Provato Men of War: Assault Squad 2

Lo strategico in tempo reale di DigitalMindSoft torna in un nuovo capitolo ambientato nel secondo conflitto mondiale.

Provato Men of War: Assault Squad 2
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  • La saga di Company of Heroes non è l'unica che rappresenta la strategia in tempo reale ai tempi del secondo conflitto mondiale. Men of War è infatti una piccola ma fortunata serie targata DigitalMindSoft,che si è ritagliata una piccola ma significativa fetta di mercato grazie ad un’offerta ludica orientata verso il realismo e la microgestione delle unità. Dal 2009 ad oggi la casa di sviluppo tedesca ha rilasciato ben cinque capitoli, spaziando dalla fredda steppa russa del secondo conflitto mondiale, fino ad arrivare alle torride giungle della guerra del Vietman. Assault Squad è stato il quarto titolo di questa lunga serie ed il primo incentrato unicamente sul multiplayer tra più giocatori. In Men of War: Assault Squad 2 torneremo a confrontarci in partite multiplayer online, comandando le truppe dei più imponenti eserciti tra Asse e Alleati, con diverse novità al seguito. Noi abbiamo avuto modo di testare a fondo una versione early access del titolo previsto in uscita per la fine di Marzo: ecco le nostre impressioni.

    PERCHÈ GIOCARE A MEN OF WAR

    Il gameplay di Men of War si è sempre distinto per un particolare occhio di riguardo verso il realismo e un’approfondita gestione delle unità: una cura per il dettaglio che arriva sino alla possibilità di decidere l’equipaggiamento di ogni singolo soldato arruolato tra le fila dei nostri plotoni. Le munizioni possono terminare, la benzina che alimenta i motori dei nostri carri si può esaurire, ed un singolo colpo di artiglieria ben assestato può sbaragliare il nostro esercito. La fisica esercita un ruolo fondamentale per la balistica e la gestione dei danni: i proiettili “armor piercing” attraversano le mura degli edifici e le corazze dei blindati, mentre quelli “higly esplosive” sono particolarmente indicati per far saltare in aria qualsiasi ostacolo sul terreno di gioco. Un solo proiettile ben assestato potrebbe istantaneamente decretare la fine di un soldato mentre le mitragliatrici pesanti falciano senza pietà qualsiasi cosa si muova di fronte a loro. Le granate sono estremamente pericolose, specialmente nei luoghi chiusi, e potrebbero addirittura rimbalzare sulle pareti rivoltandosi contro lo stesso incauto utilizzatore. I carri armati hanno una visuale molto limitata e devono essere sempre affiancati dalla fanteria, onde evitare attacchi alle spalle da parte del nemico. Il sistema di danni dei tank vanta una precisione a dir poco maniacale: si possono rompere i cingoli, i sistemi idraulici delle torrette semoventi, le bocche da fuoco e molto altro ancora.
    Gli equipaggi dei veicoli possono scendere per riparare i propri mezzi o, qualora fosse impossibile, imbracciare le armi e unirsi alle squadre di terra. Insomma, in Men of War le possibilità strategiche e tattiche sono davvero inesauribili.
    Come se non bastasse, potremo anche prendere il controllo diretto di qualsiasi unità, sia esso un fante o un carro armato, ed eseguire manovre troppo complesse per l’intelligenza artificiale o eliminare con qualche colpo ben assestato una particolare unità tra le fila nemiche.

    "Il gameplay di Men of War si è sempre distinto per un particolare occhio di riguardo verso il realismo e un’approfondita gestione delle unità."

    Di certo il titolo DigitalMindSoft non è un prodotto adatto a tutti, specialmente a chi aspira alla classica “partita rapida”. Il gameplay, tattico e dosato, obbliga il giocatore ad un attenta riflessione sulle unità da schierare in campo e su come muoverle all'interno dello spazio virtuale, proprio come in una partita di scacchi è necessario posizionare correttamente ogni singolo pezzo sulla scacchiera. Ad esempio una batteria di cannoni ben piazzati su una collina o una squadra di fucilieri all’interno di una fitta boscaglia, potrebbero valere ben più di un’intera divisione di Panzer.
    Le uniche risorse alle quali potremo attingere in Assault Squad 2 sono i punti vittoria, ottenibili conquistando diverse posizioni strategiche disposte lungo la mappa di gioco. Questi potremo poi spenderli richiamando rinforzi sul campo di battaglia, il cui costo è variabile in base al tipo di unità. La quantità di mezzi e fanteria a disposizione è sempre stata uno dei punti di forza della serie, che vanta un parco veicoli a dir poco impressionante, con grande attenzione e cura per l'aspetto storico e simulativo. Anche questo sesto capitolo si rivolge quindi ad un pubblico amante del realismo e della ricostruzione, ma soprattutto ai giocatori che intendono confrontarsi in agguerrite battaglie online rievocando gli scenari bellici più significativi della WW2.
    Tuttavia il titolo non esclude chi ama giocare in singolo. Infatti nella nostra versione di prova abbiamo potuto saggiare quattro missioni nella modalità skirmish, due nei panni dell’esercito U.S.A. e due con l’agguerrita Wehrmacht tedesca. Non si tratta di una vera e propria modalità single player in realtà, ma i ragazzi di DigitalMindSoft ce l’hanno messa tutta per offrire un buon livello varietà. Siamo passati da una assalto tedesco nelle campagne russe, fino ad arrivare ad una missione americana che ci chiedeva di eliminare un ufficiale tedesco con un pugno di uomini dietro le linee nemiche. La possibilità di giocare tutte queste missioni in cooperativa fino ad un massimo di 8 giocatori è un valore aggiunto del nuovo capitolo di Men of War.

