Provato Tribes Ascend

Jetpack, Sky e Lanciadischi tornano sui nostri monitor... Gratis!

Provato Tribes Ascend
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Forse alcuni dei più giovani non conoscono le vecchie glorie della saga di Tribes. Si tratta di una serie shooter online nata su pc nell'ormai lontano 1998. La cosa più interessante di questa ip è che fu proprio un bug nel motore fisico del primo capitolo a renderlo tanto famoso quanto divertente. Alcuni giocatori si accorsero che se si teneva premuto il tasto per saltare durante una ripida discesa si poteva conservare il momento della forza così da percorrere velocemente una salita o una porzione piana della mappa. Se si usava questo bug combinato al jetpack (in dotazione ad ogni giocatore) si potevano percorrere grandi distanze in brevissimo tempo. Gli sviluppatori, essendosi accorti di quanto divertente fosse l'errore, al posto di correggerlo decisero invece di implementarlo nel capitolo seguente: Tribes 2, uscito nel 2001. Da quel momento in avanti la cosiddetta funzione sky diventò una caratteristica tipica della saga. Dopo Dynamix (Earthsiege: Tribes e Tribes 2) e Irrational Games (Tribes Vegeance 2004), è la volta di Hi Rez Studios per lo sviluppo dell quarto capitolo che verrà distribuito gratuitamente nel 2012.

    Closed Beta

    La trama di Tribes Ascend è fondameltamente molto semplice. Verso la fine del ventiquattresimo secolo il giocatore impersona un soldato di una delle tante fazioni -o tribù- che si danno scontro per la galassia. Ogni fazione presenta un diverso background, ma oltre a un differente aspetto esteriore vi anticipiamo subito che la scelta non influisce in alcun modo sul gameplay.
    Come da tradizione non è presente una campagna single player: il cuore del brand è il multiplayer. Una volta entrato nei server di gioco, il giocatore avrà la possibilità di scegliere tra diverse classi e armature che variano dalle più leggere per la ricognizione o infiltrazione, alle più pesanti focalizzate sugli attacchi diretti. Ognuna ha i propri punti di forza: le armature più pesanti garantiranno una protezione maggiore, un arsenale più letale, ma una scarsa agilità, mentre quelle leggere l'esatto contrario. Vi sono anche armature con una specializzazione precisa come quella del tecnico (simile al geniere di team fortress 2), il cui scopo è strettamente difensivo, avendo la possibilità di riparare il generatore della base, veicoli e difese statiche. All'occorrenza potrà posizionare una
    torretta difensiva automatiche per disturbare le incursioni nemiche.
    I veterani di Tribes possono quindi dormire sonni tranquilli visto che la componente classica del gameplay è rimasta fondameltamente invariata. La bassa gravità delle location, l'ambientazione che spazia su diversi pianeti, il jetpack che permette di librarsi nel cielo per svariati minuti e la funzione sky sono da sempre stati marchi di fabbrica della serie e così Hi-Rez li ha riproposti com'erano.

    Bandiere e conigli

    Al momento della prova abbiamo potuto giocare solo alle due modalità disponibili: rabbit e la classica capture the flag. Rabbit, molto semplicemente, pone un giocatore contro tutti. Praticamente chi entra in posesso della bandiera deve riuscire a sopravvivere il più a lungo possibile prima di essere ucciso. Alla sua eliminazione la bandiera cade e verrà raccolta da un altro giocatore, diventando così la nuova preda. Ad essere sinceri questa modalità non ci ha colpito particolarmente, ma il vero cuore di Tribes batte da sempre per il capture the flag!
    Cattura la bandiera è fondamentalmente la modalità che tutti conosciamo, ormai diventata un classico senza tempo nella maggior parte degli sparatutto, con tuttavia alcune sostanziali differenze che meritano di essere citate. I giocatori partono dalla propria base, la quale presenta delle difese automatizzate e postazioni dove è possibile ampliare il proprio arsenale. Il tutto è gestito da un generatore di energia che ha costantemente bisogno di riparazioni perché spesso vittima di incursioni nemiche. I giocatori dovranno quindi decidere se fiondarsi direttamente sulla bandiera avversaria, sapendo di incontrare un muro di fuoco incrociato, oppure infiltrarsi nelle viscere della base nemica per disabilitare il generatore di energia. In questo modo difese automatiche e sensori di movimento si disattiveranno permettendo ai propri compagni di avere vita più facile nella cattura. Ogni uccisione o azione prevede una ricompensa in crediti ed una in punti esperienza. La prima, in modo simile a Counter Strike, permetterà al giocatore di comprare rifornimenti, attacchi di artiglieria, upgrade per la propria base e veicoli. La seconda invece consente di sbloccare diverse classi ed alcune skills presenti nel gioco. Queste ultime riguardano: una maggiore ricompensa in crediti per le uccisioni, l'aumento dei punti vita, un danno aumentato, la durata del jetpack e così via. Tra i veicoli possiamo trovare molti di quelli visti nei precendenti capitoli: un carroarmato hovercraft, un caccia aereo ed una hoverbike simile a quella di Halo (o forse dovremmo dire il contrario visto che Earthsiege: Tribes uscì molto prima del titolo Bungie).

