Provato Hawken - Open Beta

Abbiamo provato l'incredibile open beta del free-to-play più discusso del momento

Provato Hawken - Open Beta
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Gli MMO sono un genere predominante nell'attuale scenario videoludico della piattaforma PC, un genere che caratterizza fortemente il gioco per computer e che richiama tutta una serie di canoni storici dello stesso. Ma non è solo il genere in sé ad avere successo, quanto la formula con il quale l'MMO viene proposto, ovvero quella del free-to-play, che distingue questo particolare momento di crisi anche per il mercato dei videogiochi.
    Hawken è l'ambizioso progetto di Adhesive Games, software house californiana indipendente, titolo da poco in Open Beta (iniziata il 12 - 12 - 2012) e che fin dalla versione Alpha ha riscosso numerosi consensi tanto fra il pubblico quanto tra la stampa specializzata. Presentato nel marzo dello scorso anno a lavori in corso, quel che subito è balzato all'occhio è stata la bontà grafica del progetto grazie all'utilizzo dell'Unreal Engine 3, il pluripremiato motore grafico sviluppato da Epic Games che ha consentito loro, utilizzando una versione pubblica del suddetto, di realizzare Hawken senza costi iniziali. Merito soprattutto di alcuni investitori tra cui Meteor Entertainment, publisher del titolo, che ha finanziato il progetto e spinto Adhesive Games a rendere la propria creatura un free-to-play. Piccola curiosità: il nome del titolo deriva dal cognome di uno degli artisti 3D che hanno partecipato allo sviluppo del gioco: James Hawkins. Un nome che nella sua semplicità nasconde un grande potenziale.

