Provato World of Tanks - Update 8.3

Direttamente da Parigi, l'aggiornamento 8.3 del gioco e il nuovo tech tree con i carri cinesi.

Provato World of Tanks - Update 8.3
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dopo l'aggiornamento alla versione 8.2 e l'aggiunta del tech tree britannico, lo studio di sviluppo bielorusso di Wargaming.net - che sembra non voler mollare il ritmo per un solo secondo - ci prepara ad una nuova avventura per i conflitti in campo aperto più violenti di sempre, trasportandoci direttamente sui campi di battaglia dei conflitti orientali, offrendoci la possibilità di guidare in esclusiva assoluta i carri armati protagonisti della gloriosa Repubblica di Cina e della sua storia. Siamo volati a Parigi per un pranzo a base d'involtini fritti, ravioli al vapore...e naturalmente piombo e carri armati.

    RIVOLUZIONE CINESE

    Il Chinese tech tree si presenta ai nostri occhi come un sostanzioso aggiornamento di gioco atto ad avvicinare nuova utenza al free-to-play di successo ad opera di Wargaming, non a caso propone al pubblico 17 nuovi mezzi blindati versatili, agili, maneggevoli e al tempo stesso resistenti e dalla notevole potenza di fuoco, non proprio adatti ad un primo approccio ma comunque validi per un utente novizio in cerca di sfida.
    Di questi mezzi tanto attesi, sette sono leggeri, sei sono medi e quattro pesanti. A questi si aggiungono i soliti carri speciali - due per l'esattezza - uno leggero e uno medio: A questi naturalmente si aggiungeranno, come di consueto, vari altri articoli con i successivi micro-update cui siamo soliti assistere. Come vuole la tradizione simulativa della software house con sede a Minsk, i tank del nuovo tech tree sono delle fedeli riproduzioni dei mezzi corazzati che hanno fatto la storia dei conflitti mondiali e delle guerre sino-giapponesi, costruiti nel minimo dettaglio e riproposti con la solita chiave di lettura "arcade" che ormai ben conosciamo. Ai mezzi standard si aggiungono anche i prototipi mai realizzati in serie, aggiunti dal dev team per donare quel pizzico di stile e pepe in più. Storicamente parlando, la nota più curiosa è che la Cina raramente ha costruito i carri armati con i quali andò in guerra, facendo invece affidamento sull'esperienza dei paesi tecnicamente più avanzati e prosperi, in particolar modo il Giappone, nonostante gli aspri conflitti e le tensioni avute dal 1937 fino al 1945, e la Russia.
    Il WZ 132 è uno dei carri nostrani, prodotto dalla NORINCO (China North Industries Corporation) e primo a essere realizzato interamente in Cina, appartenente alla famiglia dei light tank: con i suoi 60 Km/h di velocità massima è forse uno dei carri più veloci tra i vari tier del nuovo tech tree, adatto a veloci incursioni durante le quali non dovremo però mostrarci al nemico, quanto tentare una rapida ritirata per proteggere il mezzo. Il Type 97 Chi-Ha è sicuramente uno dei carri più interessanti di quelli che abbiamo potuto provare con mano durante il nostro test: di origine e produzione giapponese, per lo più ricordato per aver partecipato alla seconda guerra mondiale sotto la bandiera dell'Impero del Sol Levante, il Chi-Ha è un mezzo molto ben bilanciato, non velocissimo ma comunque maneggevole e pratico. Curiosamente il tech tree lo annovera tra i carri leggeri, anche se stazza, armamenti e corazza, lo classificano ufficialmente come tank di tipo medio. Ai carri di produzione orientale si aggiungono naturalmente quelli d'importazione europea, come il Renault NC-31 della nota casa francese, un mezzo leggero e veloce che ha trovato ampio utilizzo sia in Europa che in tutta l'asia (in Giappone con il nome Otsu-Gata Sensha). Non mancano nemmeno i tank dell'industria britannica, come il velocissimo Vickers Mk. E con motore Siddeley Puma. Per i mezzi pesanti possiamo invece contare sulla potenza bruta del sovietico IS-2, con i suoi 600 cavalli di potenza e un cannone a canna rigata da 120 mm; altrimenti possiamo optare per delle varianti dello stesso, come l'IS-2U.
    È stato un gran peccato non poter vedere il Type ZTZ 99 MBT, attuale carro in dotazione all'esercito cinese nonché gran vanto della sua forza militare, anche se non ci aspettavamo interesse da parte di Wargaming per i carri di più recente produzione.
    Purtroppo la nostra veloce prova non ci ha dato modo di analizzare con attenzione gli aspetti più tecnici, quali il bilanciamento con il restante parco mezzi, o la versatilità degli stessi tank sul campo quando personalizzati con perks e upgrade. L'impressione è che il nuovo tech tree è il più multisfaccetato e poliedrico di World of Tanks, con carri capaci di tutto ma maestri in niente. Il talento degli sviluppatori bielorussi è ormai celebre, specialmente per la capacità di creare un battle system sempre equilibrato, unito ad un netcode ottimizzato come per pochi altri titoli multiplayer, quindi restiamo fiduciosi e attendiamo le ultime rifiniture.


    World of Tanks Il capostipite di Wargaming.net conferma ancora una volta le sue più grandi qualità, quindi un impostazione ludica brillante e divertente, unita ad un comparto tecnico ulteriormente tirato a lucido. L'aggiornamento del gioco alla versione 8.3 e l'aggiunta del parco mezzi della Repubblica di Cina sembra voler chiudere il cerchio di quello che senza dubbio è il più popolare gioco free-to-play sulla piazza, e con tutta certezza anche quello meglio riuscito degli ultimi anni, per non dire di sempre. Dobbiamo tuttavia ammettere che l'attenzione è ormai focalizzata sulle nuove IP di Wargaming, l'imminente World of Warplanes e l'ancor misterioso World of Warships, che insieme andranno a costruire un ecosistema con punti esperienza e crediti condivisi e unici. L'aggiornamento del titolo è ormai imminente, quidi restate con noi per la recensione dell'update e per tutti gli aggiornamenti del caso.

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