The First Descendant: storia, gameplay, personalizzazione e mostri

The First Descendant ci ha incuriosito e per saperne di più abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il team di sviluppo.

The First Descendant: storia, gameplay, personalizzazione e mostri
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Inizialmente conosciuto come Project Magnum, The First Descendant è un looter shooter multiplayer stravagante e dannatamente intrigante, in quanto mescola le meccaniche degli sparatutto con visuale in terza persona e quelle degli action game (per maggiori dettagli correte a rileggere l'anteprima di Project Magnum). In attesa di poter partecipare alla demo che si terrà su Steam nel mese di ottobre, abbiamo scambiato due chiacchiere con Lee Beom-jun, producer di The First Descendant e capo di Magnum Studio, affinché fugasse i nostri dubbi sull'ambiziosa creatura di NEXON GAMES.

    Le origini del progetto

    Everyeye: Annunciato col nome provvisorio di Project Magnum, The First Descendant non dispone ancora di una da uscita, ma quando è iniziato esattamente il suo sviluppo? Per favore, raccontateci come è nato il progetto!

    Lee Beom-jun: "Abbiamo iniziato a lavorare al titolo nella primavera del 2019, momento in cui è stato deciso anche il nostro nome in codice. Tutto è iniziato con l'obiettivo di creare un RPG online per PC e pubblicarlo a livello globale. Quando questo progetto è stato presentato per la prima volta, l'industria coreana era fortemente concentrata sui giochi per dispositivi mobili; pertanto, non molte aziende erano pronte ad affrontare la sfida rappresentata dalla creazione di un nuovo gioco di ruolo online per PC.

    Nel frattempo, ho proposto lo sviluppo di un looter shooter, un genere che mi ha sempre interessato. L'ho fatto perché credevo che un looter shooter con elementi ruolistici avesse molto potenziale e che valesse la pena di cimentarvisi."

    Everyeye: Quali sono le principali sfide in cui vi siete imbattuti durante lo sviluppo di The First Descendant?

    Lee Beom-jun: "Le parti più impegnative sono state sicuramente la scelta del genere e delle piattaforme. Come forse saprete, NEXON non ha esperienza nello sviluppo di sparatutto multipiattaforma. Pertanto, lo sviluppo simultaneo di un looter shooter su tutte le piattaforme è stato piuttosto impegnativo. Realizzare The First Descendant è stato come sviluppare due giochi.

    Questo perché lo sparatutto doveva essere ben realizzato per offrire il divertimento che deriva dai controlli e, allo stesso tempo, dovevamo perfezionare gli elementi ruolistici affinché gli utenti potessero giocare a lungo. Come sapete, il DNA dei suddetti generi è molto diverso. Quindi, combinarli in maniera armoniosa si è rivelato un compito alquanto difficile. Ci auguriamo che questa sfida conduca a risultati significativi nel nostro imminente beta test su Steam."

    Storia e gameplay

    Everyeye: Cosa potete raccontarci sugli invasori alieni che minacciano la sopravvivenza dell'umanità?

    Lee Beom-jun: "Gli invasori alieni vengono chiamati Vulgus nel gioco. In passato, i Vulgus hanno invaso il continente Ingris dove vivono gli umani. Di conseguenza, l'umanità è stata portata sull'orlo dell'estinzione, ma è riuscita a sopravvivere e ora sta combattendo. Il giocatore diventa il Discendente e guida il contrattacco contro il Vulgus, un lungo processo durante il quale dovrà svelare il mistero dietro l'invasione del Vulgus. Questo è fondamentalmente il contenuto centrale della campagna principale. Inoltre, vorremmo informarvi che il villain apparso nel trailer della Gamescom rappresenta solo l'avanguardia di questi invasori e diventa il principale nemico del Discendente (l'avatar del giocatore)."

    Everyeye: Uno degli elementi più interessanti di The First Descendant è senza dubbio il gameplay ibrido, che appunto attinge alle meccaniche tipiche degli action e degli sparatutto con visuale in terza persona. Anziché ricorrere a coperture e contrastare gli avversari unicamente con armi da fuoco, i giocatori potranno infatti abbattere gli avversari con armi votate al corpo a corpo. Quanta sperimentazione ha richiesto la sintetizzazione del gameplay?

    Lee Beom-jun: "È assolutamente vero. Come hai detto tu, combinare le meccaniche dei giochi d'azione e degli sparatutto in terza persona è stato difficile. Abbiamo effettuato parecchie prove e ci siamo imbattuti in tanti errori durante la sperimentazione, che tuttora è una parte difficile dello sviluppo. Tuttavia, possiamo assicurarvi che il combattimento sta migliorando con l'avanzare dello sviluppo e ci stiamo avvicinando al punto a cui miravamo sin dall'inizio.

    Vogliamo che i giocatori afferrino una pistola e saltino tra le linee nemiche per godersi l'azione offerta dal gunplay e dall'utilizzo delle abilità. Per realizzare un gioco tanto aggressivo, abbiamo dovuto introdorre una velocità di movimento maggiore rispetto a quella degli altri TPS, un rampino che supporta il movimento libero, vari metodi di attacco in mischia e oggetti per il recupero della salute che possono essere ottenuti solo sconfiggendo i nemici. Grazie a questi fattori, abbiamo raggiunto alcuni dei risultati che volevamo."

    Everyeye: Vorremmo soffermarci un attimo sul rampino. Dal momento che si lo potrà usare per agganciare le sporgenze e proiettarsi verso i nemici, si direbbe che questo strumento ricoprirà un ruolo di rilievo nell'economia del gameplay, sia nelle fasi esplorative che in quelle di combattimento. Cosa potete anticiparci sui modi in cui potremo effettivamente servircene?

