Provato Left 4 Dead

Cronaca di una partita con Gabe Newell

Provato Left 4 Dead
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Il pomeriggio di giovedì ci vede oberati di impegni e tra una una presentazione e l'altra riusciamo, grazie alla flessibilità ed organizzazione dell'enorme stand Ea, a trovare il tempo per dare un'occhiata a Left4Dead, ultima fatica di Valve. Quella che doveva essere una breve presentazione con un impiegato della talentuosa Software House, si è trasformata improvvisamente in una delle più emozionanti esperienza della vita di un videogiocatore, grazie alla presenza di Gabe Newell in persona, carismatica mente dietro ogni progetto Valve. Un po' timorosi di fronte a questo mostro sacro dell'industria, entriamo timidamente nello stanzino e ci avviciniamo alle poltrone dedicate alla stampa, poste di fronte alle postazioni di gioco. Assolutamente impreparati alla domanda che ci sarebbe stata posta di lì a breve: "Do yuo want to play the game?".

    Esitiamo. Poi ci posizioniamo davanti al secondo dei Pc messi a disposizione da Ea e cominciamo a provare il gioco. Nessuno stravolgimento nella classica configurazione dei comandi: il sistema WASD si rivela sempre veloce affidabile, soprattutto se si utilizza un mouse performante come quello per l'occasione collegato al Pc. Nonostante sia il presidente di una delle più importanti (se non la più importante) tra le Software House indipendenti, e nonostante quella fosse la sua milionesima presentazione della giornata, il buon Gabe si è dimostrato subito cortese e disponibile. Dopo una breve panoramica del gioco ha dato immediatamente inizio alla prova diretta. Durante la sessione in game non sono state spese altre parole, anche perché L4D è talmente frenetico ed immediato da non richiedere altre ulteriori spiegazioni.

    Nulla ci è stato anticipato sulla trama o sulle motivazioni dei protagonisti, sappiamo solo che siamo gli unici 4 esseri umani ancora vivi e che vogliamo fortemente continuare ad esserlo. Impresa non semplice, dato che in breve scopriamo che non siamo soli: le strade sono infatti infestate da un numero spropositato di zombie particolarmente veloci ed aggressivi (a là 28 giorni dopo, se ci permettete un parallelo cinematografico). In questa situazione disperata il nostro unico vantaggio è rappresentato dal vasto arsenale a nostra disposizione, grazie al quale potremo tenere a distanza le malefiche creature. Ma, nonostante la varietà e potenza delle diverse armi, esse risultano poco più che giocattoli di fronte alla marea di nemici che ci troveremo ad affrontare, capaci di soverchiare con la loro superiorità numerica anche il più abile pistolero. Questo aspetto è quello che mette in risalto il cuore del gioco. Esso consiste infatti nella sopravvivenza, non tanto individuale, quanto della propria squadra, e trasforma quello che a prima vista potrebbe apparire un Fps ignorante e scanzonato in un'esperienza frenetica ed appagante, persino angosciante.

    Gli assalti nemici si susseguiranno senza soluzione di continuità, non lasciando mai il tempo per rifiatare e riorganizzare le idee. L'unica speranza di salvezza sarà rimanere vicino ai vostri compagni e a loro volta la loro unica speranza sarete voi. Per questo è così importante avere sempre idea di dove e come poter raggiungere gli altri giocatori, in modo da soccorrerli o difenderli in caso di necessità. Left4Dead è pensato con il multiplayer in testa, i 4 protagonisti saranno sempre presenti nel mezzo dell'azione, meglio se controllati da altri tre amici, ma questo non vuol dire che non sarà possibile giocarlo da soli, grazie all'ottima I.a. che subentrerà persino allorquando un utente rimarrà inattivo per troppo tempo, permettendo così agli altri partecipanti della partita di non spezzare il ritmo di gioco.

    Le modalità a disposizione saranno una cooperativa, dove fino a 4 giocatori saranno impegnati nel difficile compito di sopravvivere all'orda di zombie, ed una competitiva - nella quale si potranno impersonare proprio i feroci esseri stravolgendo in questo modo l'approccio alla partita. Gli zombie non potranno infatti utilizzare le armi, ma a loro vantaggio avranno la superiorità numerica che permetterà l'ideazione di nuove nuove strategie di attacco per poter accorciare le distanze.

    A questo proposito Gabe Newell ha voluto sottolineare come l'aspetto fisico dei vari personaggi sia paragonabile ad un guscio vuoto: ciò che li distinguerà realmente saranno le scelte del giocatore, come l'equipaggiamento che decideremo tenere o il ruolo all'interno del team.

    Dal punto di vista tecnico il prodotto Valve non fa gridare al miracolo: il motore Source, dopo tanti anni di onorato servizio, comincia a far vedere le prime rughe, con ambienti, texture e modelli poligonali che risultano piuttosto spogli se confrontati con l'aspetto grafico delle più recenti produzioni. Questo potrebbe consentire di allargare la base di utenza anche ai possessori di Pc non proprio di ultima generazione, il vero nocciolo duro dell'utenza Valve. Non abbiamo idea di che built ci sia stata mostrata, ma durante la nostra visita abbiamo potuto constatare ancora qualche piccolo bug grafico o di intelligenza artificiale dei nostri compagni. Il portfolio di Valve dovrebbe garantire che tali problemi verranno risolti prima della release ufficiale, prevista per novembre in contemporanea su Steam, Pc e Xbox 360.

    Terminata la panoramica di gioco abbiamo scambiato ancora qualche emozionata battuta con Gabe, il quale ha nuovamente dimostrato la sua grande gentilezza e predisposizione per le pubbliche relazioni stringendo mani, elargendo sorrisi e firmando autografi. Lunga vita a Gabe Newell!




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    Left 4 Dead Left4dead è un titolo difficile da classificare dopo pochi minuti di prova sul campo, a causa della scarsità di informazioni riguardanti longevità, trama e varietà del gameplay. Fatta questa doverosa premessa va detto che il prodotto, nonostante non stupisca dal punto di vista tecnico, riesce a catturare immediatamente il giocatore grazie alla sua frenetica giocabilità ed estrema semplicità. Il marchio Valve dovrebbe inoltre garantire la qualità finale di un gioco sul quale la software house punta molto.

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