Provato The Banner Saga: Factions

Ancora una produzione interessantissima dai meandri di Kickstarter

Provato The Banner Saga: Factions
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Tre programmatori Bioware che lavorano per anni su The Old Republic, un sogno e del sano crowd-funding. Questa la ricetta alle fondamenta di The Banner Saga, uno strategico a turni che fa suo Ogre Tactics mentre ammicca a Dragon Age, proiettandoci nel cornuto immaginario vichingo grazie a una grafica bidimensionale che si ispira niente meno che a Don Bluth e a La Bella Addormentata della Disney. Da due settimane è uscita la beta di questo interessante progetto che vedrà la luce nel 2013 inoltrato: la prima versione multiplayer di Banner Saga, denominata Factions. Prima che esca il gioco vero e proprio, verrà rilasciato un free-to-play online per battaglie all'ultimo sangue, un turno alla volta. Su invito degli sviluppatori di Stoic Entertainment, non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di provarlo, non solo perchè è uno dei titoli più promettenti che stanno per uscire dal calderone di Kickstarter, ma soprattutto a causa di quegli spadoni giganteschi con cui prendere a mazzate i propri amici. Per Odino!

    I retroscena della strategia

    Per iniziare il massacro, dal menu principale concepito come un villaggio nordico, possiamo selezionare la Great Hall e buttarci immediatamente nella mischia affidandoci al matchmaking con uno schieramento preselezionato. Esistono - per ora - undici tipi di unità, dotate di un'abilità speciale ciascuna, dimensioni e statistiche precise, tutte personalizzabili dal secondo edificio/menu, ovvero i Proving Grounds. In totale uno schieramento può disporre di sei unità in campo da spostare e riposizionare dalle riserve tra quelle disponibili. Un doppio click sul ritratto dell'unità ed entreremo nel menu delle statistiche.

    Non fatevi trarre in inganno dalla quiete di bianco ammantata: la battaglia infuria ad ogni ora!

    Ogni combattimento che svolgeremo in Factions ci farà accumulare un certo numero di punti (per ora senza nome specifico) e ogni punto potrà essere speso per aumentare le statistiche di ogni truppa. Queste ultime determineranno ovviamente la potenza o la versatilità delle unità. Forza, Difesa e Break sono sicuramente le più importanti perchè stanno alla base dell'intero combat system. In breve un attacco contro un avversario può essere portato per ridurre una delle prime due statistiche. Quando un'unità raggiunge un valore di Forza pari a zero, lascia il nordico mondo di Banner Saga per raggiungere definitivamente il Valhalla. Ma attenzione! Il quantitativo di danni inflitti a chi viene attaccato sarà pari al valore della Forza dell'attaccante, meno il valore di Difesa del disgraziato preso a mazzate. E' utile quindi mirare ad abbassare le difese del nemico prima di infliggere i danni alla Forza, usando la potenza del valore di Break delle unità. Tra queste ultime ne esistono di adibite specificatamente alla nobile arte del distruggere le armature, mentre altre danno il loro meglio infierendo sulle parti molli. L'altra statistica importante che completa il quadro è la Forza di Volontà (Willpower). Grazie ad essa potremo compiere azioni normalmente impossibili. Ad esempio l'uso dell'abilità speciale necessita di un punto Willpower, così come la possibilità di muoversi di una casella aggiuntiva sulla griglia di battaglia o aggiungere più potenza ad un colpo inferto.

    Selezionare le unità è cruciale per schierare un buon esercito. Possiamo garantirvi che cinque arcieri non sono una buona idea.

    Passando alle varie unità, troviamo quattro giganti barbuti e dotati di corna che fungono da vero e proprio sfondamento; tre tipi di arcieri che piazzano trappole sulla griglia all'insaputa degli avversari; tre tipi di fanti con varie abilità che spaziano dalla furia omicida del Thrasher al chirurgico e tatticissimo cambio di posizione rapido del Backbiter. Entrando in combattimento, avremo dapprima trenta secondi per disporre sul campo le sei unità scelte nei Proving Grounds e in seguito circa dieci per muoverle prima che il turno passi nuovamente all'avversario. L'interfaccia per ora è pulita e ben congegnata, anche se soffre di alcuni problemi, come la difficoltosa selezione del bersaglio, che rendono difficile un rapido svolgimento del turno; essenziale dato il tempo limitato. Siamo tuttavia ben consci che si tratta di una beta, per cui bisogna prendere per forza di cose tutti i difetti con le pinze. In ogni caso il più grande scoglio è l'assenza di un turorial esteso per ogni feature già implementata: per non soccombere miseramente siamo stati costretti a recuperare le informazioni riguardo al combat system dai forum Stoic e in alcuni casi a chiedere direttamente agli avversari nella comoda chat in-game. La sensazione è stata quella di trovarsi di fronte a un gioco dalle grandi promesse non svelate: il sistema di combattimento sembrerebbe interamente implementato, ma al giocatore vengono tenute nascoste le meccaniche specifiche che permettono una corretta pianificazione delle tattiche di battaglia. Da nessuna parte è spiegato che se gli arcieri non si muovono per un turno hanno dei bonus al colpo scagliato dal loro arco (per qualche oscuro motivo -tra l'altro- gli arcieri sono tutte donne). Alcune volte l'equazione Forza - Difesa = Danno, l'unica meccanica di gioco spiegata chiaramente, ci lascia con un palmo di naso dato che i numeri non tornano alla semplice conta delle statistiche. La questione è semplice: serve un tutorial completo. E' la prima cosa che Stoic dovrà implementare a nostro giudizio, perchè le fondamenta per uno strategico a turni solido e coinvolgente ispirato a Final Fantasy Tactics ci sono tutte. Ora tocca raffinarle e portarle a compimento.

    Il campo di battaglia, altrimenti detto la griglia del massacro!

    The Banner Saga The Banner Saga: Factions uscirà nella sua forma free-to-play nei primi mesi del 2013 e siamo in attesa di scoprire quali altre cartucce hanno in serbo gli sviluppatori. Bisognerà valutare anche quale formula di business sosterrà lo sviluppo continuo del titolo. Si interfaccerà magari con la campagna singleplayer? Quest'ultima è senz'ombra di dubbio il sogno incompiuto di Stoic: un vero e proprio RPG strategico con scelte multiple, trama fittissima e finali alternativi, diviso in tre capitoli distinti che usciranno a distanza di qualche mese l'uno dall'altro. Un Mass Effect a turni? Un Dragon Age con neve e barbe? In fondo si tratta proprio di tre ex-Bioware che, grazie all'esperienza accumulata, potrebbero confezionare una vera e propria perla, a cavallo tra il vecchio e il nuovo, trend di sviluppo ricorrente di questi tempi. Intanto questo assaggio conferma la bontà delle intenzioni e un gameplay fresco e ben congegnato, che pecca però di chiarezza nelle regole applicate. Stoic, vi basta un tutorial!

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