Provato X-Men: Destiny

Provato con mano il discreto action game ispirato al mondo dei mutanti Marvel

Provato X-Men: Destiny
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • I supereroi Marvel nell’ultimo decennio stanno vivendo una seconda (terza? Quarta?) giovinezza grazie soprattutto al lavoro di Joe Quesada. L’Editor in chief della casa delle idee, infatti, ha saputo reinventare il media fumetto, abbandonando le strategie un po’ elitarie dei suoi predecessori, aprendo alla contaminazione di generi e mezzi di comunicazione. Grazie a questo cambio di passo abbiamo visto al cinema i Vendicatori, il nuovo X - Men First Class e tutti i progetti che Marvel ha in serbo nei prossimi mesi. Anche dal punto di vista videoludico le cose stanno decisamente cambiando; dopo alcuni esperimenti con risultati altalenanti, l’ottimo gioco dedicato a Wolverine ha mischiato le carte e segnato la via per lo sviluppo di nuovi giochi con come protagonisti i portatori del gene X.
    Activision, dopo aver affidato il mutante artigliato alle espertissime mani dei Raven, anche con questo nuovo X - Men: Destiny ha scelto di affidarsi ad un team blasonato, ovvero quei Silicon Knights che su Gamecube avevano divertito (e terrorizzato) con Eternal Darkness, uno dei migliori action game della scorsa generazione. Destiny, pur non abbandonando l’impostazione ludica smaccatamente votata all’azione, tenta di portare il brand su un terreno più sfumato, fondendo un combact system immediato ad alcuni elementi ruolistici come la possibilità di usare diversi personaggi e la presenza di alcuni turn point nella trama in grado di guidarci al finale in maniera diversa in base alle nostre inclinazioni.

    Hands-On

    Il gioco prende le mosse seguendo la cronologia classica dei mutanti, per cui troveremo Ciclope, Emma Frost, Wolverine e tutti gli altri vestiti con i classici costumi che abbiamo imparato a conoscere prima della rivoluzione ultimate. Scott Summers vestirà il mitico visore a striscia, Emma sarà bardata con il suo ridottissimo completo bianco, mentre Logan, sfodererà gli artigli in giallo - nero. La trama tuttavia non si inserisce in nessuna cronologia ufficiale dei mutanti, per due motivi fondamentali: il primo è che il giocatore non controllerà nessuno degli X - Men famosi, ma dovremo scegliere il nostro protagonista fra tre giovanissimi eroi ancora all’oscuro dei loro poteri. Destiny, infatti si ambienta a San Francisco qualche anno dopo la morte del Professor Xavier, la mancanza di una figura così carismatica e in grado di mediare fra il mondo mutante e la scettica società umana ha costretto gli X - Men a trasferirsi nella città Californiana (peraltro semidistrutta da un terribile terremoto), mentre gli Stati Uniti rischiano di cadere in mano a un gruppo estremista noto come i Redentori, che predica la purezza dell’umanità e lo sterminio dei “mostri”. Il gioco inizia quasi in media res, con Ciclope che dichiara davanti al sindaco e a tutti i sopravvissuti riuniti la volontà della comunità mutante di aiutare la città a rialzarsi ma, proprio in quel momento un’esplosione devasta la piazza, costringendo tutti alla fuga. Proprio in questo momento saremo chiamati a scegliere il nostro protagonista: la prima scelta è Grant Alexander, uno studente universitario che sogna di diventare un giocatore di football, il secondo personaggio che ci viene presentato è inverce Adrian Luca, un ex redentore cacciato di casa dal padre non appena si sono manifestati i suoi poteri, infine abbiamo al giovanissima Aimi Yoshida, scappata dal Giappone insieme ai genitori per evitare di finire internata in un campo di sterminio.
    I tre personaggi hanno tutti più o meno le stesse abilità ma differiscono di molto nello stile di combattimento e nel modo con cui usano i propri poteri mutanti: Grant, da buon american boy combatte in maniera simile a un teppista di strada, con guardia alta e pugni diretti, Alexander al contrario, essendo stato addestrato dal padre in maniera quasi militare ha uno stile molto più aggraziato ed è molto abile nelle schivate; Aimi invece, punta molto di più sui colpi da lontano data la sua costituzione fisica decisamente più minuta rispetto a quella degli altri protagonisti. Una volta fatta la nostra scelta non sarà più possibile tornare indietro e per testare un altro mutante dovremo per forza ricominciare il gioco daccapo, tuttavia, nonostante alcuni punti della vicenda varieranno in base al nostro protagonista, il finale sarà comunque univoco.
    Una volta in gioco il sistema di controllo è abbastanza classico, con X e Y si tirano calci e pugni mentre i dorsali sono adibiti alle schivate. Nella demo che abbiamo potuto provare gli sviluppatori avevano sbloccato a fini dimostrativi alcune abilità che, una volta nel gioco completo, si sbloccano solo abbastanza avanti nel corso della storia in modo tale da farci provare le mosse più avanzate. Tutti i fan degli X - Men saranno contenti nel sapere che, nonostante i personaggi classici saranno presenti solo come NPC, raccogliendo particolari provette abbandonate dai Redentori, potremo acquisire i poteri più famosi degli X - Men e dei loro nemici, come gli artigli di Wolverine, la corazza in diamante di Emma Frost o la pelle indistruttibile di colosso. Avremo poi a disposizione tre slot in cui combinare le skill in modo tale da poter testare varie configurazioni e costruire il nostro personalissimo mutante definitivo.
    In definitiva X - Men: Destiny pur basandosi su un impianto che non cerca rivoluzioni si presenta come un titolo solido e ben orchestrato, capace di attirare sia i fan storici dei mutanti di casa Marvel che i nuovi appassionati attratti dai film o dagli ultimi fumetti. Il gioco sarà nei negozi il prossimo 30 Settembre, disponibile su Xbox 360 e Playstation 3.

    X-Men: Destiny X - Men: Destiny si presenta come un action classico con alcune venature RPG che garantiscono una profondità di gioco di certo superiore alla media del genere. La possibilità di usare un personaggio del tutto nuovo, unita alla scelta di ambientare tutto nell’universo classico, offre una ventata di freschezza ad un brand che sarà capace, se ben gestito, di sfornare ottimi titoli. Appuntamento a Settembre dunque, in compagnia dei mutanti più famosi del mondo.

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