montagna di effetti ed elementi in movimento caratterizzano una produzione visivamente spumeggiante. Non vogliamo dimenticare infine, sempre in termine di caratterizzazione, l'ottima realizzazione delle caricature dei piloti di F1 (non dimentichiamo infatti che in F1 Race Stars è tutto "super deformed"). Aldilà di una modellazione poligonale convincente e della perfetta tratteggiatura somatica, ogni campione sarà accompagnato da una serie di battute predefinite (e spesso divertenti) pronunciate nella sua lingua madre. Una scelta veramente azzeccata, soprattutto nel caratterizzare alcuni tratti peculiari della personalità di alcuni piloti (ma non vogliamo svelarvi altro).

    F1 Race Stars Tirando le somme, pur con qualche neo qua e là, questo F1 Race Stars si presenta piuttosto bene a questa prima vera prova con mano. Le varie tipologie di gara fanno il paio con l’incredibile track design per tratteggiare una produzione che si prospetta molto varia e divertente, soprattutto in multiplayer. Pad alla mano si ha persò la sensazione che il driving system e il parco power up avrebbero potuto offrire qualcosa di più, e di più caratteristico. Così, invece, si sente una leggera mancanza di dinamismo che alla lunga potrebbe influire negativamente sul divertimento. Siamo tuttavia fiduciosi per quanto ancora non abbiamo potuto testare e per le varie modifiche ad ogni competizione che, al momento, abbiamo solo potuto osservare tramite i menù. Tra un mese, insomma, potremo avere per le mani un erede piuttosto degno (e in HD) di quel filone combat racing che da qualche tempo aveva abbandonato questi lidi. Continuate a seguirci per non perdere alcun dettaglio su quest’interessante outsider autunnale.

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