Killer Instinct: provato il picchiaduro di Microsoft

Su Xbox One arriva un picchiaduro furioso e brutale. Anche in versione free-to-play.

Killer Instinct: provato il picchiaduro di Microsoft
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox One
  • Dopo l’annuncio a sorpresa nel corso della conference Microsoft, l’apertura dello Showfloor ci ha permesso di mettere le mani su una versione giocabile di Killer Instinct, picchiaduro “redivivo” strappato alle mani dell’ormai claudicante Rare ed affidato alle cure del team Double Helix.
    Il titolo si presenta con il feeling esagerato dei capitoli classici, ma un colpo d’occhio potentemente rivisto alla luce delle conquiste degli ultimi picchiaduro 2D, Street Fighter 4 in primis.
    Prima di addentrarci fra Combo Breaker e sequenze d’attacco dalla durata imbarazzante, e’ bene sottolineare un dettaglio emerso nella serata di ieri, riguardante il modello di business adottato da Microsoft. Killer Instinct sara’ rilasciato al lancio in due versioni: una completa di tutti i personaggi e stage, e l'altra, in versione demo, scaricabile su Xbox One gratuitamente. La versione gratuita includerà solamente un personaggio, quel Jago che nell’immaginario della saga sostituisce il classicissimo Ryu della concorrenza. Se la demo vi piacerà, potrete acquistare selettivamente, come dei normali DLC, vari gruppi di personaggi e stage.
    Personalmente, crediamo che la prospettiva da Free to Play , affiancata al modello di vendita classico, sia quella piu’ adatta per un beat’em up. Una versione di base integralmente gratuita aiuterà sicuramente a creare una solida base installata, riempiendo anche i server di gioco e giovando sicuramente al successo di brand che sempre piu’ spesso faticano a trovare il proprio spazio sul mercato (i puristi ed i fan sono troppo pochi per costituire una solida “massa critica”). Sembrano condividere questa prospettiva anche i publisher, dal momento che sia Namco Bandai che Tecmo Koei hanno annunciato versioni F2P dei loro picchiaduro di punta (Tekken e Dead or Alive).

    Lupi mannari e uomini di ghiaccio

    La demo di Killer Instict approntata per questo E3 permetteva di selezionare solo due personaggi: il gia’ citato Jago e Sabrewulf. Appena si posano gli occhi sull’arena di gioco, e sulle brevi Cut Scene che introducono i contendenti, si capisce che Killer Instinct vuole farsi forza di uno stile esagerato e quasi caricaturale, stracolmo di dettagli, finanche grottesco. E’ proprio nella direzione artistica che il titolo Double Helix ricorda la prima versione di Street Fighter 4, caustica e spigolosa (e poi abbondantemente smussata nelle edizioni Super e Arcade). Ecco dunque che i muscoli dei lottatori si gonfiano, i lineamenti si contraggono, ed i colori si smorzano come se fossero coperti da uno stato oleoso di bile nera.
    Esagerata anche la quantita’ di particellari: quando le “fireball” di Jago si infrangono sulla guardia del nemico, nuvole di particelle esplodono e schizzano da ogni parte.

    Questa reinterpretazione non sara’ proprio in linea con il colpo d’occhio dei vecchi capitoli, ma ci sembra comunque indovinata per sottolineare l’indole esagerata del gameplay. Del resto i match di Killer Instinct, oggi come allora, sonop un tripudio di combinazioni inverosimili, combo stratosferiche e bestiali. Il sistema di combattimento e’ semplice ed indulge moltissimo nel button mashing. Ogni colpo andato a segno puo’ essere concatenato con un altro attacco senza troppi problemi, in un’alternanza sempre piu’ rapida di pugni, calci o unghiate. Le mosse Ultra sono un opttimo modo con cui chiudere le sequenze d’attacco, guadagnando un bonus ai danni inflitti in modo da intaccare piu’ significativamente la Life Bar del nemico. Apparentemente in Killer Instinct c’e’ poca tecnica e tanta furia.
    Come i vecchi fan sapranno, tuttavia, sono di fondamentale importanza le (C-c-c-c-)combo breaker: attivate al momento giusto ribaltano i rapporti di forza, sottolineando l’umiliazione del nemico con qualche secondo di ralenty. Occhio pero’ a non sprecarle, dal momento che prima di ricaricare una delle due tacche della barra che ne regola l’utilizzo bisogna comunque menare le mani per un po’.
    Ogni personaggio puo’ anche attivare una sorta di forma speciale che ricorda quella di Marvel Vs Capcom, ma e’ difficile capire nel dettaglio quali siano le dinamiche che regolano questa possibilita’.

    Per il momento, comunque, Killer Instinct si propone come un beat’em up molto User Friendly, e da anche ai classici smanettoni la possibilita’ di dire la loro in uno scontro improvvisato. Sembrano lontane, lo ammettiamo le finezze tecniche del rivale firmato Capcom, ed anche concettualmente e’ proprio il Cross Over con Marvel che prenderemmo come ideale metro di paragone. In Killer Instinct c’e’ pero’ un alone di sadismo che arriva direttamente da Mortal Kombat, ed una bestialita’ che rappresenta sicuramente un tratto distintivo. Il titolo permettera’ ai giocatori piu’ nervosi di sfogarsi sui tasti del Pad (o dell’Arcade Stick): speriamo che anche i piu’ tecnici possano trovare qualche spunto ed un buon bilanciamento.

    Killer Instinct Killer Instinct ha un profondo rispetto della sua tradizione. La vena esagerata del picchiaduro che fu di Rare viene mantenuta da Double Helix, che la accetta senza riserve. Questo significa anche confermare la possibilita’ che il button mashing sia una strategia vincente. I piu’ esperti potranno cementare le loro performance con l’uso intelligente delle counter e delle ultra combo, ma di sicuro il picchiaduro Xbox One non sara’ uno dei piu’ tecnici in circolazione. Cattivo, arrabbiato e schizzato anche nel comparto artistico, Killer Instinct affianca a quello classico della vendita del gioco completo, il più snello e moderno modello di business "free-to-play" che non tutti digeriranno, ma che potrebbe garantirgli buona diffusione, soprattutto al lancio della console Next Gen di Microsoft.

    Che voto dai a: Killer Instinct

    Media Voto Utenti
    Voti: 33
    7.2
    nd