Provato Metal Gear Solid Snake Eater 3D

Testata con mano la riedizione del terzo Metal Gear

Provato Metal Gear Solid Snake Eater 3D
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Disponibile per
  • 3DS
  • Uno dei titoli maggiormente attesi per Nintendo 3DS è Metal Gear Solid Snake Eater 3D. E' solo un remake, ma è pur sempre un Metal Gear. Di fronte a noi non abbiamo un titolo rivisto completamente come The Twin Snake per Gamecube, dal momento che la direzione artistica e gran parte degli effetti grafici non si scostano di molto dalla versione Playstation 2 del terzo Metal Gear Solid. 3D a parte naturalmente...
    Durante l'E3 Konami non ha diffuso ulteriori dettagli circa storyline e gameplay, non più di quelle racchiuse all'interno del trailer proiettato la scorsa settimana all'evento pre-E3 della compagnia. Era comunque possibile provare una demo giocabile, la quale moltiplica e arricchisce le sensazioni veicolate dalla built dell'E3 dell'anno passato, quando il gioco era ancora una tech demo e l'interazione puramente a livello di gestione della telecamera.

    Nella Russia sovietica...

    Snake se ne sta accovacciato ben protetto da alberi dallo spesso fusto e dalla sterpaglia. La sua missione è scovare il terribile Sokolov. Il regno di quest'ultimo è la gelida foresta russa e qualora il nostro eroe venisse scoperto la guerra tra Mosca e Washington sarebbe praticamente certa.
    L'ambientazione è ostile anche senza le complicanze della Guerra Fredda. Facciamo appena tempo ad alzarci che un serpente di un paio di metri striscia sulla punta dei nostri stivali. Farlo fuori non è molto difficile: la sua pelle - ingurgitata - ci tornerà utile qualche minuto più tardi per recuperare la stamina.
    Decidiamo di fare amicizia con la fauna locale: un coccodrillo si spiaggia sull'unico isolotto presente all'interno di una zona paludosa. Forse sarebbe stato meglio passare alla larga dal bestione sonnacchioso...
    A passi lenti ma decisi scostiamo i bassi arbusti che coprono gran parte del suolo: laggiù c'è un nemico e si sta avvicinando a noi. Avendo tra le mani solo una pistolina è buona cosa stordire l'avversario senza fare troppo casino. Se ci sente e da l'allarme sarebbe difficile eliminare anche i rinforzi.
    L'esplorazione così procede sino alla fase cruciale dell'attraversamento di un ponte di corda. Un nemico sorveglia l'ingresso, ma non abbiamo grossi problemi ad eliminarlo. Piuttosto a rendere il tutto più difficile ci pensano i due uomini che a intervalli regolari lo percorrono in lungo e in largo.
    L'idea più intelligente risulta essere quella di percorrerlo appendendosi all'estremità e pregare di non cadere nel vuoto. Noi siamo ancora più temerari: il primo pezzo lo affrontiamo camminando tranquillamente sulle assi. Il ponte comincia a ciondolare, sullo schermo appare un'icona che ci impone di controllare l'equilibrio attraverso il giroscopio inserito all'interno della console. La rilevazione dell'asse è molto imprecisa e il gioco risponde malamente alle nostre sollecitazioni. I due soldati ci vengono incontro, scivoliamo ai lati e superiamo il ponte indenne.
    La parte finale della versione dimostrativa coinvolge un piccolo complesso militare, luogo dove con buona probabilità si nasconde Sokolov. Trattasi di una classica sezione in cui attirare il singolo uomo armato all'interno di un angolo buio e qui stordirlo.

    Fratelli portatili

    La configurazione dei comandi di Snake Eater 3D è molto simile a quella del Peace Walker uscito lo scorso anno su PSP. Il movimento avviene tramite analogico, mentre la croce direzionale regola il grado di esposizione (stazione eretta, in ginocchio, sdraiati) e i tasti frontali la posizione della telecamera. In generale la mappatura risulta comoda, se non fosse per l'incresciosa necessità di passare dall'analogico al d-pad. Fortunatamente il sistema di copertura è automatico, Snake s'appoggia con la schiena a pareti, alberi, rocce con una facilità maggiore rispetto a quella sperimentata l'anno passato sul portatile Sony.
    L'hud di gioco è ben gestito liberando difatti lo schermo superiore da qualsiasi barra/icona, che invece spuntano sul touch screen. Talune opzioni e statistiche possono essere gestite attraverso il tocco, come ad esempio la scelta delle armi in dotazione. Tutto questo funziona, è intuitivo e vale molto di più di qualsiasi altro giochetto con il pennino.
    Un appunto finale sulla resa del 3D, la quale è sì di grande impatto all'interno dei filmati di gioco, ma infastidisce notevolmente quando si tratta di esplorare la giungla. La somma di dettagli ed effetti grafici generano scompensi visivi: anche solo l'ondeggiare degli arbusti al flebile vento manda in confusione l'occhio. Conoscendo, però, il rapporto tra filmati e gameplay all'interno di un qualsiasi Metal Gear Solid, tale difetto può trasformarsi in un pregio e in un servizio utile alla cinematograficità ricercata da Kojima.

    Metal Gear Solid 3D Snake Eater Metal Gear Solid Snake Eater 3D è presente all'E3 con una demo corposa. Si tratta in larga parte dell'esplorazione di una foresta russa, ma il numero elevato di guardie e i pericoli naturali (coccodrilli) non la rendono di certo una passeggiata di salute. Il remake diretto a 3DS fa ottimo uso dello schermo tattile concentrando su di esso tutto l'hud di gioco. Il sistema di controllo funziona discretamente e presenta notevoli analogie con Peace Walker, ma non la sensibilità del giroscopio che va senz'altro rivista. Anche il 3D non è al top: i troppi dettagli sul display confondono il giocatore e sovente lo ingannano.

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