Rainbow Six Siege: oNe, i campioni dell'ultimo Major svelano i loro segreti

Abbiamo avuto l'opportunità di porre qualche domanda ai campioni dello scorso Major di Rainbow Six, i brasiliani Team oNe, ecco cosa ci hanno raccontato.

Rainbow Six Siege: oNe, i campioni dell'ultimo Major svelano i loro segreti
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  • Il Six Major Sweden è in pieno svolgimento (vi rimandiamo alla nostra guida al Six Major Sweden di R6 Siege, se volete sapere tutto sull'evento). La fase a gironi si è praticamente conclusa e a breve inizieranno i quarti di finale. Per le formazioni rimaste in corsa si preannuncia un percorso tutt'altro che semplice. I quattro gruppi, infatti, hanno rispettato - quasi - in pieno, le nostre aspettative. Tranne in un caso: l'eliminazione sorprendente del Team Empire. I quarti di finale vedono dominare la regione LATAM, con addirittura tre squadre: Team oNe, FaZe Clan e Ninja in Pyjamas. A ruota seguono APAC ed EU, con due organizzazioni ciascuna in Top 8: Damwon e Sandbox; BDS e Rogue. Infine, continua il momento negativo degli Stati Uniti, con una sola squadra: gli ex campioni del mondo degli SpaceStation Gaming. Gli Oxygen, i DarkZero dell'ex capitano dei SSG Canadian e i Soniqs sono stati infatti buttati fuori dal torneo senza grossi complimenti racimolando solo magrissime figure.

    Noi abbiamo avuto l'opportunità di fare qualche domanda ai campioni dello scorso Rainbow Six Major Mexico, i brasiliani del Team oNe. Ecco cosa ci hanno raccontato. Prima di procedere, avete letto la nostra anteprima su Rainbow Six Operazione High Calibre?

    Dal Brasile con furore - e umiltà - ecco il Team oNe

    Dopo aver vinto il Six Mexico Major, con quale mindset siete arrivati in Svezia? Siete i campioni in carica e avrete probabilmente sentito una maggiore pressione, per questo.

    In realtà no, siamo volati in Svezia con lo stesso mindset di sempre. Vogliamo vincere, abbiamo la condizione, siamo nella condizione di vincere ancora. Riguardo a questo, siamo tutti dello stesso avviso, in squadra: ci sentiamo confident e rilassati. Possiamo farcela, ancora una volta.

    E i risultati ce l'hanno dimostrato. La nostra preparazione pre Major è andata molto bene, abbiamo seguito alla lettera la nostra tabella sin dal day one e speriamo che per i playoff possa andare ancora tutto bene.

    A Città del Messico avete sostanzialmente portato un team formato di recente, con grandi potenzialità ma ancora sconosciuto. Ora però gli avversari vi conoscono; sanno come giocate. Avete pensato a come stupire nuovamente?

    Per noi, questo, non cambia più di tanto il nostro lavoro o le nostre strategie. Magari gli avversari hanno iniziato a guardarci di più, ci copiano di più...ma per noi, lo ripeto, non cambia nulla. Ci prepariamo, come sempre, con la stessa intensità e gli stessi obbiettivi in mente e andiamo agli eventi solo ed esclusivamente per vincere.

    Un appuntamento come il Major può essere estenuante sotto il profilo della resistenza, anche mentale. Quanto è importante per il vostro team mantenere il "momentum"?

    Importantissimo, direi. Il percorso di avvicinamento al Major ha contribuito a crearlo, il "momentum": abbiamo vinto match importanti anche durante il campionato e questa onda lunga l'abbiamo portata nel Major. L'importante ora è mantenerlo. Sino ad ora, come dicevo, tutto è andato bene. Tutto sta nel tenerlo stretto per tutto il resto del torneo.

    Se poteste scegliere uno e uno solo dei vostri avversari da avere in squadra, quale potrebbe essere e perché?

    Di getto ti direi il giocatore dei BDS, Shaiiko. Lui è uno dei giocatori più efficaci e bravi che io abbia mai visto. Lo scorso Major è stato semplicemente fantastico, il migliore. Io ti direi lui.

    Giocare contro team delle altre regioni, lo sappiamo, è sempre un'incognita. Come vi sentite nell'affrontare le squadre europee, americane e della regione APAC?

    Credo che la regione NA sia la peggiore, in questo momento. I team APAC, invece, sono tutti degli ottimi team, nonostante qualche defaillance. Quella regione sta diventando davvero forte, molto più dello scorso Major.

    Per quanto riguarda la regione EU, invece, voglio incontrare nella finale i BDS e batterli. Credo che loro siano davvero il team migliore al mondo, a fianco delle squadre brasiliane.

    Come mai ultimamente LATAM e Brasile dominano gli eventi internazionali? Per farla breve, qual è il segreto delle squadre brasiliane?

    Credo che in Brasile ogni team, in realtà, abbia un proprio modo di giocare, un po' come in tutte le altre realtà. Ad esempio NiP e FaZe hanno stili molto differenti e stiamo parlando della sola regione LATAM. Quindi, secondo me, è proprio questo il segreto dei team brasiliani, la varietà.

    Quale team temete di più, in questo momento. Non per le finali, ma per il resto del vostro percorso?

    Sinceramente? Nessuno. Non è una questione di mancanza di rispetto. Anzi. Solo che dobbiamo giocare; il nostro obiettivo è divertirci e vincere ogni singolo match.

    Più difficile e duro è il match, più ci carichiamo e ci divertiamo. Ma, se proprio dobbiamo dirlo, crediamo che i team brasiliani, perché sono obiettivamente molto forti. E i BDS. L'abbiamo già detto, no?

    Quali sono le mappe in cui vi sentite meno confident? Avete lavorato per migliorare la fase di attacco e difesa? Sentite di avere ancora dei punti deboli?

    In realtà no. Anzi, sono gli altri che si trovano a guardarci, a studiarci non solo per comprendere il nostro gioco ma per tentare di batterci. Quindi, al momento, direi di no, non soffriamo di particolari criticità.

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