Fable 3: provata alla GDC la versione PC del GDR

Provata alla GDC la versione PC dell'RPG Lionhead

Fable 3: provata alla GDC la versione PC del GDR
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  • Xbox 360
  • Pc
  • Con qualche giorno di ritardo rispetto al Microsoft February Showcase, anche Everyeye ha potuto mettere le mani sulla demo della versione PC di Fable III. Un tris di postazioni di gioco era presente infatti nel grande androne del Moscone Center South, allestito per ospitare gli avventori di un GDC che sta cominciando a scaldarsi, pronta a stuzzicarci nei prossimi giorni con le sue novità.

    Hands-On

    La demo messa a disposizione del pubblico, in verità, non era troppo corposa. Permetteva di giocare appena una decina di minuti, per farci rivivere ora le fasi iniziali dell'avventura, ora qualche momento più serrato nei vicoli malfamati del quartiere antico di Bowerstone. Quanto basta, in ogni caso, per farsi un'idea su quali siano le differenze fra la versione PC e quella Xbox 360.
    Anzitutto è stato un piacere scoprire un sistema di controllo abbastanza intuitivo, che i fatto non fa rimpiangere la dotazione di tasti del joypad. Mentre con la rotella del mouse è possibile selezionare l'arma con cui attaccare (pistole e fucili, armi bianche o arti magiche), ogni azione offensiva si gioca a suon di click: pressioni ripetute o immediate dei tasti del mouse permettono di eseguire brevi combinazioni, attacchi caricati e parate. L'interazione con l'ambiente di gioco ed il movimento del personaggio sono invece regolati dai tasti della Keyboard. Come ben sa chi ha seguito lo sviluppo della versione console, i menù di questo Fable sono molto particolari, strutturati come vere e proprie stanze in cui muovere il proprio avatar: il porting da Xbox a PC non muta di una virgola questa originale organizzazione dell'inventario.
    Per quel che riguarda il profilo tecnico, sinceramente ci saremmo aspettati qualcosa in più. Lionhead non sembra aver lavorato troppo sull'ottimizzazione del colpo d'occhio. E' vero che su PC svanisce del tutto l'effetto “Pop-Up”, e che la fluidità diventa impeccabile, ma sul fronte della complessità poligonale o della qualità delle texture, i passi in avanti sono minimi. Qualche raffinatezza per quel che riguarda le mappe superficiali, presenti in numero discreto, non ci toglie di dosso l'idea che lavorando ancora un po' di più sul codice si sarebbero potuti raggiungere risultati ben migliori. E si conti anche che il filtro anti-aliasing non fa sempre il suo dovere, facendo intravedere qualche stortura di troppo.
    Ma del resto, quale sia la Feature che più ha pesato sul lavoro del team di sviluppo, è sempre stato chiaro fin dall'inizio: la lunga attesa per la pubblicazione di Fable III sui vostri Personal Computer, è dovuta soprattutto all'implementazione del 3D. Le postazioni di gioco della GDC erano dunque provviste del kit N-Vidia per la visione stereoscopica (che sfrutta occhiali con lenti attive). Ad onor del vero chi scrive pensa che questo ardore improvviso per la stereoscopia sia qualcosa ti transitorio e poco pregnante per il giocatore, e tuttavia i risultati ottenuti con Fable III non sono totalmente da disprezzare. I personaggi “escono” davvero dallo schermo, ed ammirare le buffe animazioni delle loro interazioni sociali riempie il videoplayer di una curiosa allegria. Al di là di questo, in alcuni momento il posizionamento della telecamera gioca con le prospettive, regalando qualche scorcio davvero notevole. Molto gradevoli sono soprattutto gli effetti speciali: uccidendo i nemici, si libera nell'aria un rosso pulviscolo sanguigno, mentre scagliando i fulmini contro gli avversari una scia di energia elettrostatica permane per qualche secondo nell'aria: davvero incantevole.
    Tutto questo si paga ovviamente con una notevole riduzione della brillantezza dei colori e della luminosità. Ed in un mondo così vivo, dal punto di vista cromatico, come quello di Albion, questo potrebbe risultare un problema non da poco.
    Fortunatamente il team ha ben pensato di supportare l'introduzione del 3D con una massiccia riduzione dell'HUD di gioco. Le icone sono più piccole, minimali e poco invadenti, e lasciano la visuale libera di esplorare meticolosamente il mondo di gioco. Anche la telecamera, più distante dal protagonista rispetto alla versione Xbox 360, è una trovata opportuna per sottolineare la spettacolarità della visione stereoscopica. Questo “allontanamento” si sposa bene, fra l'altro, con il nuovo sistema di Lock semi-automatico, molto più dinamico rispetto a quello della versione da Joypad. Del resto, giocare con la visuale è molto più facile con il mouse che con lo stick analogico.

    Fable 3 Chiunque voglia sapere qualcosa in più sulla particolare impostazione di Fable III, sul suo Gameplay e sul Plot che fa da sfondo alle vicende, può leggere la nostra review della versione 360. Scoprirà così un titolo molto particolare e coraggioso, lontano dalle logiche “mainstream” e tutto concentrato sull'aspetto “emotivo”, piuttosto che su quello ludico. Ci sarebbe da chiedersi se un approccio del genere sia adeguato alla platea degli utenti PC, da sempre abituati a GDR più tradizionali e soprattutto ricchi dal punto di vista contenutistico (mentre Fable III preferisce ridurre e tagliare). Il 20 Maggio (giorno dell'uscita europea) torneremo a discutere di questo aspetto. Per il momento, la demo della GDC permette di scoprire un'ottimizzazione tecnica non eccelsa, che sacrifica definizione e dettaglio per meglio abbracciare il mondo della stereoscopia. Anche questa scelta ci pare opinabile. Fortunatamente il sistema di controllo, anche per la sua innata semplicità, sembra adattarsi al meglio a mouse e tastiera.

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