Provato Ruin

Un action/RPG alla Diablo su PS Vita

Provato Ruin
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Disponibile per
  • PS3
  • PSVita
  • Nuova console, nuovi brand

    Ogni nuova console Sony è sempre stata affiancata da nuovi brand. Su PS2 basti pensare a Killzone, mentre per la PS3 si ha solo l’imbarazzo della scelta tra Little Big Planet, Uncharted e Resistence. Ora che la PS Vita è sempre più un’attualità, il colosso giapponese sta scoprendo progressivamente le sue carte. Così tra un Wipeout nuovo di zecca e un ModNation Racer Vita, è tempo anche di nuovi brand. Se Escape Plan e Gravity Rush non vi fossero ancora bastati, eccoci nuovamente a parlare di Ruin. Il videogioco, sviluppato da Idol Minds Digital Entertainment si era già mostrato nel corso dell’E3, ma alla GamesCom abbiamo avuto il piacere di provarlo in prima persona e di fare qualche domanda agli sviluppatori.

    Dungeon poco ispirati

    Ruin è un hack’n slash con una forte componente ruolistica in pieno stile Diablo. Come nel capolavoro Blizzard si tratterà di esplorare decine di dungeon, uccidere centinaia di creature demoniache e raccogliere tesori e armi, il tutto a partire dalla classica telecamera isometrica.
    Persino l’ambientazione, a conti fatti, non si sforza più di tanto per uscire dall’orbita di Diablo: mondo fantasy, classico tiranno pronto a distruggere tutto e tutti, soliti eroi che proveranno ad opporsi alla catastrofe.
    Se all’E3 ci era stato mostrato il primo di questi guerrieri, un temibile e gigantesco spadaccino che tanto ricordava il Barbaro di Diablo 2, alla GamesCom abbiamo potuto vestire i panni dell’Assassino che, insieme al Mago, chiuderà il cerchio dei personaggi selezionabili a inizio avventura. Il nuovo eroe si è dimostrato un personaggio piuttosto complesso da padroneggiare, andando a ricoprire il ruolo intermedio tra il testosteronico Guerriero e il tattico Mago.
    Il sistema di controllo è un’attualizzazione del feeling che il gameplay di Ruin vuole restituire all’utente. Dove Diablo utilizza un unico pulsante per l’attacco principale, nel titolo per PS Vita saranno tre le mosse eseguibili, senza contare il comando che attiverà la parata e il secondo analogico deputato alla schivata. Nello specifico l’Assassino era in grado di lanciare a distanza dei coltelli, dei dardi avvelenati, che prosciugava progressivamente la barra vitale dei nemici colpiti, o delle bombe, sempre utili per far fuori interi gruppi di mostri.
    Se da una parte è vero che con un tale set di controlli la varietà di ciascun scontro ne risente in positivo, dall’altra un level design tutt’altro che ispirato e un bestiario di mostri estremamente esiguo, limitava il divertimento già dopo una decina di minuti di demo.
    Naturalmente tale prova su strada non può ritenersi significativa più di tanto nella stesura di un giudizio preliminare del gioco. Del resto siamo pur sempre parlando di una build ancora lontana dalla fase finale di sviluppo. Inoltre, cosa ancor più importante, Ruin punta forte su tutta una serie di caratteristiche intellegibili e inesprimibili se non a lavori completati.

    Social che?

    Queste misteriose caratteristiche possono essere velocemente riassunte sotto il neologismo Social-RPG, termine utilizzato dagli stessi sviluppatori per definire la propria creatura.
    Fondamentalmente affianco al single player, che al momento non prevede alcuna modalità cooperativa, verrà data ampia importanza al multiplayer competitivo. Ogni utente sarà infatti chiamato a costruire una vera e propria tana dove accumulare tutti i tesori e le armi ritrovate nei vari dungeon. Questo covo andrà poi difeso, tramite la costruzione di un vero e proprio dungeon, e tenuto in ordine mediate alcune azioni ancora sconosciute, ma che già fanno pensare a una sorta di Animal Crossing in salsa fantasy. I giocatori poi, collegandosi al PSN, avranno modo di tentare il saccheggio alle tane degli altri utenti. Che si riesca o meno a difendere o conquistare il nascondiglio in qualunque modo si verrà premiati, nonostante anche in questo caso mancano ancora dettagli più precisi.
    Questa componente sociale, che non mancherà di tirare in ballo i social network più famosi dove saranno continuamente comunicati i vostri progressi, viene ulteriormente potenziata dalla crossmedialità con la PS3, dove è prevista una versione identica e sviluppata in parallelo con la quella per PS Vita. Dal momento che è supportato il cloud saving, in qualsiasi momento potrete interrompere la partita sul portatile per continuarla sul televisore nel salotto.
    Purtroppo ancora non si sa se bisognerà acquistare entrambe le versioni del gioco o se ne basterà una sola, per quanto il “no comment” degli sviluppatori non lasciasse presagire nulla di buono.
    Graficamente Ruin non ci ha impressionato più di tanto. Per quanto non possiamo segnalare nulla di così mal realizzato, sappiamo che la PS Vita può fare molto di più. Inoltre artisticamente il lavoro svolto da Idol Minds Digital Entertainment ci è parso un po’ povero e poco ispirato. Ma anche in questo caso sarà bene aspettare prima di un giudizio più approfondito.

    Warrior's Lair Ruin è sicuramente uno dei giochi per PS Vita che meno ci hanno convinto fino a qui. Un level design scialbo e una direzione artistica fin troppo debitrice nei confronti di Diablo, limitano le ambizioni del gioco. Ciononostante gli aspetti legati al multiplayer competitivo sono piuttosto affascinanti e intriganti. Per quanto aleggino molti dubbi insomma, Ruin resta comunque un osservato speciale: se gli sviluppatori riusciranno a dare vita al loro progetto mentale, non è neanche da escludere che ci troveremo di fronte a un ottimo clone di Diablo impreziosito da un multiplayer ancor più divertente.

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