Pro Evolution Soccer 2010: provate le nuove opzioni tattiche

Provate le nuove opzioni tattiche

Pro Evolution Soccer 2010: provate le nuove opzioni tattiche
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  • PS2
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  • Wii
  • PS3
  • iPhone
  • Pc
  • Psp
  • Ormai da molti anni Ottobre è il mese di uscita del Blockbuster videoludico per eccellenza del mercato italiano: Pro Evolution Soccer. Da sempre grande rivale dell'altro grande videogame calcistico prodotto e sviluppato da EA, il titolo di casa Konami ha rappresentato un forte richiamo per i milioni di appassionati di calcio. Fino a qualche anno fa il dominio di PES sul mercato nostrano sembrava praticamente inattaccabile, ma le cose sono cambiate con l'approdo del brand sulle console di ultima generazione. Quest'anno Konami si è impegnata su più fronti, da quello delle licenze sino a quello del gameplay, rendendo il nuovo PES più simulativo e tattico dei precedenti.

    Tattica e Strategia

    Il microcosmo dei videogiocatori di PES è molto variegato, e ciascuno ha un diverso approccio alle impostazioni pre-partita. Per questo i programmatori hanno pensato di impostare una curiosa e valida feature, chiamata "impostazioni assistite".
    Accedendo a questo menù potremmo decidere quali settaggi tattici e tecnici lasciare alla CPU, e quali invece ritoccare autonomamente. Nell'ordine, potremo decidere se far schierare automaticamente i giocatori più in forma o più abili nel ruolo, oppure potremo lasciare all'IA la selezione dell'assetto di gioco più adatto per giocare lungo le fasce o avanzare nelle vie centrali. E' possibile anche impostare l'opzione di gestione automatica delle sostituzioni, scegliendo se far sostituire un giocatore quando è appena affaticato o completamente esausto. Ancora, possiamo decidere di lasciare in mano all'IA qualsiasi cambio di formazione durante il match, a seconda del momento e degli episodi che si verificheranno. Infine possiamo lasciare alla CPU persino l'incombenza della gestione delle tattiche, richiamabili da sempre con i tasti dorsali. Le impostazioni assistite sono una piccola rivoluzione nel gameplay di PES: ora anche il videogamer meno esperto potrà far uso di tattiche e strategie coerenti, e soprattutto efficaci in partita.
    Sempre in fase di preparazione al match sono presenti due ulteriori novità di spessore. La prima è quella del "Repertorio del giocatore" dove sono presenti una serie di card con le varie abilità che l'atleta possiede. Alcune di queste skill sono personalizzabili e modificabili dall'utente, altre invece sono caratteristiche del calciatore e fanno parte del suo stile di gioco (del suo repertorio, appunto). La funzione di questa nuova implementazione è quella di offrire una panoramica abbastanza vasta sul giocatore, in maniera tale da poter fornire all'utente una descrizione che possa permettergli di valutare il suo ruolo e l'impiego. I parametri del giocatore sono rimasti gli stessi di sempre, ma è stato semplificato il tutto dando un voto globale medio, che cambia anche in base al ruolo che vogliamo assegnargli. Con questa estrema semplificazione, Konami ha voluto pensare davvero a tutti, ed il risultato è abbastanza soddisfacente: l'IA sembra gestire abbastanza bene le impostazioni, tranne qualche piccola sbavatura.

    Uefa, Campionati e Master League

    Vero e proprio colpo grosso di PES 2010 sul fronte licenze è l'acquisizione dei diritti sulla Uefa Champions League e sulla Europa League (ex UEFA Cup). Nella build giunta in redazione non è ancora selezionabile l'opzione Champions League: Konami è ancora al lavoro per ottenere le licenze di più squadre possibili. I Campionati in licenza sono l'Eredivise, la Ligue 1 e la Serie A. Manca ancora la Premiership, sotto contratto con EA. Tutta rinnovata e da provare la nuova Master League: avremo infatti anche il settore giovanile da gestire, su cui investire per gli anni a venire. I giocatori nelle giovanili crescono e salgono di valore, e al momento opportuno possiamo promuoverli con un contratto da professionisti. Completamente mutato l'aspetto di gestione economica e di bilancio della squadra: dovremo firmare contratti con gli sponsor e stipendiare anche osservatori, preparatori atletici, medico di squadra. In più possiamo scegliere quanto investire economicamente sui nostri tifosi o sulla squadra primavera. Ogni scelta del genere ovviamente inciderà sul bilancio, ma anche in maniera chiara ed evidente sull'esperienza di gioco. Un ottimo medico di squadra farà guarire in men che non si dica i giocatori infortunati, buoni preparatori ci forniranno una squadra sempre in forma, e così via. Insomma la master league ha fatto passi da gigante dal punto di vista gestionale del team. Ulteriore novità è l'introduzione dell'unità monetaria in euro. Sicuramente la Master League non è mai stata cosi gestionale e simulativa come in quest'ultimo PES Confermatissima la modalità “diventa un mito”, novità dello scorso anno.

