The Elder Scrolls Online Markarth: la fine di The Dark Heart of Skyrim

Con Markarth si concluderà il ciclo The Dark Heart of Skyrim, e per l'occasione abbiamo parlato col creative director Rich Lambert.

The Elder Scrolls Online Markarth: la fine di The Dark Heart of Skyrim
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • The Elder Scrolls: Online si avvicina a concludere un altro ciclo, quello chiamato The Dark Heart of Skyrim, che ha traghettato i giocatori dell'MMORPG di ZeniMax Online nelle fredde terre nel nord di Tamriel. Per approfondire la conoscenza dell'ultima espansione dell'anno, intitolata Markarth, abbiamo parlato con il creative director Rich Lambert, che ci ha raccontato quali saranno le aggiunte macroscopiche e quali i dettagli più interessanti per gli utenti navigati.

    La fine dell'era oscura

    Everyeye: La stagione The Dark Heart of Skyrim sta giungendo alla sua conclusione, qual è il tuo bilancio fino a ora? Sei felice delle reazioni che hanno avuto i giocatori? Avresti cambiato qualcosa se ne avessi avuto la possibilità?

    Rich Lambert: Direi proprio di sì. Inizialmente i giocatori erano insicuri, ma quando hanno finalmente iniziato a giocare hanno capito cosa stavamo cercando di raccontare con la nuova stagione. La storyline di Markarth sarà la ciliegina sulla torta e sono certo che i giocatori apprezzeranno molto non appena avranno la possibilità di provarla.
    In aggiunta a tutto ciò, siamo rimasti sorpresi dall'apprezzamento riservato all'Antiquities System: sapevamo sarebbe piaciuto, poiché è incentrato sull'esplorazione e sulla lore, ma non avremmo mai immaginato che sarebbe stato apprezzato così tanto. È stata una bella sorpresa.

    Everyeye: A proposito di Markarth: mi ricordo la città in Skyrim, ma in The Elder Scrolls: Online sembra molto diversa.

    Rich Lambert: È un migliaio d'anni nel passato. È sotto il controllo del Reach, quindi non è così incontaminata. Ovviamente è composta da grandi strutture Dwemer incastonate sul fianco di una montagna, dunque tra le due versioni ci sono molte somiglianze, ma ha definitivamente un'atmosfera e un feeling differente rispetto alla Markarth di Skyrim.

    Everyeye: Oltre a Markarth, la nuova espansione includerà anche il territorio del Reach. Puoi parlarci più approfonditamente delle nuove zone che verranno introdotte?

    Rich Lambert: La storia si focalizzerà principalmente sul Reach e sui suoi abitanti. Fino a questo punto le persone del Reach hanno sempre avuto il ruolo dei cattivi: ora vogliamo mostrare ai giocatori come sono davvero. Questo è ciò che ci prefiggiamo di fare attraverso le quest, perlomeno quelle secondarie, visto che il plot principale si ricollegherà alle tematiche principali della stagione The Dark Heart of Skyrim, e dunque includerà vampiri, lupi mannari e streghe.
    Ci saranno poi molti luoghi familiari. Karthwasten è un esempio: si poteva visitare in Skyrim, e ora i giocatori avranno la possibilità di scoprire come appare mille anni nel passato.

    Markarth in Skyrim

    Everyeye: Più nello specifico, come verrà collegata la storyline di Greymoor (recuperate la recensione di ESO Greymoor) a quella di Markarth?

    Rich Lambert: Quello raccontato in Markarth è il finale della storia narrata in Greymoor. Come per la Season of the Dragon l'anno scorso, ci sarà una storyline indipendente e se i giocatori hanno completato tutte le quest dell'arco narrativo principale, verranno sbloccate una serie di missioni che daranno una conclusione all'intera stagione.

    Everyeye: Markarth includerà anche una Solo Arena, la seconda dopo Maelstrom Arena. Puoi parlarcene più approfonditamente?

    Rich Lambert: Avrà lo stesso spirito di Maelstrom Arena, ma non sarà una Maelstrom Arena 2.0: abbiamo fatto molta esperienza, nel frattempo. L'arena è il luogo dove i Reachmen si mettono alla prova ed è composta da tre ali principali, il giocatore può visitarle nell'ordine che preferisce. Una volta completate tutte e tre le zone, se ne aprirà una quarta in cui si affronterà uno scontro con il boss.

