Need for Speed The Run provato alla Gamescom 2011

Dal deserto alle montagne innevate, The Run mostra qualche nuova ambientazione a Colonia

Need for Speed The Run provato alla Gamescom 2011
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • 3DS
  • Pc
  • La presentazione di Need for Speed: The Run avvenuta all’E3 2011 ha destato qualche perplessità, soprattutto per quanto riguarda le sezioni non prettamente di guida, nelle quali è necessario superare dei quick time event per poter proseguire, tornando al volante.
    La demo del gioco mostrata al Gamescom di Colonia cerca quindi di riportare l’attenzione sul cuore vero e proprio della serie: le corse a bordo di bolidi di alta cilindrata.

    Da costa a costa a tutto gas

    Il fascino che avvolge il nuovo capitolo di Need for Speed proviene dall’idea alla base del gioco: l’attraversamento degli Stati Uniti d’America da costa a costa, partendo da San Francisco e raggiungendo New York, avanzando in una trama che fornisce come unica possibilità la vittoria della lunghissima gara, a causa della ingente somma di denaro in palio e delle condizioni particolari nelle quali verte la vita del protagonista.
    Avendo a disposizione un territorio così ampio il ragazzi di Black Box hanno potuto scegliere quali ambientazioni inserire nel gioco, finendo con l’includere oltre trecento chilometri di asfalto che si snoda tra città, montagne, foreste e deserti, potendo far leva sullo sfruttamento delle condizioni ambientali per favorire la varietà.
    In quest’ottica lo sfruttamento del motore Frostbite 2 ha sicuramente giovato, dando un look realistico all’intera produzione, con veicoli modellati ottimamente e un feeling generale che si discosta leggermente dagli ultimi capitoli della serie, trovando solo in parte dei punti di congiunzione con quanto mostrato da Criterion con Hot Pursuit.

    Dalla sabbia al ghiaccio

    Nella demo provata la vera protagonista, però, è la neve: durante una sezione di gara che si snoda sulle montagne del Colorado, il giocatore dovrà affrontare una lunga corsa in discesa, dominata da strade strette, gallerie e tornanti da percorrere in pieno controsterzo.
    L’avversario, in questo caso uno solo ma decisamente tenace, tenderà a farsi sorpassare solo in staccata nelle curve più strette, dando molto filo da torcere.
    Non sarà però il solo: il passo montano nel quale è ambientata la corsa sarebbe in realtà chiuso al traffico in quando è a grave rischio di slavine. La strada sarebbe quindi chiusa e la costa della montagna minata, in modo da provocare artificialmente le valanghe da ripulire in un secondo tempo.
    E’ in questi frangenti che The Run mette in mostra una carica di adrenalina di tutto rispetto: ad ogni esplosione le rocce che formano il fianco della montagna inizieranno a sgretolarsi, lasciando cadere molto materiale sulla strada sottostante, da piccole pietre in grado di rallentare e far perdere aderenza fino a massi che bloccano gran parte della carreggiata e che, complice la neve sollevata che annebbierà la vista del pilota, potranno risultare fatali.
    Si nota che la maggior parte delle situazioni sono basate su script preconfezionati ma la sorpresa e l’effetto generale fanno del loro loro meglio per immergere il giocatore nella corsa ai limiti delle proprie abilità, sfrecciando su strade ricoperte di neve, con strette gallerie che, nella sezione finale della demo, perderanno anche l’illuminazione in seguito al bombardamento di neve e pietre all’esterno delle stesse.
    La dimostrazione si chiude con il botto, con una slavina di grandi proporzioni pronta ad abbattersi sui due corridori in piena accelerazione, lungo un rettilineo al cui termine è posto l’imbocco di un tunnel che potrebbe portare alla salvezza o alla disfatta.

    Sensazione di solidità

    Già ora Need for Speed The Run sembra solido e ben confezionato, non mostrando indecisioni sul frame rate, con un aspetto grafico di tutto rispetto anche se affetto da un leggero popup, presente soprattutto nelle sezioni in discesa nelle quali è visibile un’ampia parte del tracciato sottostante, arricchite da nuvole di neve in caduta libera e pulviscolo sollevato dalle deflagrazioni.
    Anche sulle collisioni il team deve ancora lavorare: una slavina è composta da elementi di grandezza differenze e non è raro bloccarsi o cappottare perché si è urtata una pietra decisamente troppo piccola per arrivare a fare così tanti danni.
    E’ però il comparto audio a stupire maggiormente, con un rombo dei motori realistico al punto giusto e degli effetti ambientali che riescono davvero a fare la differenza, immergendo il giocatore nell’ambiente grazie ad un suono surround che fa immediatamente percepire la provenienza delle esplosioni, sottolineando il superamento di una sezione critica, nella quale la montagna sta rilasciando pietre e massi sulla strada.
    Il modello di guida è, come di consueto per la serie, una via di mezzo tra arcade e simulazione, con un leggero sbilanciamento verso quest’ultima: mettere una o due ruote sulla neve fresca rallenta immediatamente il veicolo, sbilanciandone l’avanzata dal lato corretto, anche se non è comunque così difficile riprenderne il controllo o superare un tornante mantenendo il mezzo ad alta velocità, grazie ad un colpo di freno a mano e un oculato uso del controsterzo, innestando il turbo in uscita.

    Need for Speed: The Run Se le sezioni a piedi possono lasciare dubbiosi, quelle alla guida si dimostrano già da ora molto solide, non tradendo le radici della serie ma aggiungendo elementi, in questo caso ambientali anche se provocati dall’uomo, in grado di aggiungere pepe alle gare. Solo con la versione finale del gioco si riuscirà a capire come le due anime che lo compongono sono state amalgamate ma le premesse per un nuovo episodio di successo sono già di tutto rispetto.

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