Overwatch: quattro chiacchiere con Najini, DPS dei Samsung Morning Stars Blue

Si rinnova l'appuntamento con i ragazzi del team Morning Stars Blue in attesa del loro debutto nella nuova stagione dell'Open Division. Nel corso delle passate settimane abbiamo avuto il piacere di conoscere meglio il coach della squadra bergamasca Fabio "Nightslayer" Condoluci e, per chi si fosse perso i precedenti articoli dedicati al team Blue, abbiamo anche potuto parlare dei componenti del team iniziando da Aris "Luft" Galli, il main tank della formazione, per poi sentire Edmondo "DragonEddy" Cerini, decisivo offtank della formazione lombarda e Federico "thebigone" Fantozzi, DPS dei Morning Stars Blue. Ora è giunto il momento di conoscere meglio Mirko "Najini" Seveso, altro DPS del team.

Quattro chiacchiere con Najini

Ciao Mirko, iniziamo con una domanda di rito: vuoi presentarti ai lettori di everyeye.it?Abbiamo già avuto modo di raccontare il percorso "formativo" di alcuni dei tuoi compagni come Luft, DragonEddy e thebigone. Il tuo quale è stato? Quando hai iniziato a giocare, su quali titoli ti sei formato come videogiocatore e come hai conosciuto Overwatch?
 
Ciao a tutti, ringrazio anzitutto Everyeye.it per questa intervista. Sono Mirko ''Najiny'' Seveso ho 17 anni e sono il Flex DPS del team Samsung Morning Stars Blue. Possiamo dire che Overwatch è stato il mio primo gioco competitivo, dove ho ambito a raggiungere livelli alti. Ho provato il titolo a casa di un amico per puro caso e da quel momento ho capito che era il gioco fatto per me.

Il percorso verso il professionismo è stato per te da sempre un sogno da inseguire o è stato uno step naturale? Che difficoltà hai incontrato lungo il cammino? Se non sbaglio avevi partecipato al contest Fight for Glory, giusto?
 
Non è stato nulla di preventivato, diciamo che basandomi sugli ottimi risultati ottenuti con le ranked ho iniziato ad appassionarmi e a interessarmi al lato competitivo di Overwatch.
Ho iniziato a giocare ad Overwatch appena compiuti i 16 anni,essendo cosi giovane uno dei miei punti deboli era sicuramente la mia inesperienza con altri titoli del genere FPS competitivi, poi acquisita nel tempo.

I tuoi familiari come hanno preso la decisione di buttarti nel professionismo? Ti hanno appoggiato? Come riesci a dividerti tra lo studio e la tua attività di pro player?
 
Condurre due attività cosi imporati richiede costante impegno e dedizione, molte volte devo sacrificare il mio tempo libero per mantenere entrambe gli impegni.
I miei genitori all'inizio non l'hanno presa troppo bene, ma quando hanno visto che ho iniziato a girare per l'Italia,ottenendo buoni risultati e facendo eventi che coinvolgessero migliaia di persone hanno iniziato a supportarmi e ad incoraggiarmi.

Come ti prepari a una partita? Qual è la tua routine di preparazione fisica e mentale prima del match?
 
Inanzitutto mi sveglio presto la mattina e faccio una doccia per rilassarmi, la mia preparazione inizia proprio da li; visualizzo nella mia mente come poter affrontare il match al meglio.
Prima di iniziare a giocare seguo delle sessioni di training per scaldare la mira e i miei riflessi, eseguendo degli esercizi specifici studiati insieme al mio coach. Ritengo che, scaldarsi prima di iniziare a giocare, sia molto importante per essere
pronti a performare al 100% sia mentalmente che fisicamente.
 
Cosa puoi consigliare ai ragazzi che intendono inseguire il tuo stesso sogno, sotto il profilo professionale?

Il consiglio che voglio dare a chi ambisce a diventare un professionista è innanzitutto passione e dedizione verso il gioco, investire molte ore nella pratica in modo da perfezionare e comprendere tutte le meccaniche degli eroi presenti.

Com'è l'esperienza in team house? È pur sempre un cambiamento di stile di vita abbastanza radicale.
 
