Provato Pro Evolution Soccer 2009

Nuovo anno, nuovo Pes... sarà la volta giusta?

Provato Pro Evolution Soccer 2009
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Anno nuovo.... PES nuovo.

    Come la controparte canadese (EA Sports) da qualche anno a questa parte anche Konami ci ha abituati a rilasciare con cadenza annuale un nuovo capitolo di uno dei suoi titoli maggiormente blasonati, per lustri dominatore incontrastato dei campi di calcio digitali: Pro Evolution Soccer.
    E come ogni anno, il videogiocatore non si può esimere dal porsi la ormai fatidica domanda: riusciranno gli sviluppatori a rispettare appieno tutte le promesse fatte nel corso dei mesi precedenti l’uscita ed a creare “il gioco” di calcio definitivo che “stracci” la concorrenza?
    È da dire, invero, come ormai tutti sapranno (in primis anche a causa delle infelici dichiarazioni rilasciate dallo stesso Shingo “Seabass” Takatsuka, ideatore della saga calcistica Winning eleven, lo scorso anno appena dopo l’uscita ufficiale del prodotto), che l’edizione 2008 di quello che fino a poco tempo fa poteva venire definito uno dei migliori simulatori calcistici mai realizzati, sia stata quanto meno fallimentare.
    Vari difetti e problemi affliggevano il motore di gioco della versione 2008, tanto che da più parti si parlava, e con toni nemmeno troppo sommessi, di macroscopico passo indietro rispetto alle precedenti realizzazioni.
    Ed è altrettanto vero che, con il passare degli anni, l’acerrimo rivale FIFA, limando qua e là vari difetti, principalmente legati al gameplay, ha saputo progressivamente conquistarsi una fetta sempre maggiore di estimatori nel popolo dei video calciatori digitali.

    E' un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare...

    È stato possibile provare -tra i primi in Italia- nella sede milanese di Halifax, distributore di Pro Evolution Soccer 2009, un codice pressoché completo del prodotto, in versione PS3.
    In una saletta, all’uopo attrezzata, posizionato frontalmente ad un televisore LCD di generose dimensioni, chi scrive ha potuto, per un paio d’ore, staccare la spina con il mondo reale ed immergersi completamente nella parallela (ormai, considerati i passi da gigante della tecnologia) pseudo realtà digitale.
    Dopo la visione dell’assolutamente piacevole presentazione, infarcita da filmati che esaltano le prestazioni, soprattutto in Champion’s League, dei vari Messi & company, è giunta finalmente l’ora del fischio iniziale per una classica del nostro campionato: Inter - Catania.

    Giocabilità, intelligenza artificiale, comparto grafico

    Dato il tempo a disposizione (che, come proverbialmente si tramanda, in questi casi vola) le tattiche di gioco ed i settaggi della squadra -a prima vista rimasti pressoché invariati, salva la possibilità di modificare la modalità di selezione del giocatore in possesso di palla da automatica a manuale- sono stati utilizzati così come impostati di default.
    Immediatamente è balzata all’occhio la maggiore cura riposta negli elementi di contorno, ad esempio al momento dell’ingresso in campo delle squadre.
    Lo stadio ben realizzato graficamente, il pubblico maggiormente credibile, gli stessi giocatori facilmente riconoscibili.
    Finalmente, dopo pochi minuti di gioco a difficoltà normale, è stato possibile apprezzare il ridimensionamento, entro limiti umani (e credibili), della velocità di gioco.
    Tutto ciò comporta maggiori possibilità di ragionamento durante la fase di costruzione dell’azione, adeguata al ritmo di gioco questa volta realizzato in maniera realistica.
    Ottime sono parse le reazioni dei giocatori in campo, sia in fase di movimento d’attacco che difensivo, l’intelligenza artificiale della CPU si è dimostrata di buon livello soprattutto in fase di copertura; in alcune occasioni si sono notati distintamente alcuni giocatori che eseguivano delle diagonali difensive al fine di chiudere sull’attaccante lanciato verso la porta.

