Provato Ninja Blade

From Software si cimenta nell'action game

Provato Ninja Blade
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Prender liberamente spunto

    Molte sono e sono state, anche in quest'ancor giovane generazione, le produzioni che hanno ispirato di vere e proprie “correnti ludiche di pensiero”, se così le possiamo chiamare.
    Una su tutte l'inserimento negli shooter della possibilità di mettersi in copertura, sdoganata alle masse dal celebre Gears of War di Epic ed adottata poi dalla quasi totalità dei titoli dello stesso genere.
    Sicuramente meno enfatizzate le ispirazioni che si possono trarre da un action game puro, essendo quest'ultimo -a grandi linee- un picchiaduro a scorrimento dove le varianti consistono “soltanto” nella mole di combo/armi disponibili ed, eventualmente, nelle tecniche speciali messe a disposizione del giocatore.
    In quest'ultimo genere di giochi non possiamo non nominare Ninja Gaiden e God of War, l'uno per motivi ben diversi dall'altro; titoli dai quali, certamente non a caso, attinge a piene mani Ninja Blade, action prodotto da From Software (maggiormente conosciuta per Armored Core e Tenchu) in esclusiva per Xbox 360.
    La release europea ancora non è stata fissata ma, in vista dell'imminente debutto in Giappone (29 Gennaio), la software house ha deciso di rilasciare -momentaneamente solo su Marketplace giapponese- una breve demo che Everyeye ha avuto occasione di testare.

    Si veste come Hayabusa ma non è lui... e si muove peggio!

    La versione dimostrativa si apre con una cut scene che mostra Ken -il protagonista- in compagnia di un'intera squadriglia di ninja nelle fasi preparative di un lancio (rigorosamente senza paracadute) su una futuristica Tokyo (la didascalia recita infatti “2015”) infestata da non precisate creature demoniache.
    Le parole di quello che si presuppone essere il suo maestro, un istante prima del lancio, danno il via all'incipit narrativo facendo pensare ad una qualche cospirazione segreta, forse addirittura all'interno del team di cui il nostro eroe fa parte.
    Non c'è tempo per pensare.
    L'azione si sposta immediatamente in aria, dove siamo già chiamati ad agire attraverso una serie di QTE (quick time event) utili a disintegrare alcuni avversari alati ed infiltrarci, sfondandone i vetri, in uno tra i più alti grattacieli della città.
    Prima di proseguire è già doverosa una parentesi, proprio riguardo ai sopracitati eventi a tempo, che costituiscono una lama a doppio taglio nell'economia del prodotto From Software.
    Se da una parte contribuiscono a spettacolarizzare notevolmente l'azione, dall'altra la loro presenza fin troppo massiccia (almeno in queste prime fasi) produce un'eccessiva frammentazione che compromette irrimediabilmente il coinvolgimento.
    Pare inoltre scellerata l'idea di non dare altri esiti oltre al successo per suddetti frangenti: sbagliando il tempismo (pratica per altro molto difficile) non ci sarà, infatti, nessun game over né tantomeno la prosecuzione in maniera meno agevole (come accadeva in Shenmue), ma un semplice rewind di una manciata di secondi per ripetere l'ultimo passaggio.
    Chiusa questa prima riflessione è tempo di riprendere il discorso “in game”, arrivando quindi al clou della produzione, il primo assaggio di gameplay vero e proprio.
    In questo frangente Ninja Blade si mostra sin dal primo istante per quello che è: un pessimo, tremendo clone di Ninja Gaiden II.
    La configurazione dei tasti è presa pari pari dalla produzione Team Ninja: X ed Y vengono utilizzati per attacchi medi e potenti, LT per parare, RT per effettuare uno scatto, RB per le ninjutsu, A per saltare ed, ovviamente, gli stick analogici per muovere avatar (sinistro) e telecamera (destro).
    Quel che rende la creatura From Software tanto diversa dal gioiello di Tomonobu Itagaki è però quello che succede a schermo e, soprattutto, come succede.
    Hayabusa, anzitutto, a parità d'armi (come quantitativo s'intende) possiede almeno il doppio delle combo che esegue al doppio della velocità e con molto più stile.
    In Ninja Blade, inoltre, non pare possibile concatenare con cognizione di causa le varie combo: forse complice la telecamera, sin troppo defilata, tutto appare confuso, predeterminato e spesso molto macchinoso.
    Fortunatamente almeno tra un'arma e l'altra le combinazioni differiscono in maniera decisa, sia dal punto di vista delle movenze sia per quel che riguarda le caratteristiche di velocità e potenza d'ogni colpo.
    In conclusione delle concatenazioni più lunghe troviamo infine degli ulteriori QTE, utilizzati, alla stregua di God of War, come esecuzioni finali: spettacolari ma ancora una volta, complice una mole esagerata e confusa di effetti grafici, abbastanza indecifrabili e per questo non apprezzabili in pieno.
    Continuando a parlare di differenze si nota, nell'ultimo nato in casa From Software, una completa mancanza di senso dello spazio da parte del protagonista.
    Quel che intendiamo è l'assenza di quelle particolari meccaniche consentono al protagonista di “capire” la sua posizione rispetto al nemico e viceversa, ed essere quindi in grado di parare ed attaccare senza dover preoccuparsi continuamente del direzionamento.
    E' infine lampante come la qualità dell'intelligenza artificiale non sia al livello della blasonata fonte d'ispirazione: nonostante serva un pizzico di tattica nella scelta delle armi per affrontare le varie creature che ci si pareranno davanti, queste non paiono essere in grado di attaccare in maniera efficace ed intelligente o di sfruttare la superiorità numerica.
    Certo, il livello di difficoltà non è selezionabile e sarà indubbiamente settato per muoversi con la massima agilità lungo il livello, ma dalla prima impressione il gioco non promette nulla di buono riguardo alla sfida offerta.
    L'ultima parte del livello mostra la prima sfida con un vero e proprio boss e la sensazione di deja vu è ancora una volta fortissima.
    Il ragno gigante è però fermo e perciò non troppo pericoloso: evitandone i primi colpi dalla lunga distanza, grazie ad un'abilità chiamata Focus (in grado di rallentare il tempo), e proseguendo il combattimento a distanza ravvicinata è piuttosto facile intuire l'unica strategia possibile d'attacco.
    Lo scontro si risolve con esagerata facilità, culminando nell'ennesimo spettacolare QTE che chiude anche una cortissima demo; a dispetto della nostra lunga cronaca, infatti, è possibile portare a termine questa “toccata e fuga” in una decina di minuti scarsa.