    Nella nuova arena ci sono molte nuove meccaniche, diversi segreti. Giocando si potrebbe scoprire che esistono strade ottimali per la propria build. L'esplorazione e l'apprendimento sono insomma molto importanti. Come Maelstrom Arena, peraltro, ci sono due livelli di difficoltà, normale e veterano, una leaderboard che mostra i migliori tempi e i punteggi più elevati. Si possono guadagnare armi legate specificatamente a questa attività, così come nuovi oggetti set. Maelstrom Arena è probabilmente il mio contenuto preferito fino a ora e non vedo l'ora che questa nuova arena vada live.

    Il futuro tra update e next-gen

    Everyeye: Con la nuova espansione sarà pubblicato anche l'Update 28. Quali sono le sue principali novità?

    Rich Lambert: Ci sono dei miglioramenti alle performance, un aspetto su cui siamo costantemente al lavoro, qualche modifica quality of life, qualche aggiunta piccola e qualcuna grande, tra cui nuove feature. Tra le aggiunte minori c'è una revisione dell'interfaccia di crafting: ora i giocatori possono vedere i Crafting Writs direttamente dall'UI.

    Abbiamo aggiunto delle ricerche testuali e filtri per la banca, sia su gamepad che su mouse e tastiera. La più grande novità è quella che chiamiamo Item Set Collections, è una sorta di album di figurine per gli oggetti set non ancora creati: nel gioco ci sono circa cinquecento oggetti set, idealmente si potrebbe possederli tutti, ma non c'è abbastanza spazio per conservarli con un singolo personaggio. Ogni oggetto in possesso del giocatore viene registrato e, grazie a questa nuova aggiunta, può essere ricreato in qualsiasi momento, non c'è quindi bisogno di conservarlo.
    Siamo certi che questa novità piacerà molto ai giocatori, visto che gli permetterà di riavere molto spazio libero nell'inventario.

    Everyeye: Sempre parlando di oggetti, verranno introdotti nuovi Mythic Item?

    Rich Lambert: Ci sono venti nuove antiquity da riportare alla luce e tra di esse ci sono anche due Mythic Item.

    Everyeye: La settimana prossima ci sarà un evento proprio dedicato alle antiquity chiamato Lost Treasure of Skyrim. Di cosa si tratta?

    Rich Lambert: Sostanzialmente vogliamo sfidare i giocatori a portare alla luce antiquity nella regione di Skyrim. Più ne vengono recuperate, maggiori saranno le ricompense. Sarà un evento simile a quelli che abbiamo organizzato per Elsweyr e prima per Summerset: la community potrà tenersi aggiornata attraverso il sito e provare a completare tutti gli incarichi per guadagnare ricompense succose.

    Everyeye: Per la fine dell'anno avete invece organizzato l'evento #TamrielTogether, un modo per celebrare le persone che giocano a The Elder Scrolls: Online. Qual è la cosa che più ti ha colpito della community, nell'ultimo anno?

    Rich Lambert: La sua accoglienza nei confronti dei nuovi giocatori. Ci sono sempre nuove persone che iniziano a giocare e The Elder Scrolls: Online è immenso, potrebbe causare spaesamento in chi ha meno esperienza. Chi viene da altri giochi potrebbe sentirsi un estraneo, deve trovare la sua strada e le persone giuste. La nostra community, però, accoglie molto facilmente i nuovi arrivati, condivide con loro i migliori momenti, gli insegna come giocare.

    Everyeye: Forse non puoi ancora rispondermi, ma per la prossima stagione di The Elder Scrolls: Online state pensando di riproporre la struttura di Season of the Dragon e The Dark Heart of Skyrim o avete deciso di sperimentare qualcosa di diverso?

    Rich Lambert: È molto probabile che seguiremo l'approccio avuto in passato: è piaciuto molto sia a noi che ai giocatori, quindi non vedo perché dovremmo cambiarlo.

    Everyeye: Avete pianificato qualcosa per PlayStation 5, Series X e Series S?

    Rich Lambert: The Elder Scrolls: Online sarà compatibile al lancio con la nuova generazione di console. Quando avremo deciso meglio eventuali altri piani per il futuro, ne parleremo.

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