Provato Resistance 2

Testato con mano il multiplayer: tutte le novità

Provato Resistance 2
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  • PS3
  • Resistance 2 verrà ufficialmente presentato al grande pubblico nel prossimo mese di giugno, rivelato in anteprima ad uno dei più grandi network videoludici d'oltre oceano. Tuttavia, vista l'importanza che, nei piani di Sony, dovrà riservarsi in futuro l'annuale appuntamento con il Playstation Day, è stato impossibile per il colosso nipponico non portare in quel di Londra anche una prima beta dell'atteso Shooter targato Insomniac. Fedeli agli accordi commerciali, tuttavia, gli addetti ai lavori hanno impedito qualsiasi ripresa, e diffuso informazioni riguardanti la sola componente multiplayer del titolo, stendendo un velo di rispettoso riserbo sulla modalità storia.
    Una breve sessione di gioco ed quattro chiacchiere con un game designer ci hanno permesso di scoprire qualche novità.

    In campo

    Il multiplayer di Resistance 2 sembra voler compiere un massiccio “cambio di rotta” rispetto al passato. Frenetico, veloce, e totalmente votato alla filosofia del frag, il comparto multigiocatore sembra voler riprendere la lezione di grandi FPS esplicitamente dedicati al gioco di gruppo, imitando dunque prodotti del calibro di Halo e Unreal.
    Il feeling generale non si discosta infatti da quello, veloce e compulsivo, dei titoli sopra citati: i personaggi si muovono con insolita rapidità, spiccano salti improbabili, mentre le loro sagome si stagliano, coloratissime, sullo sfondo. Senza alcuna possibilità di mimetizzarsi, senza la capacità di affrontare lo scontro ai lati, restando al margine: in Resistance 2 pare esserci solo l'approccio diretto, scarno, senza mezze misure. Le regole del gioco sono chiare: la premessa è quella di creare arene vastissime in cui fino a 60 giocatori potranno darsi battaglia, in una guerriglia epica e coinvolgente.
    La beta mostrata al Playstation Day proponeva una classica modalità Skirmish all'interno di un'ambientazione montana. La finalità principale dei due team (formati da 10 utenti ciascuno) era quella di conquistare e difendere postazioni tattiche (ben visibili anche sulla lunga distanza grazie ad un vistoso fascio di luce verticale). Nel frattempo, a ciascuno era data la possibilità di scalare le classifiche parziali mietendo vittime su vittime, ed ostacolando le operazioni avversarie. Il sistema di calcolo del punteggio è difatti stato modificato: ad ogni colpo inferto ad un avversario viene calcolato automaticamente un numero di punti assegnato al giocatore, in dipendenza della mole di danni. Uccisioni multiple o altre operazioni di spicco permettono di accumulare più punti, ed un sistema di moltiplicatori garantisce la possibilità di raggiungere cifre stratosferiche. E' tutta l'organizzazione della partita che sembra spingere il giocatore all'azione più frenetica e scatenata. Ogni squadra (composta idealmente di 60 persone) sarà divisa in un massimo di cinque gruppi, ed ognuno avrà un proprio compito da svolgere, terminato il quale riceverà un altro incarico. L'azione di gioco è destinata dunque a spostarsi di volta in volta, adeguandosi all'andamento della battaglia senza lasciare tempi morti. Ogni squadra avrà in ogni caso una squadra rivale, incaricata di compiere lo stesso obiettivo: è proprio sulla testa dei membri di questa squadra rivale che campeggerà l'indicatore del moltiplicatore (da 2x fino a 4x). Ogni giocatore è invogliato allo scontro diretto, alla lotta continua, al proposito di vendetta.
    Non che manchi, fortunatamente, un qualche componente strategica. Proprio la struttura delle mappe (vastissima, e con una planimetria davvero curata quella mostrata all'evento) pare favorire la formazione di Hot Spot e locazioni tattiche. Basti solo sapere che la conquista delle insolite “bandiere” non garantisce solo l'accumulo di punti, ma anche i più disparati bonus di attacco e difesa. Aumento dei danni inferti, raddoppio della vita, una speciale abilità che rigenera velocemente gli HP, ed infine una sorta di “scudo a bolla” erano alcuni dei bonus disponibili nella demo, attivabili da ogni giocatore presso qualsiasi bandiera conquistata dalla propria squadra (ogni obiettivo ne ha uno in particolare a disposizione).
    Ovviamente la prova diretta, limitata alla partecipazione di 20 persone, non ha potuto dare che un pallido esempio di quello che sarà Resistance 2 (anche le modalità disponibili non sono state annunciate). Gli scontri in multiplayer si sono poi dimostrati abbastanza disciplinati e sempre a “misura d'uomo”, dettaglio non scontato quando 60 giocatori popoleranno le pur estese mappe di gioco. Gli sviluppatori assicurano che il sistema di obiettivi e di ricompense terrà a bada anche gli animi meno tranquilli, distribuendo uniformemente i partecipanti alla battaglia su tutto il terreno di gioco. Proprio sul sistema di ricompense si è soffermato brevemente il direttore di Insomniac, assicurando che il giocatore sarà seriamente invogliato a portare a termine il proprio obiettivo, restando vicino ai compagni del suo gruppo e svolgendo compiti caratteristici della propria classe. Non è chiaro ancora il numero di classi disponibili nel prodotto finale, ma Insomniac assicura un sistema di crescita e personalizzazione simile a quello visto in CoD4 e Quake Wars.
    Per quanto quanto riguarda altre novità, la demo metteva a disposizione del giocatore qualche nuova arma (una sorta di mitragliatrice pesante e tamburo rotante ed una pistola con proiettili di energia in grado di attraversare i muri) e niente più. Nessuna postazione fissa o veicolo, al momento.
    Sulla varietà di locazioni, gli sviluppatori hanno rassicurato l'utenza: ambientato nel continente americano, Resistance 2 ed il viaggio del suo protagonista attraverseranno numerosissime ambientazioni: dalle spiagge assolate della California alle città in rovina, passando per le foreste incontaminate dei monti selvaggi. Proprio nella foresta rossa californiana era ambientata la demo.
    Ulteriore varietà al gameplay sarà data dalle differenze fra Chimera e Umani, non ancora chiare: la beta non permetta di prendere i panni della razza aliena, e dobbiamo attendere i prossimi eventi ufficiali per sperare in qualche ulteriore dettaglio.

