Provato From Dust

From Dust finalmente in versione giocabile

Provato From Dust
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Quella dei Live Arcade e dei titoli distribuiti digitalmente, lo abbiamo detto, è oramai una pratica consolidata. Scendendo a patti con un leggero downgrade grafico e con un prodotto magari meno complesso e longevo rispetto ad un titolo retail (ma non è affatto una regola), è possibile acquistare a prezzo decisamente contenuto un intero videogioco da internet, sfruttando i capienti hard disk delle console di nuova generazione come supporto. Ad essere stuzzicata da questo "nuovo" sistema di distribuzione, in questa generazione, è stata soprattutto Ubisoft, responsabile sicuramente di alcuni tra i titoli più riusciti per la piattaforma Xbox Live Arcade (e non solo) - si veda il recente Outland, ad esempio.
    Ultimo di questa schiera è From Dust, creazione di Eric Chahi (noto soprattutto per Another World su Amiga e PC) che approderà su Xbox Live il 27 Luglio al prezzo di 1200 MS Points. Il titolo, viste le ottime premesse, verrà inserito nella famosissima Summer of Arcade, la raccolta di tutti i migliori Live Arcade.
    Dopo aver vinto numerosi premi nel corso di altrettante manifestazioni è arrivato anche il turno di Everyeye che, grazie ad un brevissimo preview code, è riuscita ad ottenere un primissimo sneak peak dal vivo.

    God Mode: ON

    From Dust è un sandbox game che, per certi versi, ricalca le orme del buon vecchio Black & White, inserendovi anche un pizzico di Popolus. Il nostro scopo sarà interpretare una divinità ed aiutare una non meglio precisata popolazione ancestrale, intenta principalmente ad evitare l'estinzione "colonizzando" i pochi lembi di terra rimasti in un mondo molto simile (tranne per conformazione geografica) alla Terra. Partendo dall'adorazione di uno dei Totem della Fertilità che adorneranno il mondo di gioco osserveremo i popolani costruire il primo villaggio; sarà questo il primo momento nel quale entreremo direttamente in azione, grazie ad un potente strumento tuttofare che ci consentirà d'interagire con l'ambientazione sanbox-iana di From Dust. Ci verrà infatti richiesto (con un semplice click) di condurre gli indigeni alla stele successiva, bloccata però da un pericoloso corso d'acqua. Niente paura: portando il cursore su una zona sabbiosa saremo in grado di aspirarne una certa quantità ed utilizzarla per modellare un percorso ideale ostruendo il corso d'acqua. E' bene aggiungere, per dovere di cronaca, che qualora si trattasse di un lago avremo anche la facoltà di prosciugarlo aspirandone l'acqua e gettandola in mare, innalzando leggermente il livello di quest'ultimo in maniera estremamente realistica (onde annesse). A margine ci viene suggerito che aggiungendo terra/sabbia in maniera da espandere gli insediamenti umani verso il mare, questi vedranno crescere rigogliosa la vegetazione locale, consentendo alla fauna migrante di stabilizzarsi per determinati periodi di tempo (bonus task che faranno probabilmente parte della versione completa).
    Quel che differenzia veramente From Dust da Popolus, Black & White, Civilization e chi più ne ha più ne metta è però la sua strutturazione a quadri. Adorati tutti i totem presenti in una particolare "zona" si aprirà quello che sembra essere a tutti gli effetti un varco dimensionale, che porterà una parte della popolazione sotto il nostro influsso a "trasferirsi" in un'altro scorcio di paradiso terrestre ancora incontaminato. Ci troveremo ancora una volta a dover ripetere daccapo le già descritte procedure in maniera da far attecchire la civiltà. A questo punto, però, ci verranno sottoposte diverse sfide che, a quanto pare, consisteranno nel recupero di antiche conoscenze magico-scamaniche in maniera da fronteggiare la debordante potenza della natura. Nel corso della brevissima demo a nostra disposizione, ad esempio, un cronometrò è spuntato a lato dell'HUD principale, preannunciando la venuta di uno Tsunami (nientemeno!). Il nostro compito è stato dunque quello di indirizzare lo sciamano verso una particolare pietra magica, in maniera tale da recuperare la "saggezza" necessaria ad evocare un particolare spirito che, all'abbattersi dell'onda, ha protetto il villaggio. Per adempiere al compito è stato necessario dar fondo a tutte le conoscenza apprese, dal prosciugamento dei laghi alla deviazione/chiusura dei corsi d'acqua. Conclusasi la sessione giocata una serie di schermate statiche ci hanno istruito sulla progressione dell'avventura che, come facilmente immaginabile, prevederà un incedere modulare, con il giocatore in grado di sfruttare il suo tool in modi e maniere sempre differenti. Altrettanto varie le catastrofi da fronteggiare: dalle eruzioni vulcaniche ai terremoti il campionario risulta quantomai completo.
    A margine intendiamo sottolineare l'impossibilità di svelare, in quei pochi attimi, alcune interessanti caratteristiche che ci hanno incuriosito. Zoomando sui popolani è possibile scoprirne le caratteristiche peculiari, come ad esempio la capacità di cantare, suonare uno strumento, pregare, scavare e via discorrendo. Non avendo ottenuto la facoltà di controllare ad uno ad uno gli indigeni ci chiediamo dunque quale funzione possano avere tali caratteristiche.

    La potenza della natura

    Tecnicamente From Dust va ben oltre agli standard dei classici Arcade Games, mostrando un comparto scenografico da far impallidire persino alcune delle meno "pompate" produzioni retail. La magnificenza si concentra interamente sull'ambiente naturale, che propone scorci visivi davvero memorabili. La vegetazione, la sabbia, la roccia, l'acqua ed ogni altro elemento che componga le location del titolo mostra un realismo visivo davvero encomiabile, al quale si uniscono caratteristiche fisiche assolutamente credibili (si veda la reazione della sabbia scaricata in acqua o l'aumento di volume del mare). Grande enfasi, naturalmente, anche sugli effetti particellari, che avranno un ruolo centralissimo in una produzione che punta molto sull'impatto devastante delle catastrofi naturali rappresentate. A margine una modellazione accettabile degli esseri viventi, realizzati -in sostanza- con lo stampino e dotati di animazioni piuttosto basilari e ripetitive.

    From Dust L’encomiabile realizzazione tecnica di From Dust sottende a quella che sin da ora appare come un’esperienza ludica davvero atipica e quantomai affascinante. Gli unici dubbi riguardano l’effettiva longevità del titolo: saranno stati in grado i game designer di proporre interessanti e cospicue variazioni sul tema oppure verremo relegati al monotono ruolo di divinità operaia? Staremo a vedere. Per il momento consigliamo vivamente di rimanere sintonizzati su Everyeye per seguire l’evoluzione di quest’interessantissima produzione giunta quasi ai nastri di partenza.

    Che voto dai a: From Dust

    Media Voto Utenti
    Voti: 133
    8
    nd