Attualmente non vivo ancora con il resto del team per via dei miei impegni scolastici. Basandomi sui giorni in cui ho vissuto con i miei compagni, posso affermare che svolgiamo una vita lavorativa quasi "normale". Bisogna saper condurre una vita in modo autonomo.

Su quali titoli ti piace passare il tempo, al di là degli impegni lavorativi?

Nel tempo libero amo giocare a Realm Royale o a Pubg con i miei compagni di team oppure con i miei amici della real life.
Come detto in precedenza, purtroppo non ho molto tempo da poter dedicare ad altri giochi.
 
Riguardo alla nazionale, abbiamo visto che il tuo nick era comparso tra i dodici papabili, nei tryout. Poi come è andata? Come ti sono sembrate le scelte di coach Sharppp?
 
Sicuramente non esser stato selezionato mi ha lasciato con l'amaro in bocca, sono però consapevole che i miei impegni scolastici mi hanno precluso la possibilità di allenarmi come e quanto avrei voluto, causandomi un calo di focus e di performance in game proprio durante il periodo pre tryouts della nazionale. Per quanto riguarda le scelte dei players da parte del coach Sharppp, mi trovo in disaccordo, in ogni caso auguro il meglio ai membri del team e spero in un risultato positivo.

Ora vi aspetta una nuova stagione di Open Division. Vi state già allenando, ovviamente. Cosa senti d'avere imparato dal percorso intrapreso fino a questo momento? 
 
Certo, siamo già al lavoro per adattarci ai cambiamenti del gioco e della lineup.
Nel percorso intrapreso fino ad oggi posso affermare sicuramente che ho avuto la fortuna di giocare con player di un livello tale che mi abbiano permesso di migliorarmi sia sotto l'aspetto comunicativo in game che per quanto riguarda la mia visione di gioco. Ovviamente la sconfitta insegna molto, anche se secondo me, considerato l'impegno impiegato da parte del team meritavamo qualcosa in più.

Abbiamo visto che, purtroppo, il team Black è stato sciolto. Non ti chiederò i motivi (anche perché non credo possano esser di dominio pubblico) ma vorrei chiederti come avete accolto l'arrivo di Nisa nel team e, soprattutto, cosa pensi del progetto dedicato alla Overwatch Akademy. Può funzionare nella realtà italiana e alzare l'asticella qualitativa?
 
Penso che Nisa si sia integrato molto bene all'interno del nostro team, c'è una buona intesa. Partiamo dal presupposto che quando un player cambia team è richiesto un periodo di  adattamento sia per il player stesso che per il resto del team. L'Akademy Samsung ritengo sia un buon trampolino di lancio per tutti i giovani che vogliono intraprendere una carriera professionale in Overwatch. Mettendo a disposizione un coach dedicato e uno staff altamente preparato sono certo che i players possano scoprire il loro potenziale, crescendo sia come team che individualmente.

Da DPS, che consigli puoi dare a chi vuole ricoprire questo ruolo? Qualche consiglio sulla comunicazione il miglior posizionamento rispetto ai compagni di prima linea...Il tuo ruolo è estremamente importante nell'economia del match e la coordinazione con i compagni è fondamentale. Come chiamate le giocate, come avviene la comunicazione? Stiamo pur sempre parlando di frazioni di secondo...
 
Sicuramente in Overwatch la comunicazione è uno dei punti chiave a prescindere dal ruolo che si ricopre,nello specifico per un DPS il mio consiglio è quello di comunicare sempre le proprie intenzioni e i propri spostamenti al resto della squadra, ritengo inoltre che in questo meta flankare sia molto importante. Vi garantisco che nessuno vorrebbe ritrovarsi un hanzo con una buona mira alle spalle, potrebbe essere mortale.

Chiudiamo con una domanda di rito, così come abbiamo aperto l'intervista: su che canali social ti possono seguire i lettori di everyeye.it?
 
I lettori possono seguirmi sui seguenti social: Twitch e Twitter.

Ringraziamo, come sempre, il coach dei Blue Fabio Condoluci, Najini e tutto il team per la disponibilità e facciamo a tutti loro un grosso in bocca al lupo per le prossime sfide!