Blue Reflection Second Light: il sequel che non ti aspetti

Come è nato il sequel di Blue Reflection, una delle IP di Gust di maggior successo insieme ad Atelier? Ne abbiamo discusso con il producer del gioco.

Blue Reflection Second Light: il sequel che non ti aspetti
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Di tutti i titoli sviluppati negli ultimi anni da Gust Corporation, non ci saremmo mai aspettati che proprio Blue Reflection potesse ricevere un sequel, specie se consideriamo la tiepida accoglienza riservata a suo tempo al gioco originale. È fondamentalmente questa la ragione per cui nelle ultime settimane abbiamo interpellato nientepopodimeno che Tsuchiya Akira, Producer di Blue Reflection: Second Light, affinché ci raccontasse le finalità del progetto e le circostanze in cui questo abbia cominciato a muovere i suoi primi passi. Invitandovi a consultare anche il provato di Blue Reflection: Second Light, che ricordiamo esordirà il 9 novembre su PS4, Nintendo Switch e PC, di seguito vi proponiamo dunque il resoconto completo della nostra piacevole chiacchierata con Tsuchiya-san.

    La genesi del sequel

    Everyeye: È trascorso qualche anno dal lancio dell'originale Blue Reflection, che ricordiamo principalmente per la presenza di uno squisito e articolato sistema di combattimento a turni (a tal proposito, qui trovate la nostra recensione di Blue Reflection). Poiché pensavamo che questo sarebbe rimasto un titolo autoconclusivo, l'annuncio del sequel ci ha davvero colti di sorpresa. Per favore, raccontateci cosa vi abbia spinti a perseverare con Blue Reflection e, di conseguenza, a progettare Second Light!

    Tsuchiya Akira: In realtà, mentre stavamo ancora sviluppando il primo gioco, stavamo pensando di crearne un sequel. Pertanto, anche dopo l'uscita del titolo originale, dietro le quinte ne stavamo già progettando il sequel. Volevamo davvero rilanciare questa serie ancora una volta e sentivamo di volerla trasformare in qualcosa di ancora più grande.

    Abbiamo esaminato i punti positivi e negativi del primo gioco, dopodiché abbiamo dato inizio allo sviluppo con l'obiettivo di creare qualcosa che potesse soddisfare le aspettative dei giocatori. E durante tutto questo, sentire i fan che ci incoraggiavano è stato davvero un grande incitamento.

    Everyeye: A proposito del sistema di combattimento, durante le battaglie del primo Blue Reflection le tre protagoniste erano sempre trasformate, mentre in Second Light si direbbe che le eroine di turno potranno lottare persino con indosso le uniformi scolastiche. Ci piacerebbe capire a cosa sia dovuto e soprattutto cosa comporterà questo curioso cambiamento rispetto a quanto avveniva in passato.

    Tsuchiya: Durante la battaglia, quando il potere delle emozioni è abbastanza forte, i personaggi possono trasformarsi. Questa differenza è dovuta al fatto che il primo gioco era ambientato nel Common, mentre il sequel nelle Heartscape. La natura del mondo alternativo (la mappa del dungeon) è sostanzialmente diversa tra i due giochi.

    Everyeye: Chiunque abbia giocato Blue Reflection avrà sicuramente notato una curiosa differenza tra l'originale e il suo sequel. Laddove Hinako, Yuzu e Lime indossavano dei costumi da battaglia caratterizzati da colori chiari, come se volessero esaltarne la purezza d'animo, Hoshizaki Ao e le nuove protagoniste di Second Light sfoggeranno invece dei costumi più oscuri e persino un po' piccanti.

    Shirai Hinako, protagonista del primo gioco

    Hoshizaki Ao, eroina di Second Light

    Vi è un motivo particolare dietro questo cambio di rotta?

    Tsuchiya: La prima cosa che volevamo fare era mostrare un certo cambiamento nella direzione artistica di questa serie attraverso l'uso del nero come colore predominante. Inoltre, volevamo realizzare dei design che enfatizzassero davvero i pensieri e le cose che piacciono ai personaggi, quindi nell'originale il design della protagonista Shirai Hinako era basato sul costume tipico di una ballerina, mentre in questo gioco ad Ao piacciono molto i romanzi e i fumetti fantasy. Il motivo per cui abbia una falce è lo stesso.