    Lee Beom-jun: "Una delle cose che hanno attratto maggiormente i giocatori quando è stato svelato il trailer di The First Descendant è stato proprio il rampino. Come hai accennato, può essere utilizzato sia per il combattimento che per il movimento. In particolare, se impiegato per muoversi questo può aggrapparsi a qualsiasi punto degli scenari in cui ne è consentito l'utilizzo. È davvero allettante, in quanto può essere adoperato ovunque: sulle scogliere, a terra, tra edifici piuttosto alti, e così via.

    All'inizio era stato progettato per essere impiegato soltanto durante le battaglie con i boss. Tuttavia, mentre preparavamo la beta, l'abbiamo modificato in modo che potesse essere utilizzato anche durante i combattimenti contro i mostri generici. Poiché il rampino è un elemento che tutti amano, abbiamo in programma di migliorarlo sulla base dei feedback che riceveremo durante la beta. Le buone idee sono sempre benvenute!"

    Personalizzazione e mostri colossali

    Everyeye: Abbiamo recentemente appreso che durante la beta di The First Descendant potremo impersonare dieci diversi personaggi, ognuno dei quali sarà contraddistinto da uno stile di combattimento unico. Come e quanto potranno essere personalizzati i personaggi? E soprattutto, The First Descendant includerà delle vere e proprie classi in cui specializzare i propri avatar?

    Lee Beom-jun: "Innanzitutto posso dire che i personaggi sono l'elemento essenziale di The First Descendant. In termini di meccaniche di gioco, l'aspetto cruciale dei personaggi è il loro stile di combattimento. Tuttavia, sappiamo che i giocatori attribuiscono molta importanza all'aspetto dell'avatar, al background narrativo, alla voce, al set di abilità e tante altre sfaccettature. Sebbene inizialmente ci siamo concentrati perlopiù sullo stile di combattimento, stiamo dedicando molto impegno anche agli altri aspetti.

    Lo stile di combattimento di ogni personaggio deve essere unico (almeno per la maggior parte), ma questa unicità non si traduce in vere e proprie classi. I set di abilità sono fissi, ma i giocatori possono ideare diverse strategie anche piuttosto dettagliate per i propri avatar. Ad esempio, puoi scegliere se giocare con personaggi orientati sulla difesa o abbattere più nemici contemporaneamente usando un'abilità ad ampio raggio.

    Dopo aver selezionato l'orientamento strategico da adottare in battaglia, puoi scegliere tra diversi equipaggiamenti per applicare miglioramenti e componenti aggiuntivi all'arma del tuo avatar. Ciò significa che i tratti del medesimo personaggio potrebbero differire a seconda del giocatore. A tale scopo, offriremo "rune" e tanti equipaggiamenti divertenti, così facendo i giocatori saranno liberi di combinare, sperimentare ed elaborare delle nuove strategie. Il nostro obiettivo è appunto quello di sviluppare continuamente nuove attrezzature e aggiornarle, al fine di assistere gli utenti durante la creazione di nuove strategie."

    Everyeye: The First Descendant porrà i giocatori dinanzi a mostri giganteschi, che a vostra detta stimoleranno il gioco di squadra e lo spirito competitivo degli utenti. A cosa vi siete ispirati per il design di queste bestie colossali?

    Lee Beom-jun: "Sin dall'inizio dei lavori il mio sogno era quello di includere nel gioco dei mostri giganteschi. Quella di attaccare enormi bestie in co-op e fronteggiare immensi boss usando varie armi e abilità è appunto l'idea che ha esaltato maggiormente il nostro team nelle prime fasi dello sviluppo. Inoltre, abbiamo introdotto una serie di fattori per rendere le battaglie contro i boss colossali molto più coinvolgenti rispetto a quanto accade in tanti altri sparatutto PvE.

    Abbiamo anche creato uno spazio interamente dedicato ai raid, allo scopo di eliminare qualsiasi interferenza durante la battaglia. Delle parti specifiche dei boss potranno essere addirittura prese di mira col rampino. In questo modo, potrete godervi appieno le fasi di lotta contro i boss immensi. Avremo 8 boss raid durante la beta, quindi sarebbe fantastico se vi partecipaste."

    Distribuzione e piani per il futuro

    Everyeye: La scelta di distribuire The First Descendant come free to play ci ha sorpresi parecchio. A questo proposito, la vostra strategia prevede microtransazioni, Battle Pass e così via? Se sì, non temete che questo possa sfociare a lungo andare nello sgradevole fenomeno del pay-to-win?

    Lee Beom-jun: "Crediamo che molti giocatori siano preoccupati dal fatto che il nostro gioco possa essere un pay-to-win. Tuttavia, sin dall'inizio dello sviluppo abbiamo fatto tutto il possibile per evitare che possa accadere, quindi mi sento di dirvi di non preoccuparvi assolutamente. The First Descendant sarà free-to-play perché uno degli obiettivi principali del nostro progetto è far sì che il gioco venga amato per tantissimo tempo.

    Come hai accennato, i contenuti a pagamento ci saranno, ma possiamo assicurarti che i personaggi, l'equipaggiamento e gli stage necessari per proseguire potranno essere ottenuti semplicemente giocando."

    Everyeye: Che progetti avete per il supporto post-lancio di The First Descendant?

    Lee Beom-jun: "Fin dall'inizio dello sviluppo, uno dei nostri obiettivi primari è stato quello di rendere The First Descendant un prodotto duraturo. Di conseguenza, continueremo ad aggiornare il gioco anche dopo il rilascio ufficiale. Gli aggiornamenti includeranno contenuti di tutti i tipi, come appunto nuove storie, armi, personaggi e boss enormi. Per quanto riguarda gli aggiornamenti, trarremo ispirazione da quanto emergerà dalla beta su Steam."

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