Provato Frontlines: Fuels of War - Il primo Playtest

In trincea per la conquista del petrolio

Provato Frontlines: Fuels of War - Il primo Playtest
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Fuels of War

    A poche settimane dalla data di rilascio ufficiale (29 Febbraio), siamo stati invitati da THQ per una sessione di prova dell'ultima creatura dei ragazzi di Kaos Studio. Si tratta ovviamente di Fuels of War, un FPS specificatamente dedicato al Multiplayer pronto a sbarcare sul mercato per insidiare lo strapotere di Quake Wars e consimili. Arrivati all'Artmouse Garage troviamo a nostra disposizione 2 LAN locali con, rispettivamente, quattro computer e quattro Xbox 360. Prima di poter mettere mano sul gioco, però, ci viene presentato l'avanzamento dei lavori (ovvero il titolo nelle sue spoglie definitive) tramite una serie di video.

    La storia già è nota. Come anticipato nella preview di qualche mese fa, Frontlines ci catapulta in un futuro dalle tinte preoccupantemente realistiche. Nel 2024, infatti, la terra è teatro di quella che tra i soldati viene definita "terza guerra mondiale": un conflitto che vede contrapposte due fazioni nel tentativo di prendere il controllo degli ultimi pozzi attivi del mar Caspio.
    Una trama così potente si presta molto bene ad un taglio cinematografico e, proprio per questo, gli sviluppatori hanno deciso di utilizzare un giornalista di guerra per seguire la successione degli eventi.
    Il percorso del giocatore, invece, sarà quello di un soldato del fronte che muoverà a partire dal Turkmenistan fino ad arrivare nel cuore della Russia.

    Gameplay

    Volendo riassumere i punti di forza di questo titolo, possiamo individuare alcune caratteristiche principali.
    La prima, tipica della serie, è il sistema di combattimento e avanzamento del fronte. Avvicinandosi idealmente alla sfera degli strategici, Fuels of War offre al giocatore un sistema molto realistico, basato sulla gestione e visualizzazione del fronte, che aumenterà esponenzialmente il coinvolgimento nella battaglia. Quasi come fosse una creatura vivente, infatti, il fronte avanzerà di pari passo con i progressi ottenuti da tutti i soldati della squadra, grazie alla conquista di una serie di obbiettivi stabiliti nel briefing di missione o scoperti di volta in volta con l'avanzamento verso il bersaglio.

    A braccetto con questa caratteristica troviamo un sistema di mappe non lineari, aperte e caratterizzate dalla possibilità di percorsi multipli per il raggiungimento dello stesso obbiettivo.
    In questo modo il giocatore può seguire diverse tattiche per far avanzare il fronte linearmente (in modo da avere le spalle coperte) o precipitarsi sull'obbiettivo sperando di neutralizzare il nemico prima che questo possa effettuare un accerchiamento.
    Vi avevamo già anticipato la possibilità di scegliere l'armamento e il ruolo all'inizio di ogni missione ma, grazie alla nuova prova sul campo, abbiamo scoperto che la scelta di armi e ruoli può essere effettuata anche dopo ogni nostra sconfitta, permettendo di superare la missione con un approccio diverso (e si spera migliore) rispetto a quello che ci aveva portati alla sconfitta.

    Tecnica e quantità

    L'alto livello di dettaglio e la grande cura riposta nella realizzazione di storia e scenari si rispecchia anche nei particolari: oltre sessanta tra veicoli e armi, infatti, sono state create immaginando tecnologie e stili di un futuro in decadenza. L'ampia gamma di armi soddisfa quasi ogni esigenza di attacco e, per le situazioni più complicate, il supporto aereo garantisce tre livelli diversi di distruzione tramite bombe singole, bombe a grappolo e tramite raffica di colpi comandata in real-time tramite puntatore.
    Nonostante l'armamentario iper-tecnologico a disposizione, quello che diverte di più sono i gadget.
    In Frontlines, infatti, entrambi gli schieramenti hanno a disposizione dei droni: veicoli in miniatura (elicotteri o veicoli) controllati a distanza tramite radiocomando con visualizzazione della on-board camera.
    Questi giocattoli letali (armati con mitragliatrici o bombe per l'autodistruzione) si rivelano dannatamente divertenti, specie nei combattimenti in multi giocatore, conferendo alla battaglia un dinamismo e una varietà di strategie ancor più completa.

    Nel caso non si avessero a disposizione avversari umani, in single player Frontlines sfoggia una IA di tutto rispetto. Dalle prove effettuate possiamo notare lo sforzo dei programmatori per ricostruire al meglio le dinamiche e le strategie dei soldati: nel combattimento i nemici cercano di accerchiare ed effettuare attacchi combinati, imparano le strategie dell'avversario (specie se poco varie) e sfruttano gli edifici nella mappa per sorprendere il giocatore alle spalle.

    Per quanto riguarda il lato tecnico, la versione in prova si basava su una build quasi definitiva: grafica, effetti visivi e audio confermano quanto anticipato in fase di preview, contribuendo a restituire al giocatore uno scenario di guerra credibile e molto realistico.
    Prima di concludere e darvi l'appuntamento con la recensione, riportiamo alcuni chiarimenti riguardo Fuels of War da parte degli sviluppatori. Prima notizia, che forse qualcuno di voi ha avuto già modo di apprendere, è la cancellazione della versione PS3, il cui sviluppo è stato annullato a causa degli alti costi e tempi. Sempre in tema di tagli, ci è stato comunicato che il numero di giocatori per il multiplayer è stato bloccato a 32 per XBox live (e non 36 come era stato anticipato) mentre la versione Pc permetterà battaglie con ben 64 giocatori in contemporanea: una vera guerra.

    Frontlines: Fuels of War Frontlines: Fuels of War si dimostra un buon gioco di guerra, in grado anzitutto di coinvolgere l'utente grazie ad una trama ben costruita e ad un regia di tutto rispetto. La varietà delle armi e dei veicoli e l'uso dei droni garantiscono longevità e divertimento, grazie anche alle mappe non lineari adatte a supportare l'orientamento verso il multiplayer, disponibile per 32 o 64 giocatori (a seconda che si tratti della versione per Xbox 360 o PC). Il titolo di Kaos Studio, a conti fatti, appare comunque ben bilanciato anche in single player, generalmente privo di gravi difetti e in grado di soddisfare le esigenze degli appassionati del genere, senza per questo precludersi la possibilità di attirare anche chi non ama dedicarsi al gioco online. Restate su Everyeye, in attesa della recensione completa.

    Quanto attendi: Frontlines: Fuels of War

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd