UFC Undisputed 3 Provato: la simulazione di combattimento definitiva?

Ultimate Fighting Simulation?

UFC Undisputed 3 Provato: la simulazione di combattimento definitiva?
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Tra le produzioni attese per questi primi mesi del 2012, tra action ed rpg vari spicca anche qualche simulazione sportiva. Tra queste ha destato il nostro interesse in questi mesi UFC Undisputed 3, picchiaduro molto tecnico incentrato sulle Mixed Martial Arts, disciplina senza esclusione di colpi.
    Il titolo Yuke, in attesa di debuttare questo 17 Febbraio su Xbox 360 e Playstation 3, si è mostrato in questi giorni sottoforma di demo giocabile, che permette di saggiare, tramite la sola scelta di un combattimento d'esibizione, le novità e le smussature che, in un intero anno di "pausa", il dev team è riuscito ad inserire.
    Chissà se l'"anno sabbatico" (senza il classico UFC annuale) avrà fatto bene o meno al brand. Qualche prima risposta nella nostra odierna prova con mano.

    UFC & PRIDE

    UFC Undisputed 3 inizia offrendoci una quantità di contenuti davvero impressionante. Implementando entrambe le federazioni mondiali (la Ultimate Fighting Championship e la PRIDE) il titolo presenta un roster di oltre 150 lottatori, che si affronteranno nelle arene più importanti al mondo (negli States ed in Giappone), fedelmente riprodotte con cura davvero maniacale. Il rigore della produzione è talmente elevato da darci persino la facoltà di selezionare (per ogni evento libero) l'arbitro, caratterizzato -come i lottatori- da una serie di interessanti caratteristiche. Siccome a quantità molto spesso non s'allinea la qualità, è doveroso addentrarsi senza perder tempo nelle meccaniche che ci vedranno impegnati nell'ottagono (o sul ring). Il primo impatto è anzitutto molto più "naturale" rispetto al passato: la legonsità che troppe volte ha impedito al brand di spiccare è -possiamo dirlo- defnitivamente svanita. Benché pugni e calci rimangano saldamente collegati ai front button, il dinamismo di ciascun lottatore da quasi l'impressione di trovarsi di fronte ad un control scheme tutto nuovo.
    In un certo senso, in effetti, tale affermazione trova riscontro, soprattutto nella misura in cui Yuke's è vuoluta andare incontro ai giocatori "occasionali", che preferiscono non impegnarsi a fondo nei tutorial o nell'estenuante pratica di combattimento per poter competere. A loro viene dedicato un nuovo sistema di controllo per le transizioni, appositamente battezzato "Amateur" ed in grado di portarli al successo anche nel clinch con relativa facilità (basterà un tocco dello stick analogico destro verso l'alto o il basso per avanzare o indietreggiare nel corpo a corpo). Questo aspetto avrebbe sicuramente fatto storcere il naso a tutti gli appassionati di vecchia data, se il team non avesse previsto anche (e soprattutto) per loro il control scheme "Pro", che manterrà inalterate le più tecniche ed ostiche rotazioni dell'analogico, conferendo inoltre una rosa leggermente più nutrita di possibilità qualora ci si impegnasse a fondo per padroneggiare ogni sfaccettatura del sistema. Ma ad andare incontro ai veterani, agli hardcore gamer esaltati dalla sfida, non c'è solo il mantenimento di tale sistema. Il team ha infatti inserito moltissime opzioni modulabili che permettono di adattare l'esperienza a ciascun giocatore: potremo modificare il set di regole rendendolo più incline alla competizione, potremo calibrare il livello di salute e vigore dell'atleta (tramite due preset differenziati) ed avremo addirittura la possibilità di attivare un'opzione particolare chiamata Stat Equalizer, che equilibrerà ad 80 le skill di ciascun lottatore, lasciando così tutto in mano al videoplayer.
    Aggiunte davvero interessanti che si mescolano perfettamente a quanto accade "dietro le quinte" per quel che concerne Stamina e Salute dei nostri beniamini. Alcuni mirati tweak prevederanno, ad esempio, il recupero parziale della salute tra un round e l'altro e, viceversa, il recupero della stamina solo se e quando perfettamente in forma. Tagli e ferite andranno poi ad influire sulla stessa, rendendo impossibile un continuo spam di colpi potenti e mettendo effettivamente in difficoltà il lottatore sanguinante. Smussature e limature di questo tipo vanno nella precisa direzione della ricerca di un'accurata simulazione, che passa anche attraverso il mantenimento di un battle system con moltissime variabili (stick sinistro, dorsali e grilletti fungeranno da modificatori ai front button per colpi potenti, finte, schivate ed attacchi tecnici differenziati da lottatore a lottatore) e all'implementazione di nuove routine. Su tutte un nuovo sistema di gestione delle collisioni, che si focalizza sull'importanza del raggio d'azione d'ogni colpo (inserendo il "Reach" addirittura tra le caratteristiche di ogni lottatore) eliminando la quasi totalità dei problemi di hit box e collisioni ed elevando il titolo ad un livello tecnicamente superiore. Grazie a tale rinnovamento vi saranno inoltre nuove possibilità di schivata e contrattacco, con quest'ultimo a fare ancora la parte del Leone, dandovi la possibilità (col giusto tempismo) di bloccare -anziché semplicemente parare- un attacco (e l'arto in questione) cogliendo così l'avversario scoperto.
    Hardcore e Pro gamer, insomma, dovranno "preoccuparsi" solamente delle nuove meccaniche di sottomissione, ampiamente descritte già in occasione della breve prova durante la GamesCom. Connessa la chiave articolare (con la semplice pressione dell'analogico sinistro in posizione di vantaggio) si attiverà una sorta di mini-game nel quale a schermo verrà mostrato un circuito ottagonale. Al suo interno due barre colorate (una blu e una rossa) rappresenteranno i lottatori: a seconda della posizione nella sottomissione dovremo tentare di mantenere la nostra barra lontana o sovrapposta a quella avversaria, per sfuggire o dominare il contendente. Una deriva -è giusto ammetterlo- piuttosto casual che, in ogni caso, non cozza minimamente con un sistema di gioco davvero profondo ed inaspettatamente funzionale.

    Muscoli al servizio del gameplay

    Diversi passi avanti, UFC Undisputed 3, li ha fatti anche dal punto di vista tecnico che, questa volta, non si limita a proporci dei manichini ben modellati ma tenta (e con efficacia) d'integrare la cura per l'aspetto estetico alla funzionalità imprescindibile per il gameplay di un titolo del genere. Come abbiamo detto i miglioramenti più "tangibili" riguardano il sistema di collisioni (al quale fatichiamo a trovare un difetto) ed il sistema di animazioni, per il quale sono state sfruttate (almeno per gli atleti più famosi) reali sessioni di motion capture (agli altri sono stati assegnati degli archetipi). Sul ring il comportamento dei lottatori è pressoché impeccabile: concentrandosi è possibile notare decine di movenze peculiari, legate l'una all'altra con una fluidità mai vista in un titolo riguardo le Mixed Martial Arts.
    Il piacere di giocare ad Undisputed 3 si unisce, chiaramente, ad un colpo d'occhio (prettamente estetico) da lode. La modellazione degli atleti e del loro staff agli angoli risulta davvero impeccabile, con i volti e i corpi dei primi in grado di ricoprirsi di lividi e ferite d'ogni sorta. Altrettanto curata la realizzazione dei palazzetti, fedelmente riprodotti ed arricchiti dalla presenza di un pubblico -purtroppo- completamente immobile ma capace, se non altro, di partecipare dal punto di vista "acustico" alla prestazione offerta nell'ottagono. Yuke's non si è risparmiata nemmeno nelle personalizzazioni "di contorno", inserendo entrate personalizzate per la gran parte dei combattenti ed implementando moltissime chicche come l'annunciatore sul ring, l'arbitro che spiega le regole prima d'inizio match, le ragazze che segnalano il numero della ripresa e molto altro ancora.
    Chiude un comparto sonoro di spessore, al cui apice troviamo commentatori dedicati alla UFC ed alla PRIDE (con il fenomenale Bas Rutten ad espletare, in quest'ultimo caso, il commento tecnico).

    UFC Undisputed 3 L’attesa per un nuovo capitolo della saga UFC sembra stare ampiamente ripagando le aspettative. Il gameplay (unico aspetto largamente mostrato sino ad ora) mostra dei passi avanti davvero rimarchevoli, adattandosi ad ogni tipo di giocatore e risultando finalmente snello, dinamico e funzionale. Il merito va anche alla revisione tecnica subita dal motore di gioco, in grado di rendere tutto molto più piacevol e, non dimentichiamolo, realistico. Con l’approfondimento -nei prossimi mesi- delle modalità inserite in Undisputed 3 siamo sicuri che questa nuova fatica THQ non potrà che continuare a stupire.

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