    MEZZI BIPEDI MECCANICI

    Immersa in un mondo industrializzato post-apocalittico l'umanità combatte la propria battaglia con se stessa per accaparrarsi le risorse del pianeta necessarie alla sopravvivenza. Nessun alieno o essere antropomorfo a sbarrare la strada ma semplici esseri umani a bordo di gigantesche tute metalliche. Chiariamo subito un punto: chi non ama i robottoni bipedi in stile “Metal Gear” può già stare alla larga da questo nuovo titolo. Hawken è un first person shooter esclusivamente online: rapida premessa storica di cui sopra, ha il solo scopo di giustificare gli scontri a bordo dei veicoli motorizzati. Adhesive Games ha in progetto di dar vita ad universo narrativo a tutti gli effetti delegando ad altri media (quali comics e una serie live action) il compito di tratteggiarlo.
    Una volta creato il proprio account ed effettuato l'accesso ad Hawken il breve tutorial introduttivo camuffato da esercitazione e ottimamente realizzato, consente di prendere rapidamente dimestichezza con i comandi del mezzo e i menù di gioco anche se scritti in lingua anglosassone.
    Una volta saliti in sella al mech e impugnate le cloche c'è da rimanere a bocca aperta: l'intero abitacolo è riprodotto in maniera quasi maniacale e tutte gli indicatori sono riportati sulla plancia sempre sotto gli occhi del giocatore. Oltre a quello dei punti vita e degli oggetti ciò che salta subito all'occhio è il pannello del carburante posto al centro dei comandi. Correre, saltare o scattare lateralmente comporta una spesa in termini di energia riportata dal pannello sopracitato. Nulla di allarmante comunque: è sufficiente muoversi normalmente per ripristinare gradualmente le scorte di carburante. Un ultimo indicatore è costituito dalla mappa del campo di gioco sempre visibile su schermo e in grado di segnalare tanto la presenza dei propri compagni quanto quella dei mech rivali.
    Estensione della volontà umana che deturpa e devasta quel poco che il pianeta ha ancora da offrire, questi idoli meccanici di un mondo decadente solcano rapidi e furiosi le fredde costruzioni in acciaio che si estendono a perdita d'occhio dando battaglia ai propri simili. Il risultato è un esperienza di gioco frenetica e coinvolgente, imbastita con una veste grafica che ben poco ha da invidiare (PC permettendo) alle attuali produzioni videoludiche definite “Tripla A”. Il Recruit, primo mech utilizzabile, viene fornito nel corso del tutorial ma è possibile acquistarne di nuovi mediante gli Hawken credits, punti accumulati nel corso delle battaglie che fungono da moneta di gioco, oltre a riscattare quelli parzialmente gratuiti (Il Rocketeer e lo Scout) disponibili nello shop virtuale. Ciascun mech infatti, oltre all'eventuale costo di base, richiede un'ulteriore spesa per consentire al giocatore di accedere al menù di personalizzazione.
    La customizzazione del proprio mezzo costituisce uno degli elementi fondamentali su cui poggia l'intera esperienza: nonostante sia possibile utilizzare il mech anche in mancanza di quest'ultima, non si potrà scegliere, oltre alle mere componenti estetiche, la dotazione del proprio mezzo e peggio ancora, distribuire i punti ottimizzazione acquisiti fino a quel momento. La differenza tra ciascun mech in termini di equipaggiamento e prestazioni risulta abbastanza marcata, spingendo il giocatore a ragionare attentamente sulla scelta del veicolo. Mentre il Recruit ad esempio non vanta particolari caratteristiche, il Rocketeer dispone di un lanciarazzi a ricerca come arma primaria e uno multiplo come secondaria mettendo in mostra una potenza di fuoco stupefacente, risentendone però dal punto di vista della mobilità a differenza dello Scout equipaggiato con armi a corto raggio.
    In maniera simile a qualsivoglia RPG, ciascun mech progredisce di livello grazie ai punti esperienza acquisiti in battaglia aumentando le proprie statistiche, sbloccando nuove armi e/o accessori e acquisendo punti ottimizzazione. Ogni veicolo presenta tre rami di abilità in cui distribuire i punti acquisiti: il primo adibito alla potenza d'attacco, il secondo alla difesa e il terzo alla velocità nel movimento. A differenza di molti altri MMO è possibile rimuovere tutti i punti distribuiti in qualsiasi momento così da ricollocarli in maniera differente, magari per testare le potenzialità del mech o sopperire a qualche errore di valutazione. Ogni mech dispone inoltre di un equipaggiamento differente composto principalmente da un arma primaria, una secondaria, un oggetto che funge da contromisura al verificarsi di determinate condizioni (come il sistema di raffreddamento in caso di surriscaldamento delle armi) e due accessori, uno di supporto e uno di attacco. Se le contromisure (acquistabili al pari dei potenziamenti dei mech) hanno un uso limitato a seconda della quantità di cui se ne dispone, gli accessori possono essere utilizzati in qualsiasi momento dello scontro una volta terminato il loro tempo di ricarica. Di quest'ultimi ne esistono di diversi, dalla barriera difensiva alla torretta fissa, collocabili sul terreno di gioco e indispensabili nel corso degli scontri.
    Anche in Hawken come in qualsiasi free-to-play accanto alla moneta virtuale di gioco (Hawken credits) se ne affianca una reale denominata “Meteor credits”. Eccezion fatta per le migliorie estetiche, mech e relativi potenziamenti possono essere acquistati sia con una che con l'altra valuta anche se il loro elevato costo sembra voler spingere il giocatore a spendere denaro reale. Nonostante questo, il titolo non sembra cadere nella trappola del “Pay to Win”, presentando anche in questa Beta un'esperienza di gioco piacevole e mai frustrante.

