Provato Might and Magic X Legacy

Provato l'early access del nuovo RPG turn based di Ubisoft.

Provato Might and Magic X Legacy
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  • Pc
  • Il videogioco di ruolo vive di molteplici incarnazioni. Se potessimo dividerlo in due grandi categorie diremmo che c'è quello a turni, nato in un periodo in cui i limiti tecnici vincolavano il medium e ancora prospero grazie all'industria giapponese e alla natura tattica dello stesso genere, e quello action, oggi più comune e in voga, assecondando le esigenze di molti videogiocatori di ogni età. Se siete giocatori PC e si parla di giochi di ruolo a turni, impossibile non pensare a Might &Magic, popolare serie turn based nata nel lontano 1986 i cui diritti sono passati a Ubisoft con il fallimento di 3DO di dieci anni fa. Questa volta il publisher francese ha affidato l'arduo compito del sequel Might & Magic X: Legacy ad una software house tedesca, Limbic Entertainment, dal 2006 dedita allo sviluppo e alla pubblicazione di browser game e titoli di minore entità con l'utenza casual come principale target. Dopo aver partecipato alla realizzazione di Might & Magic: Heroes VI, Limbic Entertainment tenta l'approccio in solitaria, nel tentativo di riportare in auge il franchise e un intero genere.

    TURN BASED IN SALSA FANTASY

    Il codice di Might & Magic X: Legacy da noi testato in questa occasione è quello dell'early access, ovvero una versione che non rappresenta la qualità definitiva del prodotto, ma solo un client che ci ha permesso di visionare il titolo ancora in stadio di realizzazione. Questa versione ci ha dato l'accesso al solo primo atto della campagna principale, che come alcuni di voi già sapranno è divisa in ben quattro, distinti, capitoli. Il gioco inizia alla città di Sorpigal-by-the-sea: la compagnia di avventurieri giunge per via marina assetata di fama e gloria, desiderosa d'impegnarsi in qualche pericolosa missione. Dopo essersi rifocillati, gli eroi scoprono che alcuni abitanti del villaggio sono spariti, divorati da ragni giganti che infestano le caverne sottostanti la piccola cittadina di mare. Ovviamente toccherà a noi debellare la pericolosa infestazione, sconfiggendo la regina e tutte le creature del nido. L'inizio è dei più classici, con un gruppo di eroi decisi ad intraprendere un'avventura, partendo da una minuscola cittadina di mare e verso un lungo viaggio tra mille peripezie e battaglie epiche contro creature sempre più temibili. Se non conoscete il genere, Might & Magic si gioca muovendo i personaggi su di una griglia e combattendo utilizzando un sistema a turni come fossimo in un vero gioco di ruolo pen & paper. L'interfaccia di gioco comprende box e informazioni necessarie ad avere sempre tutto sotto controllo. In basso possiamo vedere le icone con i personaggi che compongono il nostro party e i dieci quick slot che permettono di attaccare, difendere, bere pozioni o utilizzare azioni od oggetti speciali.

    "Eccezion fatta per i primissimi eventi e combattimenti, inseriti a scopo illustrativo e in qualità di tutorial, la difficoltà è discretamente elevata, un elemento che da sempre contraddistingue Might & Magic"

