Provato Uncharted: Golden Abyss

Una nuova demo per il capitolo portatile di Uncharted

Provato Uncharted: Golden Abyss
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Disponibile per
  • PSVita
  • Al lancio Giapponese di Playstation Vita, in una schiera di titoli decisamente corposa, brilla Uncharted: Golden Abyss. Il brand più identificativo del marchio Playstation ingolosisce indistintamente il popolo dei videogiocatori, presentandosi come un irrinunciabile per chiunque voglia acquistare la console al Day One. In occasione del lancio giapponese, ed in attesa della recensione, vi riproponiamo le nostre impressioni, basate sull'analisi di una built presentata recentemente in più occasioni.

    On Fire

    La nuova sequenza è ambientata nei pressi di Panama, in un piccolo e sperduto villaggio dell'America Centrale. Come consuetudine, Nathan Drake sembra essersi cacciato in qualche guaio. Il nostro protagonista si sveglia infatti intontito e confuso all'interno di una squallida catapecchia, con i ricordi annebbiati e senza alcun punto di riferimento. Il giocatore comincia ad esplorare l'ambiente circostante, trovandosi a suo agio con un sistema di controllo che non sacrifica davvero niente. Interagire con l'ambiente di gioco è semplice, mentre Drake compie il suo solito balletto, fra salti al limite, arrampicate e camminate in bilico su travi pericolanti. Persino il controllo tramite touch screen, in fondo, sembra funzionare piuttosto bene. Non si deve semplicemente toccare una sporgenza per aggrapparsi, ma una volta appesi ai cornicioni o alle tubature, si può quasi “dipingere” un lungo percorso, facendo scivolare il dito di appiglio in appiglio, per vedere Drake spostarsi automaticamente. Ovviamente i giocatori di vecchia data preferiranno il feeling dello stick, ma la soluzione non è da scartare a priori. Ottimo, in ogni caso, appare il dinamismo delle sequenze esplorative, con molti elementi interattivi che cedono sotto il peso di Drake, movimentando il ritmo di gioco e tenendo il videoplayer sempre sulle spine. L'utilizzo delle peculiarità di Playstation Vita non si ferma all'interazione tramite touch screen. Anche i sensori di movimento entrano in gioco, quando Nathan deve tenersi in equilibrio mentre sta percorrendo una trave pericolante.
    Nel corso della demo troviamo anche un nuovo strumento che, a quanto pare, il nostro protagonista utilizzerà spesso nel corso di questa avventura portatile: un machete piuttosto minaccioso, con cui Drake potrà affettare ostacoli e sterpaglia. Purtroppo l'utilizzo del Machete è totalmente scriptato: arrivati di fronte ad un elemento interattivo (nel caso in esame, un telo che copriva una porta), parte una sorta di Quick Time Event da eseguire strusciando il dito sul touch screen. Replicando correttamente i comandi il protagonista procederà a sminuzzare l'ostacolo. Non una soluzione elegantissima, che di fatto aggiunge tempi morti anche in quelle situazioni che richiederebbero una certa prontezza.
    La demo, in ogni caso, era ambientata in un edificio in fiamme da cui Nathan doveva fuggire, fra tubi che saltano per la troppa pressione e interi soppalchi che crollano inghiottiti dal fumo. Il dettaglio grafico, c'è da dire, è davvero impressionante. Gli effetti speciali sono assolutamente insuperabili, e la gestione delle fiamme, che si propagano lentamente lungo le pareti, ha dell'incredibile. Così come da mascella aperta sono le nuvole di fumo nero che inondano progressivamente la stanza.

    Dante e Chase

    Aggrappato ai tubi ed alle sporgenze, e oscillando addirittura appeso alle travi del soffitto, Nathan riesce a raggiungere una finestra e fugge all'esterno. Qui incontra Chase, un nuovo personaggio che probabilmente lo accompagnerà in questo episodio. Chase è una ragazza giovane, sbarazzina, piuttosto avventata e diretta nei modi (scopriamo che è stata proprio lei ad appiccare l'incendio cercando di creare un diversivo per distrarre le molte guardie che pattugliano la zona). E tuttavia, ci informa, odia le armi. I due scambiano qualche battuta, ed emerge qualche dettaglio aggiuntivo sulla trama. Chase deve assolutamente recuperare il suo medaglione, e la coppia deve poi incontrarsi con il misterioso Dante, un'altra comparsa di questo Golden Abyss.
    La caratterizzazione della fanciulla, in verità, non è apparsa esemplare come quella della bellissima Chloe, e speriamo proprio che il team di sviluppo abbia investito risorse per comporre un plot non troppo banale e scontato (come invece sembrano i tratti caratteriali di questa giovane ragazza).
    Tralasciando dettagli che potremo verificare solo al momento della review, l'ultima parte della demo si conclude con una sequenza spiccatamente action. Dapprima Drake avanza circospetto, muovendosi di soppiatto per assaltare alle spalle i nemici, restando lontano dalla minaccia delle armi. Le routine comportamentali dei nemici sembrano studiate appositamente per facilitare un approccio stealth, ma volendo si può sacrificare la furtività e darsi alle sparatorie. In questo caso si scopre un gameplay sempre fluidissimo, reso ancora più teso dalla possibilità di scivolare dietro le coperture. Per il resto, fuoco alla cieca e dinamiche di gioco sono quelle che conosciamo, facilitate sinceramente dalla presenza del secondo stick analogico.

    Uncharted: Golden Abyss Uncharted Golden Abyss convince dal punto di vista delle dinamiche di gioco e, soprattutto, della compostezza tecnica. La scena visiva è ottima per un portatile, ed il mix eterogeneo fra sparatorie ed esplorazione funziona su Vita così come va alla grande su Playstation 3. Da verificare la qualità del plot e della sceneggiatura, da sempre elementi portanti delle grandi produzioni firmate Naughty Dog. Golden Abyss dovrà dimostrare di essere all'altezza su questo fronte, perchè in quanto a dinamiche e spettacolarità i dubbi sono davvero rarefatti.

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