Vampire The Masquerade Bloodlines 2: i vampiri di Christian Schlütter

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Christian Schlütter, producer di Paradox al lavoro su Vampire The Masquerade Bloodlines 2.

Vampire The Masquerade Bloodlines 2: i vampiri di Christian Schlütter
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  • Come ci si aspetta dal seguito di un gioco di culto, Vampire The Masquerade Bloodlines 2 ha fatto ampiamente parlare di sé. Sull'onda di una curiosità sempre crescente abbiamo quindi deciso di fare una lunga chiacchierata con Christian Schlütter, producer di Paradox Interactive che riveste un ruolo chiave nello sviluppo di Bloodlines 2. Gli abbiamo chiesto delucidazioni sulle meccaniche, sulle tematiche e sull'ambientazione di quello che ci sembra essere uno dei progetti più intriganti tra quelli in arrivo nel corso del prossimo anno. Non ci resta che augurarvi una buona lettura.

    A tu per tu con Christian Schlütter

    Everyeye: Ciao Christian, innanzitutto grazie mille per averci concesso questa intervista. Per cominciare volevo chiedere cosa significa per te e per Paradox lavorare su una IP così celebre come quella di Vampire: The Masquerade e su un gioco cult come Bloodlines?
    Christian: Quando mi sono unito a Paradox la produzione era già in corso da qualche mese. Il primo giorno che sono andato in ufficio avevo dei fogli di carta sulla mia scrivania e ho cominciato a sfogliarli. All'epoca il gioco aveva ancora il nome in codice Project Fraser, ma quando sono arrivato a pagina cinque ho esclamato "Oddio, ma questo è Bloodlines 2!". Io ho scritto la mia tesi di master sulla narrazione nei videogiochi e Bloodlines è ricordato per la sua grande cura riposta nell'aspetto narrativo, quindi per me era ed è tutt'ora molto importante lavorare in un progetto come questo: è un sogno divenuto realtà.

    Per quanto riguarda Paradox, quando abbiamo acquistato l'IP dei giochi World of Darkness nel 2015 sapevamo che Bloodlines era il vero e proprio "gioiello della corona". Il World of Darkness è composto da diverse proprietà intellettuali - Vampire, Werewolf, Mummy -, ma Bloodlines è stato il videogioco di maggior successo all'interno di questo universo.

    Da parte nostra c'era l'intenzione di non mettere nuovamente le mani su Bloodlines: nel team ci sono tanti appassionati del gioco e quindi se proprio doveva essere realizzato un sequel andava fatto nella giusta maniera. Di conseguenza abbiamo pensato di dedicarci prima ad altri progetti, e solo in seguito procedere con quello più grosso.

    Tuttavia nel 2016, o poco dopo l'acquisizione dei diritti sul World of Darkness, si è avvicinato a noi il team di Hardsuit Labs con un pitch praticamente perfetto: c'era lo scrittore originale del primo gioco (Brian Mitsoda) e un team di veterani dell'industria con una visione chiara e un buon piano per Bloodlines 2. A quel punto abbiamo colto l'occasione, non potevamo più aspettare: dovevamo farlo ora. Da quel momento si è instaurata una fruttuosa collaborazione tra Paradox e Hardsuit Labs.

    Everyeye: Il gioco sarà un sequel diretto: vedremo nuovamente dei personaggi del primo Bloodlines? Le vicende narrative dei due capitoli saranno in qualche modo collegate?
    Christian: Più che un sequel diretto, Bloodlines 2 è un successore diretto. Vampire: The Masquerade è sempre stato ambientato nel presente, nel nostro mondo. Nel primo Bloodlines si visitava dunque la Los Angeles dei primi duemila. Bloodlines 2 sarà invece ambientato a Seattle, nel mondo moderno - diciamo approssimativamente nel 2020 -, sono quindi trascorsi circa quindici anni nella timeline del gioco.

    Questo significa che tutti gli eventi del primo Bloodlines sono già accaduti, si sono svolti a Los Angeles, ma probabilmente hanno avuto delle implicazioni nella società dei vampiri in generale e più nello specifico in quella di Seattle.Mi hai chiesto poi se riappariranno alcuni personaggi del passato: forse, ma è tutto quello che posso dire, per ora.

    Everyeye: Perché avete scelto la città di Seattle?
    Christian: La risposta semplice è che sia Brian Mitsoda che Hardsuit Labs sono in Seattle. Brian si è trasferito da Los Angeles a Seattle, ora è la città in cui abita, e di solito è più facile raccontare le cose che conosci meglio. Ma questa è solo una parte del motivo.

