Gotham City Impostors: provato il multiplayer

Presentato a Colonia il multiplayer game dedicato al mondo di Batman

Gotham City Impostors: provato il multiplayer
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Alla legge degli spin-off non sfugge ormai assolutamente nessuno. Negli anni abbiamo imparato che la produzione titoli "collaterali", derivati da passati gloriosi o da recenti ma straordinari successi, è ormai una delle tendenze di un’industria in cronica mancanza di idee. Le possibilità legate al free to play ed al digital delivery hanno aumentato esponenzialmente la possibilità di effettuare queste operazioni, magari con titoli che dietro uno sforzo minimo riescono a fornire dei buoni introiti agli sviluppatori ed ai publisher.
    E’ quindi solo in un tal contesto che poteva trovare posto uno degli spin-off più strani degli ultimi tempi: Gotham City Impostors. Una precisazione è subito necessaria: perché usare la terminologia spin-off, quando effettivamente potrebbe essere semplicemente un titolo che utilizza a modo suo l’universo creato dalla DC Comics? Per due ragioni: perché senza il successo di Batman - Arkhman Asylum il suddetto titolo non sarebbe mai uscito, e perché ne recupera appieno la direzione artistica, levandogli però quel velo tetro e cupo che invece aveva contraddistinto la produzione maggiore.
    Ma cos’è realmente Gotham City Impostors? Il titolo, in sviluppo presso Monolith Productions e che sarà pubblicato da Warner Bros. Interactive, è un FPS competitivo nel quale due squadre di giocatori, una i cui componenti sono agghindati come il Joker e l’altra nei quali sono malamente travestiti da Batman, si sfidano con il solo intento di scannarsi l’un l’altra, fino ad un massimo di otto giocatori. Niente di particolarmente elaborato dunque, ed è anche comprensibile visto che il titolo verrà distribuito solo attraverso i canali del digital delivery, per Playstation 3, Xbox 360 e PC.
    Dopo la necessaria introduzione possiamo quindi passare alla prova su strada effettuata pad in mano in quel di Colonia, durante la gamescom 2011.

    Costumi bucati

    Il multiplayer è ovviamente il focus dell’esperienza di gioco, pertanto ci siamo infilati nella classica business room insieme ad altri aitanti redattori provenienti da ogni parte del globo, pronti ad impallinarci per una discreta manciata di minuti. Le schermate che precedono l’entrata in gioco sono quelle classiche che ogni appassionato di FPS online ha imparato a conoscere da un vita, con la selezione di una mappa e la successiva scelta del proprio equipaggiamento, effettuabile tra una discreta dose di armi come di gadget. Il primo punto che gli sviluppatori hanno tenuto a sottolineare infatti è l’assenza di qualunque classe: il proprio alter-ego è personalizzabile nelle dotazioni nella maniera che più si ritiene consona, e le categorie preimpostate create servono solamente a rendere maggiormente riconoscibile le armi e lo stile di gioco associato a ciascun personaggio.
    La varietà negli equipaggiamenti è buona, ma effettivamente non eccezionale come si vorrebbe far passare. Le armi in realtà appartengono tutte alle categorie che conosciamo, con fucili a pompa devastanti sul corto raggio, mitragliatrici leggere, fucili da cecchino, lanciagranate e fucili d’assalto; presente poi ovviamente la classica granata, stavolta con le sembianze di un variopinto ma comunque letale candelotto di dinamite. Nei gadget riusciamo invece a trovare qualcosa in più, che deriva direttamente dallo spirito estroverso della produzione: le persone che si travestono come Joker e Batman non sono altro che grotteschi mentecatti, falliti che cercano di replicare le gesta dei loro eroi e finiscono solamente con il massacrarsi tra loro. Persone che ovviamente non hanno la loro prestanza fisica o o la loro inventiva, e che quindi per sopperire a ciò utilizzano attrezzi del tutto sgangherati. Gli arpioni con i quali aggrapparsi e schizzare in giro per i palazzi sembrano canne da pesca, e poi troviamo pattini in linea con i quali sfrecciare per strada, alianti bucherellati che per poco possono evitare al loro scalcinato possessore di sfracellarsi,.
    Come tutto questo funzioni una volta giunti sulla mappa, pronti per elargire morte, è facilmente riassumibile in una parola sola: male. Ciò non vuole necessariamente dire che l’esperienza di gioco sia fallimentare, perché comunque riesce a regalare una onesta dose di divertimento. Semplicemente, l’impatto che questi attrezzi hanno sul gameplay è pressoché nullo, e sebbene siamo perfettamente coscienti che anche la nostra inesperienza ha fatto la sua parte, riesce veramente difficile immaginare come possano dare una svolta alle partite. Di conseguenza, alla prova con mano, il titolo si mostra per quello che è: un modesto tentativo di replicare su minor scala la grandezza del multiplayer di titoli assai più blasonati. Vero che di un titolo in digital delivery si sta parlando, ma ciò non basta per giustificare totalmente la monotonia di fondo, che si manifesta dopo pochi minuti di sparacchiamenti che sanno di deja vu e per i demeriti di una mappa sostanzialmente piatta. Una scusante più di rilievo può invece essere il tempo in cui il gioco è stato in sviluppo, dato che solo recentemente i ragazzi di Monolith Productions si sono messi al lavoro, essendo la sua uscita prevista per l’inverno 2012. Come dire: tempo a disposizione per migliorare il prodotto ne hanno; adesso tocca a loro usarlo al meglio.

    Gotham City Impostors Allo stato attuale Gotham City Impostors è un titolo anonimo nel gameplay e che ha un discreto appeal solo nella sua estetica malata e fuori luogo. Le sessioni che ci hanno visto impegnati sono passate senza particolari sussulti, segno che del lavoro da fare c’è: il tempo gioca a favore degli sviluppatori, a noi non resta che aspettare un bel po’.

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