    L'azione di gioco è molto frenetica, proprio come nei capitoli precedenti, e spesso l'abilità di muoversi e mirare velocemente (grazie ai jetpack e allo sky) risulta una tattica vincente su chi magari preferisce un approccio più calmo e ragionato. Non mancano neanche le classiche armi di Tribes, dai fucili a impulso sino alla famigerata lancia dischi. Quest'ultima, per chi non la conosce, è un arma estremamente lenta capace di lanciare un disco che stende l'avversario in un colpo solo, tuttavia proprio la sua lenta capacità di ricarica ed il ritmo veloce di gioco fanno si che solo i più abili riescano maneggiarla con destrezza.

    Tecniche tribali

    Dal punto di vista tecnico il motore di gioco è il conosciutissimo Unreal Engine 3. Non aspettatetavi quindi particolari stravolgimenti come nei titoli più recenti. Animazioni e fisica sono ridotti all'osso e l'interattività con l'ambiente è quasi assente, se non per le difese statiche, unici elementi distruttibili della mappa. Anche per quanto riguarda luci ed ombre gli sviluppatori non hanno voluto prestare particolare attenzione, limitandosi allo stretto necessario. Tuttavia, la natura gratuita del titolo pone comunque un voto a favore per quanto riguarda il comparto grafico, tenendo conto della concorrenza free to play.
    Il level design ricorda in tutto e per tutto i precedenti capitoli. Questo magari potrebbe far risvegliare sentimenti nostalgici nei giocatori più anziani, anche se alcune mappe risultano piuttosto scarne di particolari specialmente negli esterni, mentre gli interni -come le basi- sono maggiormemente dettagliati, anche se non ci hanno colpito particolarmente.
    Sotto quest'appetto Hi-Rez si è tenuta stretta ai canoni della serie, ovvero mappe collinari, grandi spazi aperti e pochi elementi di contorno (come alberi o strutture) senza osare alcuna particolare innovazione.

    Per accedere ed installare il gioco è necessario scaricare l'Hi-Command e registrare il proprio account. Si tratta di una piattaforma del tutto simile a Steam nella quale Hi Rez Studios ha pubblicato i suoi titoli gratuiti: oltre a Tribes Ascend troviamo Global Agenda e Smite (per ora in fase beta). Dal oggi parte la closed beta alla quale potranno accedere solo un limitato numero di giocatori, tra cui i beta testers ed i cosiddetti Vip players. I giocatori Vip sono quelli che hanno acquistato il Vip starter pack da Hi-rez a circa 25 €. Questo pack include, oltre ad un accesso esclusivo alla closed beta, 3000 crediti da poter spendere all'interno del gioco, 30 giorni in cui si può guadagnare il doppio di punti esperienza e lo status di vip a vita. Lo status di vip include la possibilità di avere accesso prioritario sui server di gioco e di arrivare agli unlocks più facilmente rispetto agli altri giocatori.
    Questo sistema potrebbe lasciare qualche dubbio in merito alla fruibilità di Tribes Ascend: quanto sarà profonda la linea che separa i giocatori free da quelli pay? A questa domanda per ora non siamo in grado di rispondere e dovremo rimandare la risposta al giorno del lancio. In ogni caso successivamente alla closed beta, nella quale statistiche e sblocchi saranno permanenti anche dopo il rilascio del gioco, Hi-Rez ha annunciato una fase accessibile a tutti. Non sappiamo dirvi una data precisa, tenete conto però che il gioco è previsto per la prima metà del 2012.

    Tribes Ascend Tribes Ascend sembra proprio degno del nome che porta, raccogliendo nel bene e nel male tutte le caratteristiche dei titoli precedenti, sotto una veste grafica nuova, e sarà disponibile a tutti senza spendere un centesimo. Un gameplay unico perfettamente riproposto, un vasto arsenale di mezzi, armi e mappe di notevoli dimensioni faranno la gioia di tantissimi giocatori. Tuttavia, la qualità visiva ed un level design non all’altezza delle più recenti produzioni, rimanendo ancorato solidamente alle classiche mappe della serie, potrebbero fare piacere ai vecchi fan, ma far storcere il naso a quelli che non conoscono ancora il mondo di Tribes. Anche i contenuti a pagamento sono una grossa incognita e possiamo solo confidare nella bontà degli sviluppatori affinchè non diventi un titolo pay to win. Per il resto non possiamo che confermare come Hi-Rez abbia saputo cogliere i punti forti della saga, sperando che trovi il giusto equilibrio tra giocatori paganti e non.

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