Provato Infinite Undiscovery

Una breve occhiata alla pesante esclusiva Microsoft

Provato Infinite Undiscovery
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • A logica, se volessimo cercare uno dei titoli di punta delle line-up giapponese di Xbox 360 dovremmo andare presso lo stand di Microsoft e dirigerci verso i grossi cartelloni che pubblicizzano il gioco. Per Infinite Undiscovery, titolo in esclusiva 360 in uscita a breve in tutto il mondo, non è così. La collaborazione Square-Enix, Microsoft e Tri-Aces è infatti rilegata in uno degli angoli più remoti della Games Convention di Lipsia, oltretutto in compagnia di altri giochi del calibro di Chrono Trigger e Dragon Quest per Ds, in solo due postazioni giocabili a disposizione del pubblico. Niente comunicati ufficiali, presentazioni press only o altro: per poter avere un'anticipazione del titolo abbiamo dovuto metterci pazientemente in fila, attendere il nostro turno e poter giocare pochi minuti.

    Prime impressioni

    Infinite Undiscovery è un action-rpg di stampo piuttosto classico: ad una prima veloce occhiata è facilmente accostabile a Kingdom Hearts, con un battle system sempre in real time e che abbandona i turni per un sistema più immediato, divertente ed adrenalinico.

    L'impressione che abbiamo potuto avere del gioco è di un titolo molto immediato nel gameplay. Due tasti per controllare gli attacchi all'arma bianca, uno per le magie, sotto forma di melodie per il flauto, il D-pad utilizzato per impartire i comandi ai propri compagni e scorrere tra le canzoni a disposizione. Il bumper, infine, per l'utilizzo dell'oggetto equipaggiato. Più complessa è invece la gestione dell'inventario, che non deluderà certo chi cerca un GDR profondo: diverse sono le possibilità di potenziamento dell'armatura, delle armi e delle capacità del personaggio.

    Graficamente il Infinite Undiscovery appare buono, senza particolari fronzoli o dimostrazioni di potenza grafica: il tutto sembra funzionale alla situazione. Alcuni buoni effetti luce a sottolineare le mosse più potenti, nessun calo di frame rate ed una buona caratterizzazione di protagonisti ed avversari. Il livello nel quale abbiamo giocato è un corridoio piuttosto limitato di un castello, quindi non possiamo sbilanciarci per quanto concerne varietà e qualità degli altri ambienti. L'unica caratteristica che abbiamo potuto notare è che essi, come da tradizione, siano completamente indistruttibili e non sarà possibile interagire con le locazioni, se non grazie alla presenza di pochi forzieri deputati a contenere qualche oggetto o agli oggetti chiave, indispensabili per risolvere qualche semplice puzzle.

    Non abbiamo potuto capire nulla della trama o delle motivazioni che ci spingevano a fare una strage di avversari, abbiamo solo potuto notare come il nostro party fosse formato da altre 2 persone delle quali non potevamo prendere il controllo, ma a cui era possibile impartire ordini generici: "combattete in autonomia", "restate vicini" o "combo". Il tutto fa pensare ad un sistema di combattimento nel quale la coordinazione e cooperazione col proprio team sia di vitale importanza, sopratutto contro i boss di fine stage. A questo proposito sarebbe una grande notizia se fosse annunciato una modalità cooperativa online o perlomeno offline, che potrebbe senza dubbio sottolineare queste prerogative..

    Nei pochi minuti a disposizione e nel marasma della fiera non siamo riusciti a cogliere altri elementi caratterizzanti, ma dovremo aspettare davvero poco per mettere le mani sul Infinite Undiscovery, dato che è stato terminato da qualche mese e verrà venduto nei negozi nei primi giorni di settembre.

    Rimandiamo quindi alla prossima recensione per l'approfondimento di queste impressioni preliminari.


    Infinite Undiscovery Infinite Undiscovery riveste un ruolo fondamentale nella strategia Microsoft per non perdere ulteriori colpi in Giappone, culminata con l'acquisizione di Final Fantasy XIII. Il titolo sembra promettere bene, soprattutto per tutti i fanatici del genere che qui ritroveranno tutte le caratteristiche che tanto amano, dal character design leggero e incisivo, ad una storia coinvolgente, che promette di essere lunga ed appassionante. Il sistema di combattimento in tempo reale potrebbe invece portare una boccata di aria fresca ad un genere che da troppo tempo vive di meccaniche vecchie e stanche per tenere il passo coi tempi. L'appuntamento con il gioco e la sua recensione è quindi per settembre, in modo da approfondire le prime tematiche e impressioni avute durante la prova in fiera.

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