Provato LEGO Il Signore degli Anelli: dalla Contea a Gran Burrone

Dalla Contea a Gran Burrone: provato il free roaming LEGO nella Terra di Mezzo

Provato LEGO Il Signore degli Anelli: dalla Contea a Gran Burrone
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • 3DS
  • PSVita
  • Pc
  • Philip Ring conosceva ben poco del mondo di Tolkien prima di iniziare a lavorare su LEGO Il Signore degli Anelli nelle vesti di Producer. Ora è un autentico esperto dei riferimenti bibliografici dell'autore fantasy, conosce a menadito la geografia della Terra di Mezzo e sa a memoria le battute dei film di Peter Jackson.
    Lui stesso è un valido biglietto da visita per il prossimo videogioco LEGO realizzato da Traveller's Tales, in uscita il 23 Novembre sui più svariati sistemi (Xbox 360, Playstation 3, Wii, Nintendo DS, Nintendo 3DS, Playstation Vita, PC).
    E' un prodotto valido, capace di portare ad estreme e affascinanti conseguenze il girovagare per Gotham City di LEGO Batman 2 lasciandoci esplorare l'intera Terra di Mezzo. Come potrete leggere la fedeltà con l'immaginario tolkeniano-jacksoniano è sorprendente, di gran lunga più aderente di tutti i precedenti prodotti del franchise.

    Alpha e omega

    LEGO Il Signore degli Anelli copre in circa 18 livelli di gioco l'intero arco di eventi cinematografici, da La Compagnia dell'Anello a Il Ritorno del Re. La longevità dovrebbe quindi essere veramente elevata: il team di sviluppo parla indicativamente di 30-40 ore per portare a termine il gioco in maniera meticolosa. Una durata da RPG Bethesda!
    Il gioco narrerà l'intera guerra tra gli umani e le altre razze libere, contro Sauron e le armate di Mordor. L'incipit di gioco ci vede nei panni di Isildur nella battaglia alle pendici di Monte Fato, in una sequenza tutorial veramente spettacolare, con centinaia di omini blocchettosi sullo schermo. Con uno stacco piuttosto netto si passa agli ameni paesaggi della Contea, dove si fa la conoscenza di Bilbo e Frodo Baggins prima che quest'ultimo sia incaricato di portare l'Unico Anello a Gran Burrone.
    La nostra prova con mano dell'ultima fatica Traveller's Tales si è fermata un attimo prima del fatidico Consiglio di Elrond, al termine del quale si decise di costituire una Compagnia per portare l'Anello nel luogo in cui fu forgiato per distruggerlo. Ma alla Gamescom avevamo già avuto modo di testare la sequenza della battaglia presso il Fosso di Helm, con centinaia di figuranti e momenti di grande epicità.
    Non vediamo l'ora, nel gioco completo, di spostarci a Gondor per l'assedio di Minas Tirith e quello al Nero Cancello. L'epilogo dovrebbe coincidere con la partenza dai Porti Grigi di Frodo e compagni, ma in cuor nostro speriamo che ci sia anche la ricca sequenza del ritorno alla Contea ignorata da Jackson. Tale speranza è rinfocolata dal fatto che il team di sviluppo ha attinto anche dalla fonte letteraria, sopratutto laddove le omissioni dei film erano consistenti. Il ritorno all'origine della saga è servito anche per ricreare con maggiore veridicità gli scenari di gioco, le distanze tra i luoghi e gli elementi all'orizzonte. Una manciata degli 80 personaggi previsti proviene proprio dalla trilogia letteraria: speriamo vivamente ci sia un cameo di Tom Bombadil!
    Presi pari pari dai film, invece, sono i dialoghi, le musiche e la regia delle cut scene. Non sappiamo se questa è una precisa richiesta dai

    "Quando Frodo è trafitto dai Nazgul a Colle Vento e Arwen corre in suo soccorso, il tenebroso Aragorn innamorato della bella elfa si aggiusta il ciuffo non appena scorge il di lei visino"

    piani alti di Warner Bros oppure della volontà di rispettare la sceneggiatura di una pellicola che ha fatto incetta di premi. Sappiamo, però, che le parole pronunciate dagli attori originari (Ian McKellen si è prestato per divertentissime sessioni di ridoppiaggio) assumono un inedito connotato umoristico quando pronunciate dagli omini LEGO. Lo spessore parodistico di LEGO Il Signore degli Anelli si gioca proprio su questo, acuito da espressioni buffe dei personaggi e animazioni fuori di testa.
    Qualche esempio? Quando Frodo è trafitto dai Nazgul a Colle Vento e Arwen corre in suo soccorso, il tenebroso Aragorn innamorato della bella elfa si aggiusta il ciuffo non appena scorge il di lei visino. Poco prima i quattro hobbit entravano a Brea, dove tra l'altro si intravede un Peter Jackson blocchettoso seduto sullo scranno da regista in ricordo del cameo che fece nel film; nella locanda incontrano Aragorn/Gran Passo intento a sorseggiare con la cannuccia una bibita, mentre nel fotogramma del film era intento a fumare della più nociva erba-pipa. PEGI alert!
    Tale tipologia di umorismo non è mai stata proposta prima d'ora nei precedenti videogiochi LEGO e per questo motivo abbiamo alcune perplessità. La Compagnia dell'Anello, specie la prima parte da noi ampiamente visionata, ben si presta al gioco tra serio e faceto, ma più si prosegue più la vicenda si carica di gravità e violenza sdrammatizzata in alcuni punti da Jackson con siparietti come quelli tra Gimli e Legolas. Staremo a vedere come avranno adattato l'ultimo film i ragazzi di Traveller's Tales.