    Per noi Seattle è un simbolo di ciò che sta accadendo in tutto il mondo. La città è tradizionalmente conosciuta per l'arte, la musica, la cultura. Tuttavia negli ultimi anni è cambiata molto: tante società tecnologiche hanno iniziato ad acquistare terreni e ad innalzare enormi grattacieli, modificando completamente il suo volto. Ovviamente anche noi, come sviluppatori di videogiochi, facciamo parte di questo boom tecnologico, quindi per noi è interessante provare a rispondere alla domanda "quanto può una città cambiare e allo stesso tempo rimanere fedele alla sua tradizionale identità?".

    Come si modifica una città nel corso delle generazioni ed entra nell'era moderna? E come questo cambiamento crea delle tensioni tra diverse fazioni? Sono tutti temi che vogliamo trattare, ma ovviamente ci sono anche altri argomenti interessanti che riguardano Seattle, anch'essi uno specchio di ciò che sta succedendo nel mondo moderno.Inoltre, Seattle è una città fondata sul crimine.

    Già dai primi momenti della fondazione della metropoli i signori del crimine e la criminalità organizzata hanno avuto una grande influenza sul suo sviluppo. Proprio per questo è intrigante ambientare una vampire story noir proprio lì.

    Everyeye: Non conosco molto bene Seattle. Qual è, secondo te, il luogo più interessante della città che è stato trasposto nel gioco?
    Christian: Probabilmente saprai già che stiamo costruendo Bloodlines 2 sfruttando il sistema tradizionale "hub and spoke". Quindi ci saranno dei grossi hub esplorabili a piacimento dove ha luogo la vita notturna (il gioco sarà ambientato solo di notte), e in cui si troveranno diverse missioni secondarie e molti dei personaggi creati da Brian e Cara (Ellison, writer di Hardsuit Labs). Questi rappresentano, per così dire, i vari quartieri caratteristici di Seattle. Poi ci sono una serie di "spoke" che conducono in luoghi specifici e ci consentono d'incontrare particolari personaggi, per poi rispedirci indietro nei vari hub.

    Il primo hub in cui ci si imbatte è Pioneer Square: è uno dei quartieri più antichi di Seattle ed è caratterizzato da un'interessante commistione di edifici vecchi e nuovi, di negozi, café e magazzini. A Pioner Square c'è poi una caratteristica struttura di metallo chiamata "Pergola", che un tempo era utilizzata come fermata del tram. Insomma è una location molto interessante e una di quelle che i giocatori vedranno più spesso visto che il covo del protagonista è situato proprio lì.

    Ci sono poi altri luoghi molto caratteristici, come i sotterranei: nel 1889 buona parte del centro storico è stato completamente distrutto da un incendio e per la ricostruzione fu deciso di innalzare il piano stradale e realizzare i nuovi edifici sopra i resti della città.

    Oggi c'è quindi un'intera rete sotterranea di tunnel composti in buona parte da rovine spesso utilizzati come mercati, e proprio per questo motivo è possibile scorgere anche delle luci che risplendono dal sottosuolo. Questo è il posto in cui inizierà la storia di Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2.

    Everyeye: Ci puoi rivelare qualche dettaglio sulla storia?
    Christian: All'inizio della storia il giocatore si trova coinvolto in un processo. A Pioneer Square si è consumato un evento che noi chiamiamo "Mass Embrace": una squadra di vampiri ribelli ha trasformato un gruppo di uomini in un luogo affollato, e ciò, chiaramente, ha infranto la Masquerade, una legge che stabilisce che gli umani non devono sapere che i vampiri esistono. Questo fatto ha richiamato l'attenzione del Principe di Seattle, il quale è intenzionato a scoprire quel che è successo e chi c'è dietro al Mass Embrace.

    Il giocatore, che interpreterà una delle persone trasformate in un vampiro Thin Blood, è stato catturato dal Principe di Seattle ed è stato portato in un tribunale per essere interrogato. Ma ad un certo punto qualcuno dà fuoco all'edificio in cui si sta svolgendo il processo e il protagonista è l'unico che riesce a sopravvivere. Da quel momento toccherà a lui scoprire cosa è accaduto, chi c'è dietro a tutto ciò e quale è il suo ruolo nella società dei vampiri di Seattle.

    Everyeye: Il giocatore potrà decidere fin da subito a quale clan affiliarsi, oppure è una scelta che farà più avanti?
    Christian: Un vampiro Thin Blood è una creatura il cui sangue è stato diluito nel corso delle generazioni. Ciò significa che non è parte di un clan dall'inizio, ma dispone comunque di poteri particolari. Tuttavia più avanti si potrà scegliere a quale clan appartenere durante un particolare episodio narrativo.

