GRID Autosport farà tesoro della sua eredità? Lo abbiamo provato

Provato il nuovo corsistico di Codemasters, forte di un'eredità ormai diventata cult

GRID Autosport farà tesoro della sua eredità? Lo abbiamo provato
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Un annuncio-lampo quello di GRID Autosport, svelato poche settimane fa presso il Level Up 2014 e in uscita il mese prossimo per console di vecchia generazione e PC. Un terzo capitolo di una serie corsistica molto particolare, il cui capostipite, a fronte di un'accoglienza più che buona da parte della critica, è diventato per una fetta d'utenza un vero cult del genere arcade racing. Il seguito non ha deluso, ma si è in parte staccato dall'atmosfera e dallo stile del predecessore, deludendo alcuni dei fan. Onestamente, non sapevamo cosa aspettarci da questo Autosport, e abbiamo accolto con grande curiosità la versione PC provvisoria (e non completa quanto a contenuti) fornitaci da Bandai Namco. Quello che ci siamo trovati di fronte è un racing solido dal punto di vista del gameplay e del modello di guida, le cui evidenti concessioni arcade riescono a non minare una generale credibilità, favorendo di contro un'esperienza di guida spettacolare.

    Carriera

    Complice anche la versione incompleta del gioco, le nostre prove si sono concentrate sulla modalità Carriera, la quale si è presentata nettamente divisa secondo le cinque categorie corsistiche volute da Codemasters. Si comincerà come pilota freelance, accettando di stagione in stagione uno tra i vari contratti proposti. Naturalmente, al migliorare delle proprie prestazioni, aumenteranno anche i compensi, sino a giocarsi la chance di farsi notare dal team Ravenwest, ossia il più ambito. Ogni annata comincerà con la scelta di una tra le cinque discipline, la quale una volta effettuata non potrà più essere ridiscussa. Si tratta, in effetti, di un sistema piuttosto rigido: se è vero che ogni stagione non dura più di tre o quattro gare (corrispondenti a mezz'ora di gioco abbondante), può capitare di aver semplicemente voglia di cambiare modalità, categoria di auto o circuito, ed essere invece costretti a proseguire sul sentiero tracciato dagli sviluppatori, con una serie di gare preimpostate da affrontare su determinate piste con veicoli assegnati arbitrariamente.

    Le modalità proposte, peraltro, non mancano certo di varietà: si comincia con la disciplina Touring, con macchine da turismo e circuiti classici. Endurance sfida invece il guidatore a resistere in gara otto minuti, facendo attenzione al progressivo consumo delle gomme. Open Wheel è invece dedicata alle macchine Formula a ruote scoperte, molto difficili da domare. Tuner ci mette al volante di macchine modificate, in gare al giro più veloce e drifting. Street è invece dedicata ai circuiti cittadini, con vetture di serie elaborate e tracciati in media molto più stretti. Non ci è chiaro se la versione definitiva di GRID: Autosport permetterà, come accadeva nei predecessori, di fondare ad un certo punto la propria scuderia, reclutare un co-pilota e farsi un proprio garage. Per quanto ci è stato possibile provare, la progressione si svolge accettando di volta in volta nuovi contratti, e non siamo mai arrivati ad un punto in cui fosse finalmente possibile procedere alla creazione di un proprio team. Resta da vedere se la versione finale del gioco concederà questa opportunità, cosa che onestamente riteniamo piuttosto cruciale. L'idea di affrontare tutta la progressione di gioco all'interno di una struttura così rigida, per quanto varia in termini di contenuti, non ci piacerebbe, e anche l'impossibilità di creare un proprio team da personalizzare risulterebbe più come una mancanza che come una scelta del team di sviluppo.

