MCES Italia, una nuova realtà eSport tutta da scoprire

Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare in esclusiva il CEO e il Direttore Generale di MCES Italia, nuova realtà eSport tutta italiana.

MCES Italia, una nuova realtà eSport tutta da scoprire
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Pochi giorni fa vi abbiamo anticipato l'arrivo nel nostro Bel Paese del Team MCES, club professionistico esport con sede in Francia, che ha deciso di investire sul nostro territorio con una sezione tutta tricolore. MCES ha deciso di raccogliere questa inedita sfida, peraltro davvero ambiziosa, per tentare di far crescere il settore del gaming competitivo su tutto il territorio nazionale, favorendo il dialogo con il mondo sportivo tradizionale.

L'organizzazione ha già mosso i primi passi, dalla sede romana all'entrata nell'Osservatorio Italiano Esports. Noi abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Pierfrancesco Iazeolla (CEO di MCES Italia) e Tommaso Maria Ricci (Direttore Generale di MCES Italia), toccando molti argomenti. Ecco cosa ci hanno raccontato.

A tu per tu con MCES Italia

Una prima domanda, giusto per rompere il ghiaccio: vi va di presentarvi brevemente ai nostri lettori?
 
MCES ITALIA è la partecipata del Team MCES France, la cui mission e? quella di accrescere e professionalizzare la diffusione degli Esports in Italia favorendo il dialogo con il mondo sportivo tradizionale.
 
Come nasce MCES Italia e cosa vi ha portato a inaugurare (e sposare) questo progetto di matrice francese?
 
 Su ispirazione di Romain Sombret, noto imprenditore francese e già da anni nostro socio del mondo sportivo, nel 2017 nasce MCES France. Romain ha creato una realtà che ha raggiunto grandi obiettivi in Francia. Adesso la società si sta espandendo ed ha deciso di iniziare dall'Italia, paese con un ecosistema esportivo dall'enorme potenziale.

 L'aumento di capitale chiuso con successo dalla casa madre di Marsiglia, che benefici porterà a questa nuova avventura tutta italiana?
 L'aumento di capitale della scorsa settimana, in cui MCES ha raccolto più di 2,5 milioni di Euro nel round di investimento, offre grandi opportunità di espansione. Puntiamo a ripercorrere la strada del Team MCES France, che negli ultimi 3 anni ha costruito un team vincente e prestigioso, che puo? contare su due accademie, quasi 40 pro gamers, risultati prestigiosi e ha una valutazione di mercato superiore a 10 milioni di euro.
 
Quanto ha impattato nei piani iniziali l'emergenza sanitaria globale e il suo protrarsi? Almeno per quest'anno gli eventi live continueranno a esser un miraggio, un contrattempo potenzialmente controproducente in termini di visibilità. Come pensate di riorganizzare il vostro posizionamento nella realtà italiana? Che conseguenze porterà la situazione odierna per la crescita del prossimo futuro?
 
L'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio moltissime industrie basate principalmente su asset fisici e settori interi sono calati a picco, ma in definitiva ha aumentato la visibilità degli esports in Italia e aperto fantastiche opportunità. Il nostro obiettivo è lavorare "grass-root" sul tessuto sportivo tradizionale per favorirne la transizione verso quello esportivo, quindi non seguiamo le logiche di posizionamento tradizionali, anche se aspiriamo a competere ad alti livelli fin da subito.

Peraltro in Italia già operano realtà fantastiche che stiamo avendo l'onore di conoscere e con le quali collaboreremo, puntando ad aumentare il valore complessivo dell'industria Esportiva italiana. Ma oggi il nostro modo di aiutare l'ecosistema esportivo italiano è rafforzarne le basi, non per farlo arrivare al livello degli altri Paesi ma per superarli.

Vi definite una società sportiva di nuova generazione tesa verso lo sviluppo territoriale e basata sulla filosofia "sport + esport". Il progetto verte dunque sul dare appoggio a realtà sportive tradizionali già esistenti per favorirne il loro ingresso nel mondo esport?
 
Esattamente. Dei milioni di praticanti attuali solo pochi sanno che stanno praticando uno sport. La creazione di settori eSports presso i club sportivi tradizionali permette da un lato a questi ultimi di riappropriarsi di una fetta di mercato, e al settore eSport e ai suoi praticanti di crescere culturalmente e in termini di benessere psico-fisico. Attraverso la creazione di accademie "sport + esport" i ragazzi sono accompagnati verso un uso consapevole dei videogames e hanno l'occasione di progredire fino a diventare Pro Gamers.

In cosa si sostanzia il supporto che intendete "offrire" alle società per completare il loro ingresso nel gaming competitivo? Infine: come immaginate di riuscire a conquistare (o favorire l'avvicinamento) del pubblico non endemico? Penso a strumenti come lo streaming, eventi particolari in concomitanza con avvenimenti sportivi e merchandising...
 