    Nel primo vampire: The Masquerade - Bloodlines era possibile decidere la propria affiliazione già dall'inizio, ma molti giocatori non comprendevano completamente ciò che questo comportava. Se non si ha molta familiarità con le regole del gioco da tavolo, con i clan ed i poteri, è veramente difficile scegliere nei primi momenti.

    A volte alcune persone si accorgevano che la loro decisione non rifletteva completamente il modo in cui volevano giocare, però erano in qualche modo legate alla scelta fatta. Quello che intendiamo fare noi è fornire ai giocatori un margine di tempo per entrare in contatto con l'universo narrativo e poi dargli la possibilità di prendere una decisione informata su quale clan scegliere.

    Everyeye: Quali saranno i poteri principali del protagonista?
    Christian: I vampiri Thin Blood possono scegliere fra tre discipline iniziali. Le chiamiamo discipline perché nel corso del gioco sarà possibile potenziare questi poteri e sbloccare varianti migliori. Le tre discipline disponibili dall'inizio sono "Chiropteran", cioè l'abilità di planare ed evocare dei pipistrelli che attaccano i nemici; "Nebulation", che consente di trasformarsi in nebbia, ad esempio per passare attraverso i condotti dell'areazione ed arrivare in luoghi che altrimenti sarebbero irraggiungibili - ma può essere usata anche in combattimento per soffocare gli avversari -; e "Mentalism", una sorta di telecinesi grazie alla quale è possibile manipolare gli oggetti dalla distanza.

    Quest'ultimo potere può essere sfruttato durante le sequenze di puzzle solving: per esempio può capitare di imbattersi in una porta bloccata da un oggetto, attraverso la telecinesi è possibile rimuoverlo e aprire la porta. Ma la cosa più interessante della disciplina Mentalism è che durante i combattimenti permette di strappare le armi dalle mani dei nemici e di usarle contro di loro.

    Everyeye: Come funzionerà il combat system? Il gioco avrà sia la prima che la terza persona?
    Christian: Penso sia giusto dire che il combattimento del primo Bloodlines non fosse molto riuscito. Per sviluppare quello di Bloodlines 2 ci siamo chiesti due cose: quale sia la via migliore per creare il combat system in un gioco con i vampiri e come fare a trasmettere ai giocatori la sensazione di essere delle creature potenti. ?In Bloodlines 2 si giocherà per la maggior parte con una prospettiva in prima persona, sia per il combattimento corpo a corpo che per quello a distanza. Il principale focus sarà il combattimento melee.

    Quello che abbiamo cercato di comunicare è che l'arma principale del gioco siete voi, siete dei vampiri e siete molto potenti già dall'inizio, anche nei panni di un Thin Blood - e più avanti come Full Blood -. Potrà essere usata qualsiasi arma che viene recuperata in gioco. Potrete raccogliere un fucile a pompa, sparare a qualcuno e poi buttarlo via: è un'opportunità piuttosto che una necessità.

    Per noi è molto importante che venga percepito dai giocatori che è il personaggio controllato, in realtà, la vera arma, e penso che questo sia evidente quando si colpisce una persona con un pugno, oppure quando vengono usati strumenti come coltelli e tubi e contemporaneamente si sfruttano le varie discipline. Bloodlines 2 ospita un'intrigante combinazione di elementi: combattimento melee, a distanza, discipline, anche l'ambiente può essere sfruttato a proprio vantaggio.

    Everyeye: Ho letto che ci sarà un "Flavor System" legato alla qualità del sangue degli NPC. Come funzionerà?
    Christian: Sì, è un sistema di cui andiamo molto orgogliosi. Per noi una delle idee cardine è che tutto in Bloodlines 2 deve essere basato sul sangue. C'è un motivo per cui uno degli slogan del gioco è "A city run on blood". Non solo la storia parlerà di sangue e di come la città sia dipendente da esso, ma anche tutti i sistemi saranno alimentati dal sangue: la progressione, le discipline, il Flavor System. In Bloodlines 2, quando un vampiro si nutre ottiene ovviamente del sostentamento, ma entra anche in contatto con un particolare "aroma" legato al sangue della vittima.

    Pensa ad un amante del vino: può bere semplicemente per ubriacarsi oppure può godere dei vari sapori delle differenti tipologie di vino. Questi aromi sono correlati allo stato emozionale delle persone: il sangue di qualcuno che è molto arrabbiato avrà un sapore differente rispetto a quello di chi è addolorato o spaventato. Nel gioco ci sono cinque "resonance" e il giocatore può identificarle sfruttando i sensi da vampiro, può persino sapere la quantità di aroma che è presente nel sangue di una vittima. Se ci si nutre di una grande quantità di resonance si attiverà una "rush": fondamentalmente i vampiri sono dei non-morti, non sentono nulla, non provano emozioni, ma nutrendosi di sangue con un determinato sapore possono arrivare ad emulare alcune sensazioni emotive attraverso una rush.