    DS, 3DS, Vita

    Le versioni portatili presentano alcune differenze rispetto al gioco sulle console casalinghe. I livelli saranno di minor respiro e buona parte della componente free roaming sarà sacrificata. Ma almeno su Nintendo 3DS e Playstation Vita sarà presente la modalità cooperativa in locale, che invece per forza di cose sarà decurtata dalla versione Nintendo DS.

    Ricostruendo la Terra di Mezzo

    La Terra di Mezzo è una landa sconfinata, eterogenea geograficamente e razzialmente. Nonostante una simile ricchezza nessun videogioco su licenza, né quelli di EA né quelli di Warner Bros, hanno mai proposto una libera esplorazione del continente immaginato da Tolkien. L'ottimo La Guerra del Nord uscito lo scorso anno si concentrò su un fazzoletto di terra e su livelli non intrecciati tra loro.
    Alla luce di ciò potete capire il nostro stupore nello scorrazzare liberamente dalla Contea sino a Gran Burrone, facendo tappa a Brea e a Colle Vento. Il team di sviluppo si è ispirato al free roaming nella Gotham City di LEGO Batman 2 con la significativa differenza che la presenza di Superman e altri supereroi volanti richiedeva una costruzione perlopiù verticale del mondo di gioco, mentre fanti e cavallerizzi della Terra di Mezzo hanno bisogno di ampia estensione orizzontale.
    C'è da dire che le distanze sono state accorciate per evitare noiose esplorazioni, nonchè preservare il più possibile la formula "a livelli" dei precedenti episodi del franchise. Raramente, però, il giocatore si troverà a girare in lungo e in largo. Noi abbiamo speso gran parte del tempo concessoci dall'hands-on per raggiungere un poetico Gran Burrone rischiarato dal Sole tramontante, ma l'esplorazione tout court non sembra riservare grandi sorprese. Qualche puzzle a tema LEGO, alcuni mini-dungeon, side quest incentrate sul backtracking e una corsa checkpoint in stile country a cavallo di un pecora, di un cavallo o di qualsiasi altra bestia.
    Raggiungerete nuove ambientazioni essenzialmente affrontando la trama principale e vivendo in prima persona le vicende della Compagnia dell'Anello, dalle più lampanti alle più "idiote" (vedi la "seconda colazione" di Merry e Pipino).
    Movimento, combattimento, cambio di personaggio, co-op drop-in/drop-out funzionano esattamente come negli altri esponenti del franchise. L'unica novità al gameplay è rappresentata dal cambio di prospettiva una volta che Frodo indossa l'Anello. Sono momenti scriptati, non potete infilarvelo ogni volta che vorrete. Durante queste fasi il gioco appiccica un filtro grafico cupo ed ectoplasmatico: i personaggi (alleati o avversari) appaiono come fantasmi, i movimenti si fanno pesanti, le azioni sconnesse. Attraverso un'involuzione dell'esperienza di gioco il team di sviluppo vuole far provare al giocatore la sensazioni di malessere e deperimento sperimentate da Frodo. Un momento dal sapore cinematico piuttosto che ludico, ma i momenti in cui ciò avviene dovrebbero essere pochi: il primo capita a Colle Vento, il secondo?

    Dal punto di vista grafico le scelte adottate ci sono piaciute. LEGO Il Signore degli Anelli propone una realistica ricostruzione degli scenari fisici con texture credibili, sulle quali poggiano casupole, palazzi, torrioni ricreati con i mattoncini danesi. I personaggi ovviamente sono di LEGO e questo determina grasse risate sopratutto in quanti ricordano la serietà e oscurità delle scene cinematografiche.
    La demo provata a Colonia presentava un aliasing molto forte, che nell'ultima build testata è stato totalmente ripulito. Esplorando il mondo di gioco si nota un marcato pop-up degli elementi non interattivi (sopratutto gli arbusti), ma confidiamo nell'abilità degli sviluppatori affinchè correggano questi minimi difetti in vista dell'uscita.

    LEGO Il Signore degli Anelli LEGO Il Signore degli Anelli è un videogioco su licenza molto valido. Non solo permette ai fan della trilogia di Tolkien di scorrazzare più o meno liberamente lungo la Terra di Mezzo, ma propone anche l'intera vicenda di Frodo e della Compagnia dell'Anello dalla Contea ai Porti Grigi. I dialoghi (doppiati in inglese, sottotitolati in italiano) rispecchiano fedelmente la sceneggiatura cinematografica, mentre ci pensano le animazioni esagerate e le buffe espressioni alla componente umoristica della produzione. Gli innesti al gameplay sono assai limitati e si riducono ai momenti in cui Frodo indossa l'Anello. Del resto il gioco non ha il minimo bisogno di rivoluzioni e/o innovazioni alla formula, quando può contare su 80 personaggi, un mondo liberamente esplorabile e una durata stimata attorno alle 30 ore abbondanti!

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