    Tecnica provvisoria

    A livello tecnico, Resistance 2 è ancora troppo arretrato per lasciare impressionati. Anche questo titolo, così come Motorstorm, sembra esser stato portato all'evento ancora in “deshabille”. Le modellazioni poligonali non stupiscono per varietà e complessità, le animazioni sono tutt'altro che raffinate (a confronto Killzone 2 è un titolo allo stato dell'arte, su questo fronte), e la texturizzazione altalenante (già buona la realizzazione dei materiali legnosi, meno bene per il terreno). Si tratta ovviamente di una versione Pre-Alpha, che tuttavia al primo impatto risulta quasi meno convincente del suo predecessore (e siamo ovviamente sicuri che il prodotto finale supererà il suo “progenitore”). Colpisce constare come l'assenza di qualsiasi effetto speciale (quelli particellari soprattutto) renda la scena videoludica davvero troppo statica, distaccata, asettica. Gli ambienti, affatto interattivi, sembravano composti con costruzioni che stonavano cromaticamente con lo sfondo. Concludiamo avvertendo che il framerate appariva piuttosto stabile a 60Fps.
    Anche in questo caso lasciamo da parte ogni speculazione sulla qualità tecnica del titolo, in attesa del rilascio di versioni dimostrative più complete.

    Resistance 2 Resistance 2, dopo che il suo predecessore ha creato con successo un brand, appassionando più di un giocatore ma dimostrando in effetti non troppo carattere, vuole cambiare le carte in tavola, almeno per quanto riguarda l'aspetto multiplayer. Così Insomniac ha deciso di dare agli amanti del Frag un prodotto adatto all'azione adrenalinica e concitata, nuda e cruda, esagerata e velocissima. Incarnando la filosofia di titoli del calibro di Quake, ripescando nel calderone degli insegnamenti di Halo, ma proponendo anche un sistema di crescita simile a quello del quarto Call of Duty, Resistance 2 potrebbe conquistare i cuori degli amanti del gioco online, anche grazie al supporto di 60 giocatori in contemporanea. Ovviamente la qualità tecnica non dovrà latitare, e vedremo cosa farà Insomniac per garantire risultati visivi migliori di quelli della sua vecchia creazione.

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