    NEL VIVO DELL'AZIONE

    Oltre ai classici deathmatch e deathmatch a squadre questa open beta mette a disposizione due ulteriori modalità: Missile Assault e Siege. In entrambe, due squadre composte da un massimo di sei membri ciascuna si danno battaglia con l'obiettivo di distruggere la base avversaria. La differenza tra le due modalità (ovviamente) riguarda i mezzi con cui realizzare tale opera. In Missile Assault è infatti necessario conquistare le tre postazioni missilistiche collocate sulla mappa rimanendo nello spazio occupato da queste ultime. Periodicamente le postazioni, a seconda della fazione che ne detiene il possesso, scagliano un'ondata di missili sulla base avversaria disposta al di fuori dal campo di gioco. Nella modalità Siege, invece, a danneggiare l'avamposto nemico è un'aeronave pronta a decollare dalla propria base (anche in questo caso al di fuori del campo di gioco) non appena vengono depositate presso degli appositi macchinari le energy units necessarie ad alimentarla. Sono due i modi per accumulare questa energia: fare rifornimento presso le postazioni disponibili all'interno della mappa di gioco o recuperare quella posseduta dai mech distrutti.
    Riuscire a far decollare l'aeronave però non è sufficiente per accaparrarsi la vittoria: posta al centro della mappa è infatti presente una postazione antiaerea che una volta occupata da una delle due fazioni (al pari delle postazioni missilistiche nella modalità Missile Assault) attacca l'aeronave nemica, distruggendola poco alla volta e costringendo la squadra a ripetere l'intera procedura.
    La cooperazione in queste due modalità, visto l'elevato numero di obiettivi da portare a compimento, diventa pertanto essenziale se si vuole conquistare la vittoria.

    Le cinque mappe di gioco attualmente disponibili, tra cui “Crion” e “Brosos”, godono di una buona estensione e risultano sviluppate su più livelli raggiungibili mediante delle apposite pedane circolari collocate sul campo di battaglia. Mentre “Crion” è composta prevalentemente da fredde torri di controllo e grigi edifici, “Brosos” lascia spazio ad una landa desolata, dove ruderi e sabbia ricordano l'inevitabile fugacità dell'essere umano. Ognuna rispecchia perfettamente l'idea di un pianeta sull'orlo del baratro dove la razionalità ha ceduto il passo ad una triste lotta per la sopravvivenza. Non tutte le mappe però sono disponibili in ciascuna modalità: la “Trentik” e la “Eugen”, dalla spiccata ambientazione urbana, infatti possono essere selezionate soltanto in modalità deatchmatch o deathmatch a squadre.
    Il motore grafico utilizzato per sviluppare questo gioiello, come più volte accennato, è nientemeno che l'Unreal Engine 3 capace di regalare ad Hawken una qualità grafica di rara bellezza. Dal movimento dei mech, fluido e mai come ora verosimilmente realistico, agli abitacoli, finemente lavorati, ogni cosa è riprodotta su schermo fin nei minimi dettagli, mozzando il fiato nei momenti più concitati che non ne risentono in termini di frame rate. A rompere l'eccezionale equilibrio tecnico e strutturale di Hawken, c'è purtroppo un motore grafico meno scalabile del previsto, che potrebbe limitare la fruibilità del prodotto finale. Ci auguriamo che Adhesive Games possa fare qualcosa per venire incontro alle esigenze dei tanti giocatori in attesa.

    Hawken Hawken è un titolo che fin dagli esordi ha fatto ben sperare una miriade di giocatori, presentandosi come un free-to-play altamente competitivo e in grado di regalare enormi soddisfazioni mettendo in risalto le abilità individuali di ogni pilota. Ad un gameplay frenetico si affianca un buon sistema di personalizzazione mech spingendo il giocatore ad immergersi sempre più a fondo nel mondo post-atomico messo in piedi da Adhesive Games. I costanti update limano e migliorano l'esperienza di gioco, facendo ben sperare per una versione definitiva del titolo nettamente superiore a quella offerta da questa prova. Nessuna ipocrisia morale a giustificare gli scontri, nessuna guerra per la salvezza o missione di salvataggio. Soltanto un manipolo di piloti pronti a testare le proprie capacità a bordo di possenti veicoli robotizzati. E siamo ancora all'Open Beta.

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