    IL VECCHIO E IL NUOVO

    Assault Squad 2 non si differenzia molto dal precedente capitolo, tuttavia vi sono alcune piccole ma importanti novità che saranno indubbiamente apprezzate dagli amanti della saga. Anzitutto il motore grafico, che ha subito un interessante rinnovamento guadagnando così immagini più nitide, pulite e vantando nuove texture più rifinite e dettagliate che mai. A questo si aggiunge un sistema di illuminazione dinamica completamente rivisto e corretto, che accompagna i nuovi e spettacolari effetti particellari legati alle esplosioni che si susseguono abbondanti sui campi di battaglia virtuali. Abbiamo notato anche alcune piccole migliorie per ciò che concerne le animazioni dei soldati, rese più fluide ed aggraziate che in precedenza.
    Il beneficio più grande per ciò che riguarda il multiplayer è il supporto diretto sui server Steam ,che permetterà ai giocatori di accedere direttamente con l’account della piattaforma Valve.

    "L’approvvigionamento della fanteria è stato reso autonomo, più semplice e immediato che in passato."

    Peccato che, almeno in questa versione beta, non vi siano server dedicati, costringendo così gli utenti a fare da host.
    L'HUD di gioco rimane inalterato, mantenendosi tecnico e complesso. Ciò che è stato introdotto invece è un sistema di icone che informa in tempo reale il giocatore se una data unità ha esaurito le munizioni o si trova in gravi difficoltà. In Assault Squad 2 l’approvvigionamento della fanteria è stato reso autonomo, più semplice e immediato che in passato. Infatti, se una volta era obbligatorio aprire l’inventario di ogni singolo soldato e trascinare manualmente i caricatori delle armi, adesso saremo in grado di rifornire un intero squadrone grazie ad un singolo clic del mouse che distribuirà equamente le munizioni tra i commilitoni.
    Ma non è “tutto oro quelle che luccica”; in particolare ci riferiamo alla macchinosità di alcuni aspetti del gameplay, che si fa sentire anche in questa aggiornata sesta edizione. Inoltre, l’intelligenza artificiale soffre di qualche lacuna, specialmente nel descrivere i percorsi che devono intraprendere i nostri mezzi di trasporto in movimento sulla mappa. Essa si limita a tracciare delle linee rette evitando le strade e travolgendo sotto i cingoli preziose coperture che potrebbero essere utili per la fanteria. Anche la gestione “inventariale” dei soldati, seppur migliorata grazie alle nuove meccaniche, rimane ancora scomoda da usare nei momenti più concitati della battaglia. Naturalmente tutte le nostre prime impressioni derivano da una versione non definitiva del titolo e ci teniamo il riserbo di metterle nuovamente in discussione in fase di recensione, nella speranza di veder vanificati i nostri dubbi.

    Men of War: Assault Squad 2 Da quello che è emerso con la nostra prova, Assault Squad 2 è indubbiamente un degno successore della serie, che porta alta la bandiera di DigitalMindSoft grazie al particolare ed articolato gameplay che ha saputo fare la felicità di molti fan del genere. Nonostante alcune migliorie al motore grafico ed al sistema di gioco - upgrade decisamente ben implementati - avremmo gradito vedere un po’ più di coraggio da parte degli sviluppatori, visto che alcune meccaniche risultano ancora un po' troppo rigide e impostate. La versione da noi provata è molto vicina a quella della release finale, ma abbiamo tuttavia potuto saggiare solo una piccola porzione di quello che sarà in realtà il prodotto che raggiungerà gli scaffali. Confidiamo quindi che i ragazzi di DigitalMindSoft abbiamo in serbo qualche asso nella manica da sfoderare il giorno del lancio.

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