Need for Speed The Run: hands on del multiplayer

Provato a Londra il multiplayer e le challenge

Need for Speed The Run: hands on del multiplayer
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • 3DS
  • Pc
  • Death Race di Paul W.S. Anderson è solo l'ultimo delle pellicole dedicate alle corsi folli, maratone coast to coast a bordo delle più improbabili quattro ruote, vince chi taglia per primo il traguardo a molte centinaia di miglia più avanti. Nessuna regola. Tutto è concesso.
    Abbiamo già saggiato in più occasioni l'analoga sorte capitata a Jack Rourke, protagonista di Need for Speed: The Run, l'ultimo capitolo del corsistico Electronic Arts atteso per il 18 Novembre per PC, Xbox 360, Playstation 3 e a seguire Wii, Nintendo 3DS e mobile phone. Nella modalità in singolo è chiamato a riscattare la propria salvezza nell'arco di una corsa che taglia da una parte all'altra gli Stati Uniti, da San Francisco a New York, passando per una decina di ambientazioni iconiche. Ma di questa adrenalinica gara abbiamo già discorso abbastanza provandola in lungo e in largo, puntualizzando come l'evanescente sceneggiatura lasci ampio margine a vitaminiche corse a checkpoint, macinando posizioni su posizioni fino alla fatidica medaglia d'oro.
    Cosa rimane quando gli orpelli narrativi vengono totalmente meno e con loro gli sporadici QTE? Il Multiplayer via Xbox Live e la modalità Challenge rispondono, nonché esauriscono, questo interrogativo.

    Multiplayer

    Need for Speed: The Run non vanta il florilegio di modalità di Driver San Francisco, proponendo agli astanti la sola Race. Lo fa per una questione di semplicità e di facilità d'approccio, mantra di gran parte del gioco (e probabilmente principale difetto!), ma ci è spiaciuto constatare le poche opzioni previste da Black Box.
    Il multigiocatore non è altro che una rilettura del singolo in cui al posto delle vetture guidate dalla CPU vi sono giocatori senzienti in carne ed ossa. Ai pattern predefiniti si sostituisce una brutalità senza sosta, in cui le sportellate sono colpi inferti al bacino ed i sorpassi prove d'astuzia e agilità alla guida.
    Fino ad un massimo di 8 giocatori possono sfidarsi lungo una vasta selezione di tracciati estratti dal single player. Tre tracciati compongono un torneo ed i giocatori sono chiamati a conquistare il primo posto. Le insidie sono le stesse del singolo con alcune discriminanti: il traffico e gli ostacoli ambientali ci sono parsi diminuiti rispetto alla alla componente non multigiocatore. Sia per una questione di stabilità dei server, ma sopratutto perchè l'intelligenza umana domina incontrastata l'asfalto di The Run. Si lotta gomito a gomito, si individuano percorsi extra (relativamente) tranquilli, si selezionano accuratamente sacche di traffico insidiose indirizzando lo schianto della vettura inseguitrice. Come nel resto dell'esperienza arcade tutto si basa sull'uso sapiente del Nitro, sia rilasciato per brevi istanti con l'obiettivo di darsi una spinta ulteriore e procedere al sorpasso o allo spappolamento del bagagliaio di colui che ci precede, sia azionato appena dopo un drift per riacquistare nel minor tempo possibile una solida aderenza con il terreno.
    Nonostante la scarsa varietà nel multiplayer si possono (e si devono) selezionare alcune playlist già predisposte dagli sviluppatori. A nostra disposizione ve n'erano sei, ciascuna generata da una combinazione di auto e tracciati. Quindi ad esempio la Exotic Sprint Racing concede l'utilizzo di sole automobili "esotiche", Muscle Car Battles dei soli macchinoni americani, NFS Edition Racing delle sole vetture create appositamente per il gioco. Altrimenti in The Underground si corre esclusivamente lungo tracciati urbani asfaltati, San Francisco, Las Vegas, New York, ecc..., per poi passare alla summa delle playslist: Supercar Challenge, la cui descrizione recita "le auto più veloci lungo i circuiti più veloci"!
    Infine, gareggiando nel multiplayer, si possono ottenere benefit anche per il singolo. Soddisfacendo determinati parametri non per forza correlati con la scalata al podio si ottengono degli Award in grado di incrementare il nostro livello di esperienza su Autolog. Questi Award premiano tanto le nostre prodezze, quanto i nostri fallimenti di cui si sottolinea la tenacia (nonostante innumerevoli fuoripista e la più infima delle posizioni viene apprezzata con punti bonus la costante voglia di provarci).

    Challenge

    Molti giochi di questi tempi prevedono una peculiare sezione dedicate alle sfide senza alcun orpello narrativo. Need for Speed: The Run idea un singolare incrocio tra single player e multiplayer. Le Challenge per Black Box rappresentano sia un'ulteriore competizione con i nostri amici potendo inoltrare via Autolog i propri tempi sia un modo per riaffrontare tracciati già sbloccati nella modalità storia.
    E ancora: sono scariche d'adrenalina di breve durata, oscillanti tra i tre e i sei minuti con obiettivi presto chiari e non necessariamente correlati con la conquista del podio. La competizione in questo caso ruota attorno il completamento del tracciato nel minor tempo possibile, così da vincere la medaglia d'oro che ci consente lo sberleffo della friend list in toto.
    Aspettiamo di testare queste sfide nella loro interezza in sede di recensione, ma in questa sede vi segnaliamo un'interessante ciliegina sulla torta, ovvero alcune situazioni riprese dai vecchi NFS quali l'Underground, il Most Wanted e il Carbon!

    Need for Speed: The Run The Run sa proporre una varietà di ambienti e situazioni superiore all'Hot Pursuit dell'anno passato, ma al tempo stesso non intende osare più di tanto. Challenge e Multiplayer sono ben strutturate, divertenti da giocare e irrinunciabili qualora si volesse sbloccare tutto il parco auto, eppure, esattamente come la modalità The Run, mancano di quel pizzico in più che discrimina tra un grande racing game e l'ennesimo capitolo di una serie a iterazione annuale.

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