    Scendiamo in campo

    Anche sul terreno di gioco non mancano le novità, prima fra tutte è la velocità di gioco drasticamente ridotta rispetto al passato. L'obiettivo degli sviluppatori è quello di rendere il gioco più tattico e meno casuale possibile; diminuire la reattività dei giocatori ci costringe a manovre ragionate e non a scriteriate corse e dribbling di mezza squadra da parte di un solo giocatore. Inizialmente vi sentirete molto spaesati dalla ridotta velocità di gioco, ma sorprendentemente si riesce a prendere la mano dopo qualche ora, e l'esperienza diventa appagante. Molti difetti sono ancora presenti: alcuni giocatori hanno una forza fisica davvero spropositata e faranno letteralmente volare chi oserà sfidarli in un contrasto spalla a spalla. Particolarmente attenta l'IA a difficoltà di gioco massima, anche se inspiegabilmente i giocatori in fase difensiva non rischiano mai nulla e preferiscono di continuo spazzare in fallo laterale. I comandi sono rimasti quasi immutati, se non fosse per la possibilità di annullare qualsiasi lancio lungo o passaggio in profondità premendo solo il tasto del passaggio prima che il giocatore calci la palla. In ogni caso, il feeling con PES2010 è abbastanza buono dopo diverse ore di gioco: si va meno facilmente sulle fasce e i cross sono meno precisi, il controllo della palla è più difficoltoso, i tiri molto più realistici che in passato. Insomma tutto porta ad affermare che l'attenzione alla fisica e al realismo è aumentato in questo ultimo capitolo della serie. A discapito, forse, dell'immediatezza e del ritmo. Delude ancora il comportamento dei portieri, inoltre il metro di giudizio arbitrale risulta piuttosto altalenante, e nella stessa partita varierà spesso. In generale gli arbitri hanno il cartellino facile, ma non concedono praticamente mai un calcio di rigore.

    Qualche poligono in più

    Dal punto di vista grafico possiamo dare merito a Konami per aver reso finalmente somiglianti alla realtà i giocatori; i modelli poligonali dei calciatori più famosi sono ben realizzati e molto simili alla realtà. Discorso diverso per i giocatori di squadre minori, che spesso non hanno neanche il giusto colore della pelle. In ogni caso constatiamo un aumento consistente dei poligoni, in particolar modo si apprezza la qualità grafica superiore al passato nei replay e nelle inquadrature più vicine al volto del giocatore. Le texture sono buone ma ancora migliorabili. Interessante la ricostruzione di alcuni stadi storici, abbastanza curati e dettagliati. L'illuminazione di gioco è gestita davvero molto bene, si distingue chiaramente l'ora del giorno in cui è giocata la partita, buoni anche gli effetti atmosferici. Interessanti le nuove animazioni di passaggi e salvataggi al volo o in scivolata dei giocatori altamente spettacolari e curati. A livello fisico il gioco sembra più curato ma alcuni fastidiosi bug rimangono, e sono tutti legati alla incredibile prestanza fisica di alcuni calciatori. Molto simile al passato il sistema di gestione delle collisioni. Effetti audio buoni ma non eccellenti, ben studiati e realizzati i cori del pubblico, poco precisi i suoni del pallone. Telecronaca come sempre un po' insensata e spesso fuori luogo; ci si chiede come mai nel corso di tanti anni non si riesce a migliorare questo semplice aspetto.

    Pro Evolution Soccer 2010 Tante ed interessanti le novità in questo ultimo capitolo della saga calcistica che da più di un decennio appassiona ed infiamma le serate di molti italiani. Novità che toccano più aspetti del gameplay, dalla possibilità di selezionare impostazioni completamente automatiche per la gestione tattica a della squadra, per arrivare ad un'esperienza più rallentata e lievemente più realistica. La modalità Master League è diventata più profonda, e a livello grafico si nota qualche miglioramento. Bisognerà solamente vedere come gli utenti reagiranno di fronte a questa brusca virata dal punto di vista ludico.

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