CWL 2017: Intervista a ZooMaa del team FaZe Clan

Durante la tappa francese della Call of Duty World League abbiamo intervistato Tommy "ZooMaa" Paparatto (con il padre Giuseppe) del team FaZe Clan.

CWL 2017: Intervista a ZooMaa del team FaZe Clan
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  • Xbox One
  • Il FaZe Clan è tra i team competitivi di Call of Duty più forti della scena internazionale. Un talento che al torneo parigino della CWL li ha condotti sino in finale, a scontrarsi contro le "bestie verdi" del OpTic Gaming, una delle squadre favorite per questa stagione del campionato mondiale di Call of Duty. Poco prima dell'ultimo scontro tra FaZe e OpTic in quel di Parigi, abbiamo fatto quattro chiacchiere con uno dei ragazzi di FaZe, l'atleta italo-americano Tommy "ZooMaa" Paparatto, e con il padre Giuseppe, suo fan numero uno. I due ci hanno raccontato una storia particolare e significativa, quella di un ragazzo che da promettente stella del calcio universitario si è trasformato, per uno scherzo del destino, in uno dei pro player più quotati al mondo.

    Everyeye.it: In Italia non esiste ancora l'idea che il pro gaming possa realmente diventare una carriera per i ragazzi, come hai accolto la decisione di tuo figlio di entrare in un team di giocatori professionisti?

    Giuseppe Paparatto: "Lui all'università giocava a calcio, era il capitano della sua squadra. Poi si è infortunato al ginocchio ed è stato costretto ad abbandonare. Allora ha cominciato a giocare investendo quello stesso impegno in Call of Duty e affermandosi come pro gamer. Personalmente sono molto contento e molto fiero dei risultati che ha ottenuto. Penso che anche in Italia si dovrebbe arrivare a capire che l'eSport non rappresenta solo uno sciocco passatempo, ma che può anche diventare un'opportunità di realizzazione personale per i ragazzi. Almeno così la vedo io".

    Everyeye.it: Perché hai deciso di buttarti sul professionismo?

    ZooMaa: "Sono cresciuto giocando a calcio, era la mia vita, ci giocavo tutto il giorno, tutti i giorni, e allora Call of Duty era solo qualcosa che facevo nel mio tempo libero con gli amici. Quando mi sono fatto male, non potevo fare altro che giocare ai videogiochi, così ho deciso di impegnarmi al massimo per diventare un professionista, e ci sono riuscito".

    Everyeye.it: Cosa ne pensi della scena esportiva italiana?

    ZooMaa: "Credo che in Italia ci siano grandi talenti che mi piacerebbe vedere sul palco delle finali, ma ovviamente l'unica possibilità di farceli arrivare è quella di costruire nel paese una scena in grado di promuovere e far crescere i giocatori. Spero sinceramente che in futuro ci saranno più giocatori italiani in grado di competere a livello internazionale"

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