    Le novità del mondo alternativo

    Everyeye: Parliamo ora dei dungeon. Nell'originale Blue Reflection era possibile accedervi solo quando le graziose NPC incontrate da Hinako subivano un crollo emotivo, tant'è che i dungeon erano in realtà una manifestazione del loro subconscio. In Blue Reflection: Second Light, invece, Hoshizaki Ao e le altre ragazze vivranno un'avventura interamente ambientata in un altro mondo, che si espanderà di volta di volta. Possiamo quindi dare per scontato che il mondo di gioco e le cosiddette Heartscape di Second Light siano complessivamente più grandi delle mappe esplorate nel primo episodio?

    Tsuchiya: Sì, in questo gioco le mappe sono state progettate per essere più grandi rispetto al titolo precedente. I paesaggi e le Heartscape sono completamente diversi dal Common.

    Everyeye: Quando ripensiamo al primo Blue Reflection ci torna subito in mente la sua difficoltà eccessivamente tarata verso il basso.

    A tal proposito ci preme sapere se Blue Reflection: Second Light seguirà le orme del suo predecessore o se invece includerà diversi livelli di difficoltà, al fine di soddisfare tanto le necessità dei casual gamer quanto quelle dei giocatori in cerca di una sfida degna di tale nome.

    Tsuchiya: In questo titolo i giocatori saranno in grado di scegliere liberamente il livello di difficoltà, ma anche al normale livello di sfida potranno comunque avere e godersi un'esperienza relativamente impegnativa.

    Everyeye: Blue Reflection poteva contare su una longevità di tutto rispetto, difatti il suo totale completamento richiedeva non meno di 30 ore circa. Come si comporta Blue Reflection: Second Light in termini di longevità?

    Tsuchiya: A seconda dello stile di gioco, la campagna di Blue Reflection: Second avrà una longevità compresa tra le 20 e le 40 ore circa.

    Una scuola in continua evoluzione

    Everyeye: Blue Reflection: Second potrà contare su un cast decisamente vasto, che stando a quanto comunicato dovrebbe includere anche la protagonista del primo episodio e alcuni personaggi provenienti da Blue Reflection: Sun e Blue Reflection Ray. Tenendo presente che il titolo per dispositivi iOS/Android e la serie d'animazione non sono al momento disponibili in Occidente, i neofiti riusciranno a comprendere le vicende di Second Light anche senza aver fruito degli altri progetti legati al franchise?

    Tsuchiya: Sì. Sebbene su una scala più ampia Second Light dia seguito alle vicende del gioco precedente, in questo titolo vi sono un nuovo mondo alternativo e una nuova storia, quindi coloro che non hanno giocato l'originale saranno comunque in grado di capire cosa stia succedendo e, di conseguenza, godersi gli sviluppi narrativi.

    Everyeye: Trattandosi di un sequel, Blue Reflection: Second Light conserverà tanti elementi già presenti nel gioco originale, come ad esempio la Timeline, l'Overdrive, e così via. Dal vostro punto di vista quali sono le novità più interessanti e le principali differenze tra il primo e il secondo episodio?

    Tsuchiya: La principale novità che raccomandiamo è la meccanica che ruota attorno allo sviluppo della scuola. Le studentesse inventeranno cose [e strutture] che vogliono aggiungere e, man mano che il gioco procederà, anche l'edificio si espanderà. Inoltre le varie strutture della scuola potranno essere usate come location per gli appuntamenti, così i giocatori avranno davvero un'idea di come i personaggi vivano in quello spazio. Una differenza fondamentale rispetto al gioco precedente è che i giocatori non avranno l'impressione di star soltanto guardando la storia, ma proveranno la sensazione di vivere coi personaggi e percepiranno le loro connessioni.

    Che voto dai a: Blue Reflection: Second Light

    Media Voto Utenti
    Voti: 10
    5.9
    nd