Affiliandosi al network MCES Gaming Clubs, le Società Sportive aderenti potranno usufruire di moltissimi servizi, che possiamo riassumere in tre fasi: Scouting, Academy e Pro Team.
Forniamo tutti gli strumenti per passare da una attività di esport amatoriale a quella professionale, con la creazione del settore Esport per qualsiasi realtà del mondo sportivo italiano. 
Con lo scounting, forniamo ai clubs gli strumenti per scovare i migliori talenti, i quali potranno allenarsi nella Academy, disponibile online e offline presso i centri sportivi affiliati.
I giocatori che intendessero progredire dal punto di vista tecnico e professionale, potranno far parte del Pro Team interno alla Società Sportiva di appartenenza, una squadra competitiva che partecipi ai principali campionati esportivi d'Italia.
La nostra strategia per raggiungere il pubblico non endemico si basa principalmente sul far emergere talenti che si credono intrattenitori ma che con noi diventeranno "sportivi di nuova generazione". Questi talenti sportivi genereranno "tifosi di nuova generazione" e così via ingloberanno il mondo sportivo tradizionale a tutti i livelli.  
 
Sappiamo, inoltre, che MCES Italia dovrebbe poter contare anche su un proprio team, in grado di competere sulla scena nazionale, e su academy, oltre che su eventi dedicati. In questo senso, quali titoli intendete "colonizzare"?
 
Parteciperemo a vari titoli: Parlando di calcio, su "FIFA21" faremo FUT Champion Cup e l'eClub World Cup. Invece su "League of legends" stiamo parlando con PG Esports per il PG Nationals e, se si farà, faremo anche il Red Bull faction.
Su "Fortnite", puntiamo a partecipare alla Gillette Bomber Cup organizzata da PGE.
Per "Valorant" abbiamo composto il team e stiamo scegliendo a quali tornei partecipare.
Infine, ci stiamo organizzando per partecipare su altri titoli a ulteriori tornei e competizioni, che però non si possono ancora rivelare al pubblico...

In Francia esistono già spazi attrezzati e dedicati alle attività esport. Avete in progetto aperture anche sul territorio italiano nel prossimo futuro?
 
Prevediamo di creare Gaming Clubs, spazi dedicati agli eSport presso le principali Società Sportive tradizionali, dislocati in tutta Italia.
Tutti i Gaming Clubs del nostro network vantano spazi dedicati agli esports ed equipaggiati con materiali professionali, così da poter sfruttare al meglio tutte le potenzialità del settore.
I centri sportivi creano il loro reparto eSportivo, con il loro nome, a cui sarà affiancata la sigla Powered by MCES, per certificare appunto l'appartenenza al network esportivo MCES.
Sviluppando un percorso di crescita delle attività di "Sport+eSport" e di puro gaming, i centri aderenti al network potranno anche organizzare sia eventi pubblici che privati, offrendo una vasta gamma di servizi a privati e aziende!
 
In che modo avverranno le selezioni per il "path to Pro" che avete in mente di creare e come riuscirete a coniugare la citata filosofia "sport + esport" nella preparazione dei ragazzi?
 
Basandosi sul concetto di "Sport+eSport", gli atleti dei vari Gaming Clubs avranno la possibilità di passare da amatori a professionisti dello sport, in particolare dell'eSport.
Seguendo un processo di "Scouting - Training - Competing", che sarà attuato direttamente presso i centri sportivi affiliati al network MCES, i players sono seguiti attraverso il loro tragitto per diventare Pro Players e far parte di un team competitivo a livello regionale, nazionale e internazionale.   
 
Avete inoltre annunciato la vostra entrata nell'Osservatorio Italiano Esports: cosa significa, per voi, questa partnership?
 
Grazie all'entrata in OIES, MCES ha la possibilità di confrontarsi e creare connessioni con le principali realtà del settore eSportivo.
L'Italia può vantare una professionalità e una capillarità del settore sportivo che non ha eguali al mondo: decine di migliaia di associazioni sportive dilettantistiche, una quindicina di Enti di Promozione Sportiva che intercettano milioni di praticanti, un comitato Olimpico permanente, un Ministero dello Sport e una Banca dello sport.
Entrare nell'Osservatorio Italiano eSports è inoltre un segnale di crescita del settore eSportivo italiano, che grazie a teams e società molto interessanti e professionisti incredibili riescono ad accrescere giorno dopo giorno il prestigio di questa industria.
 
Un'ultima domanda: dove possono iniziare a seguirvi i nostri lettori?
 
Dopo diverse settimane di studio, abbiamo deciso di attuare una strategia di marketing specifica per il nostro segmento di mercato, dando grande importanza a digital marketing e social networks. I nostri fan ci seguono su Twitch, Instagram, Facebook, Twitter, Linkedin.


Ringraziamo Pierfrancesco Iazeolla e Tommaso Maria Ricci per il tempo che ci hanno concesso.