    Anche i portieri, notoriamente al centro di annose polemiche, danno l’impressione di essere governati da una buona intelligenza artificiale ed infondono una certa sicurezza durante l’esecuzione degli interventi.
    Ad onor del vero -va però preliminarmente precisato che la versione provata era priva di manuale, con conseguente assenza di schema relativo alle funzioni dei vari pulsanti- si è sentita la mancanza di un tasto che consentisse di “chiamare” un compagno di squadra ad uno smarcamento e ad un movimento offensivo di proposizione senza palla.
    Nettamente migliorate anche le conclusioni in porta che, seppur appaiano ancora un passo indietro rispetto a quelle viste in Fifa e nel successivo Euro 2008, grazie alla possibilità di selezionare il controllo completamente manuale, risultano decisamente più realistiche a differenza di quelle implementate nella precedente versione.
    Determinanti inoltre, per l’esecuzione di un buon tiro, risultano la specifica capacità del singolo giocatore nell’utilizzare l’uno o l’altro piede, la postura ed il suo posizionamento in relazione al pallone.

    Il comparto grafico -si ricorda che la prova è avvenuta su uno schermo di generose dimensioni, che permette di evidenziare eventuali difetti- ha svolto egregiamente il proprio dovere.
    Oltre alla ottima realizzazione/trasposizione dei volti dei giocatori in campo ed alle migliorate animazioni nel corso dell’azione, PES 2009 ha evidenziato che gli sviluppatori si sono sforzati nel cercare di raggiungere quell’effetto next - gen che mancava alla versione 2008.
    Sebbene non vi siano miglioramenti grafici che facciano gridare al miracolo, appare apprezzabile l’introduzione di modelli poligonali più solidi per i giocatori in campo ed un comparto textures di qualità migliore rispetto al predecessore, favorendo sensibilmente l’aspetto squisitamente estetico e conferendo al prodotto un buon impatto visivo.
    Non ha convinto appieno la calibratura delle caratteristiche dei giocatori in campo, elemento quest’ultimo che potrebbe comportare un appiattimento generale nell’affrontare gli avversari.
    Se non è corretto che alcuni giocatori possiedano dei valori esorbitanti rispetto agli altri è altrettanto vero che un Mascara (non ce ne voglia) non può certamente apparire tecnicamente paragonabile ad un fuoriclasse come Messi.
    Purtroppo, in alcune occasioni, ad esempio, non si sono viste evidenti differenze tra il Catania ed una squadra nettamente più forte, quale il Real Madrid.

    Nuove modalità?

    Un ultimo cenno meritano le nuove modalità introdotte nella versione 2009.
    Tra le innovazioni implementate quest’anno è presente la competizione UEFA Champions League, a seguito della conclusione di un accordo in esclusiva della durata di 4 anni con UEFA.
    Tale accordo -come dice il nome stesso della modalità- consente l’utilizzo, da parte di Konami, di tutti gli elementi e le caratteristiche specifiche della competizione, per creare un’esclusiva modalità UEFA Champions League all’interno del gioco.
    L’altra new entry risponde al nome di Leggenda ed altro non è se non la trasposizione della modalità Professionista (Libero Grande docet), già vista ed apprezzata in Fifa.
    Anche in questo caso il videogiocatore controllerà solo ed esclusivamente il proprio beniamino e sarà libero di farlo scorrazzare per tutto il terreno di gioco, proponendosi per ricevere il passaggio dei compagni e contribuendo, con il proprio apporto, alla vittoria finale.
    Nota dolente di quest’ultima modalità è costituita dall’apparente assenza di tasti che consentano di chiamare coattivamente i passaggi dei compagni di squadra, così come avveniva in Fifa.

    Pro Evolution Soccer 2009 Complessivamente, dunque, l’impressione ricavata dopo aver provato direttamente l’ultima fatica di Konami è sicuramente positiva. Il dubbio, in questi casi, è che un prodotto, atteso il fallimento della versione precedente, possa sembrare migliore di quanto non sia in realtà proprio perché (anche solo inconsciamente) paragonato al suo fallimentare predecessore. Sicuramente vi sono state introduzioni oggettivamente valide, come già segnalate nel corso dell’esposizione, e la strada imboccata dalla casa nipponica sembra essere quella corretta. Un passo in avanti è stato innegabilmente compiuto, soprattutto per quanto riguarda la giocabilità e l’intelligenza artificiale della Cpu. Certamente non riteniamo possibile uno scenario che veda PES 2009 ai vertici della simulazione calcistica odierna, vista soprattutto la massiccia presenza dell'eterno antagonista FIFA.

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