    Lo stile non è di casa

    Anche dal punto di vista tecnico Ninja Blade non regala particolari soddisfazioni.
    I modelli poligonali sono solidi, curati e discretamente ricchi di dettagli, peccato non convincano altrettanto le texture che li rivestono, di qualità inferiore alla maggior parte delle produzioni odierne.
    Abbastanza limitato il comparto animazioni, sia per quel che riguarda il protagonista sia per gli avversari incontrati in questa brevissima prova; l'intero reparto soffre poi di una demarcata macchinosità che rende ogni movenza artificiosa e decisamente poco realistica.
    Dello stesso -basso- livello qualitativo il comparto texture-shader dell'ambientazione, a tratti old gen (quelle dei vetri o di parte della pavimentazione sono pessime).
    Una discreta resa cromatica, sebbene le tonalità siano molto cupe, è rovinata da un'implementazione non bilanciata degli effetti luminosi e particellari che, nel culmine dell'esagerazione, portano vistosi cali di frame rate (stabile altrimenti sui 30fps), demarcato effetto bloom sui corpi e la confusione visiva generale di cui abbiamo parlato in precedenza.
    Buono il sistema di collisioni, abbastanza preciso e credibile, specialmente considerando quante delle più blasonate opere di questa generazione soffrano pesantemente in questo frangente.
    Appena sufficiente, invece, il livello d'interazione ambientale, limitato perlopiù a qualche fragile barile.
    Poco in mostra, in questa demo, il comparto audio, che pare avere dalla sua un doppiaggio di buon livello (misto tra inglese e giapponese) ed un'accettabile resa dei rumori ambientali.

    Ninja Blade Tirando le somme -anche rigiocando più volte la demo in questione- l'appeal di Ninja Blade rimane pressochè nullo. L'attingere a man bassa da Ninja Gaiden II è forse una delle più grandi pecche della produzione nipponica. Il titolo From Software, infatti, non offre lo stesso tecnicismo, lo stesso livello di sfida e la stessa profondità e varietà nel gameplay del capolavoro Tecmo Team Ninja, deficitando anche dal punto di vista della frenesia e del coinvolgimento, temi chiave in un action puro. Particolarmente fastidiosi paiono infatti i QTE, poco amalgamati nell'avventura e capaci, più che di aumentarne la spettacolarità, di spezzare il ritmo di gioco, annoiando l'utente. Nemmeno la tecnica, infine, viene in aiuto di Ninja Blade che si presenta decisamente poco curato e fuori luogo a fronte di ciò che offre il mercato, soprattutto per i demeriti di un comparto texture inadeguato agli standard ed incapace, assieme agli effetti “di contorno”, di donare un'aspetto decente al titolo. Nonostante paia sempre prematuro dare giudizi affrettati ed a priori, i soli dieci minuti di questa demo sono stati sufficienti per far passare la voglia di vedere altro riguardo questa produzione che si affaccia al 2009 ma sembra appartenere ad un passato ludicamente remoto.

    Che voto dai a: Ninja Blade

    Media Voto Utenti
    Voti: 39
    6.4
    nd