    In basso a destra troviamo la mappa del mondo di gioco, strutturata a mo' di scacchiera con caselle di forma quadrata, mentre a sinistra le icone con le scorciatoie per richiamare l'inventario, lo spellbook o visionare il journal con le quest in corso. In alto a destra possiamo leggere gli obiettivi della missione corrente, mentre dalla parte opposta troviamo le notifiche con l'elenco delle azioni e degli eventi recenti. Nel menù compaiono anche due slot bonus per i personaggi, destinati ai PNG che possono accompagnarci nel corso di alcune esplorazioni o mentre siamo in visita in città. Sebbene l'HUD sia disegnato con uno stile apprezzabile, assolutamente in linea con la tradizione del brand e con i temi del fantasy classico da cui trae ispirazione, dobbiamo ammettere che lo stesso risulta un po' invasivo, rubando troppo spazio alla visuale in prima persona dell'ambiente di gioco: un leggero restyling gioverebbe non poco all'esperienza. I menù dei personaggi sono forse l'elemento meglio riuscito del gioco; immediati, semplici da leggere e utilizzare.
    Eccezion fatta per i primissimi eventi e combattimenti, inseriti a scopo illustrativo e in qualità di tutorial, la difficoltà è discretamente elevata, un elemento che da sempre contraddistingue Might & Magic e il gioco di ruolo tattico con gameplay strutturato a turni. Se non poniamo la giusta attenzione sui singoli membri del party è facile che uno di essi muoia, o venga messo fuori combattimento. L'equipaggiamento del gruppo richiede manutenzione, mentre gli incantesimi necessitano di mana per essere lanciati. I nostri eroi dovranno anche dormire e rifocillarsi, altrimenti non potranno affrontare i feroci combattimenti o i lunghi viaggi previsti nel corso dell'avventure, non al massimo delle loro capacità almeno. Nulla è dato al caso insomma e il compito di noi giocatori è proprio quello di tenere tutto sotto controllo. Data la natura del gioco, l'esplorazione è un po' noiosa, ma fortunatamente intervengono delle istanze non troppo grandi, che limitano gli spostamenti del giocatore. Anche se ci rendiamo conto che non è facile rendere dinamico un gioco di questa categoria, le città e gli avamposti che possiamo visitare sembrano privi di vita, mentre i PNG con i quali parliamo non hanno carisma. Durante l'esplorazione degli ambienti i personaggi del party dialogano tra loro, intervenendo con frasi inerenti la missione principale, l'ambiente in cui si trovano o con semplici battute contestualizzate al momento, inserite per dare un po' di tono al momento ludico. Nonostante gli elementi storici del brand siano tutti presenti, il combattimento a turni, lo spostamento su planimetrie a scacchiera e un mondo da esplorare, il titolo Ubisoft mette in mostra evidenti lacune in termini di game design, mancando di compattezza e solidità.

    MAGIA O ILLUSIONE?

    Il comparto grafico del nuovo M&M sembra senza dubbio il più grande difetto del nuovo gioco made in Ubisoft e la più grande delusione per chi, come noi, attendeva un titolo realizzato con i fasti di un engine di ultima generazione. Avevamo già provato l'RPG a turni nella sua versione alpha in svariate occasioni, acerbo e ancora da rifinire e dobbiamo tristemente ammettere che il rilascio di questo nuovo codice non ci mostra affatto le migliorie e gli upgrade che ci auguravamo di trovare. Pur aumentando al massimo tutte le impostazioni grafiche, le texture rimangono poco definite, con superfici assolutamente prive di spessore; lo stesso vale per gli ambienti e i modelli, poco caratterizzati e senza il carisma che da sempre contraddistingue il brand Might & Magic (tra cui l'ottimo Might & Magic: Heroes VI). Ma pur soprassedendo ai singoli pezzi del puzzle, quello che non è riuscito a convincerci sono proprio le scelte di design, poco ispirate e per nulla interessanti. La prima città che visitiamo, a pochi minuti dall'inizio della campagna principale, mette già in luce i notevoli problemi di level design, con un'illuminazione ambientale che non riesce a creare la giusta atmosfera, per un titolo che sembrerebbe quasi una produzione di qualche anno fa. Soprassedendo ai numerosi bug, normalmente presenti per un gioco il cui codice non è ancora completo, il sistema di visualizzazione e di navigazione sembrano al momento avere qualche problema di troppo.

    Might and Magic X Legacy Sebbene ancora in via di sviluppo, Might & Magic X: Legacy non riesce a convincerci. L'errore commesso da Ubisoft potrebbe forse essere quello di aver appaltato il progetto ad una software house che non aveva mai lavorato su un titolo tanto importante e complicato, soprattutto se consideriamo che qui c'è da rivitalizzare una serie e un genere pensato per una nicchia di appassionati. Ci rincuora però sapere che mancano ancora diversi mesi all'uscita, tempo entro il quale il team Limbic Entertainment potrà sistemare un game design lievemente carente, che pare proprio non voler aggiungere nulla al genere, così come un comparto tecnico davvero sottotono. In fondo al tunnel si intravede una luce, ma la strada da percorrere è ancora molta.

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