    Al volante

    Se dovessimo riassumere in una parola il modello di guida di GRID Autosport, lo definiremmo "aggressivo". Naturalmente, le cose cambiano molto a seconda dei mezzi che ci si trova a domare, ma rimane ferma una certa esuberanza, un insieme di fattori che hanno permesso agli sviluppatori di restituire in maniera interessante la sensazione di trovarsi alla guida di macchine da gara. Soprattutto con gli aiuti di guida disattivati,

    "Dal punto di vista grafico, nonostante la decisione di rimanere ancorati alla vecchia generazione, i ragazzi di Codemasters hanno fatto un buon lavoro. La versione PC mette in scena gare spettacolari, forte di una buona modellazione poligonale dei veicoli e di circuiti ben contestualizzati"

    gestire accelerazione e frenate con pressioni solo parziali dei grilletti sarà fondamentale, a meno di non volersi trovare fuori pista ad ogni curva. Proprio a proposito delle facilitazioni che è possibile impostare, al di là del livello di difficoltà generale degli avversari si segnalano le consuete correzioni automatiche alla frenata e alla tenuta di strada, così come la traccia ideale da seguire e i riavvolgimenti di cui è possibile godere in gara, così da recuperare eventuali errori fatti. Andandoli a disattivare, si otterranno maggiori punti esperienza a fine gara. Buona la differenziazione tra le diverse tipologie di veicoli, con le muscle car a trazione posteriore nettamente agli antipodi rispetto alle europee anteriori, come MINI e Golf GTI. Peccato non aver potuto provare alcune auto più performanti, Dal punto di vista dell'intelligenza artificiale, abbiamo notato alcuni spunti interessanti, come la tendenza degli altri piloti a difendersi quando attaccati. Peraltro, gli avversari tenderanno a gradire poco i sorpassi all'interno. Spesso, quando attaccati sul cordolo, risponderanno con decise sportellate, una tecnica non solo poco credibile, ma anche piuttosto fastidiosa. Quantomeno, l'effetto "trenino" si è mostrato solo di rado nelle nostre prove, confermando come si sia lavorato per conferire ai piloti una personalità in pista. Ci ha convinto solo relativamente, di contro, la meccanica legata alla gestione del proprio co-pilota, la cui intelligenza artificiale può essere impostata in maniera difensiva, neutra o aggressiva. Non ci è sembrato che vada ad influenzare in maniera interessante l'esito delle gare, anche se attendiamo una prova più approfondita per estendere il nostro giudizio.

    Per quanto riguarda i circuiti, Codemasters sembra aver fatto un ottimo lavoro. Si passa dalle ambientazioni urbane, alcune delle quali recuperate dai precedenti episodi (come l'immancabile San Francisco), ai circuiti, in parte ispirati a location realmente esistenti, in parte frutto della fantasia dei designer.
    Dal punto di vista grafico, nonostante la decisione di rimanere ancorati alla vecchia generazione, i ragazzi di Codemasters sembrano aver fatto un buon lavoro. La versione da noi provata era quella PC, e si è rivelata di mettere in scena gare spettacolari, forti di una buona modellazione poligonale dei veicoli e di circuiti ben contestualizzati, il tutto corredato da una buona stabilità dell'engine. Farà molto piacere ai fan il ritorno della visuale dal cruscotto, sebbene con una relativa delusione, dato che i cockpit risultano annebbiati da un vistoso, e, diciamocelo, un bel po' "furbo" effetto blur, che ha tolto un po' di lavoro agli sviluppatori, dato che dei dettagli si vede ben poco. Ottimo invece il comparto audio, in grado di rendere ottimamente i rombi dei vari mezzi, da quelli più modesti alle supercar.

    GRID Autosport Sebbene la modalità Carriera ci sia apparsa sin troppo costretta, GRID Autosport ci ha molto incuriosito. Il modello di guida solido, come sempre a cavallo tra credibilità e arcade, ci ha divertito, così come il buon lavoro svolto sull'intelligenza artificiale. Anche la varietà quanto a diverse discipline in cui correre non sembra mancare, dunque l'unico dubbio rimane relativo alla presenza, o meno, della possibilità di arrivare ad un punto della Carriera in cui agire con più libertà relativamente alle macchine e ai circuiti. Del nuovo lavoro di Codemasters rimangono ancora molte cose da valutare, compreso il comparto online, del tutto escluso da questa versione preview. Il nostro consiglio, in ogni caso, è di tenerlo d'occhio, e di non perdere di vista il gioco nelle prossime settimane. L'uscita è fissata per il 27 giugno, e la nostra recensione non tarderà ad arrivare.

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