    In termini di gameplay, la rush fornisce dei bonus temporanei, ma se il giocatore continua a nutrirsi di sangue con lo stesso aroma può arrivare a sviluppare un "taste" e sbloccare dei potenziamenti permanenti ad alcune capacità. Per esempio, se il giocatore continua a succhiare il sangue di persone arrabbiate, otterrà un bonus permanente - che noi chiamiamo "merit" - al combattimento corpo a corpo. Si tratta di un altro elemento che, in aggiunta agli attributi, alle abilità, alle armi ed alle discipline, permette di modificare l'esperienza di gioco. E si basa interamente sul sangue.

    Everyeye: Torneranno i sistemi di Umanità e Masquerade?
    Christian: Sì, il sistema di Masquerade è stato addirittura esteso rispetto a quello del primo Bloodlines. Ovviamente sarà importante non rompere la Masquerade: non si può andare in giro a mordere le persone o utilizzare le discipline in spazi pubblici e fare qualsiasi altra cosa che possa rivelare agli uomini l'esistenza di esseri sovrannaturali. Tuttavia abbiamo definito chiaramente in quali aree sia permesso sfruttare i poteri da vampiro.

    Se ti trovi in un vicolo e nessuno sta guardando, allora non stai rompendo la Masquerade; il discorso è diverso se ti trovi davanti ad un club affollato, in questo secondo caso perderai punti Masquerade e l'intera città reagirà a questo fatto.

    Questo vuol dire che se la Masquerade viene costantemente infranta, il Principe invierà nemici sempre più potenti sulle tue tracce: non solo una manciata di poliziotti, ma anche potenti vampiri con lo scopo di ucciderti. Inoltre, se si sparge la voce dell'avvenimento di eventi sovrannaturali, anche gli abitanti di Seattle reagiranno. Si potrebbe diffondere il terrore, sempre meno persone usciranno la notte, i locali saranno più vuoti così come le strade, questo vuol dire che ci sarà meno cibo in circolazione. Tale sistema avrà dunque diverse implicazioni anche sul modo in cui apparirà la città. Ci sono, in ogni caso, vari modi in cui sarà possibile riguadagnare punti Masquerade e sono legati a particolari missioni secondarie.

    Everyeye: Ci sarà la possibilità di superare qualsiasi situazione senza usare la violenza?
    Christian: Probabilmente non sarà possibile mettere da parte la violenza per tutto il corso del gioco: in alcuni momenti sarà necessario combattere, ma molti combattimenti, se i giocatori lo vorranno, potranno essere evitati. C'è poi la possibilità di iniziare il combattimento in maniera più consapevole, dopo che magari è stato osservato attentamente l'ambiente. Alle volte sarà conveniente abbattere i nemici in un certo ordine per evitare che uno di essi dia l'allarme: vedila in questa maniera, vogliamo che i giocatori vengano ricompensati quando sfruttano la loro intelligenza.

    Everyeye: Quanta importanza avete dato alle missioni secondarie? Potranno essere approcciate in maniera diversa? E, se sì, quali ripercussioni avranno?
    Christian: Nel primo Bloodlines la main quest era prettamente lineare, mentre le varie missioni secondarie apparivano con l'avanzare dell'avventura, fornendo dettagli aggiuntivi sulla storia e una buona varietà di attività da svolgere. In Bloodlines 2 le missioni secondarie saranno sempre varie e ci saranno diversi modi per approcciarle, ma vogliamo portare anche più varietà all'interno della quest principale.

    Se pensi a Bloodlines, l'unica fazione di cui potevi scalare i ranghi era la Camarilla. In Bloodlines 2 ci saranno molte più fazioni al quale il giocatore potrà affiliarsi, si potrà cambiare schieramento oppure inimicarsi una fazione a tal punto che non vorrà più collaborare. Ci saranno quindi diverse vie da percorrere anche nella main quest, la quale sarà anche influenzata dalle missioni secondarie.

    Everyeye: Parlando di sviluppo, secondo te è più impegnativo creare un gioco basandosi su un universo preesistente oppure lavorare su qualcosa di originale?
    Christian: Penso che entrambi gli approcci abbiano dei pro e dei contro. Per quanto riguarda un franchise noto ed amato come quello di Bloodlines, noi siamo consapevoli di quante persone siano in attesa del nuovo capitolo e conosciamo quali cose vogliono dal gioco. Sappiamo dunque che non dobbiamo tradire alcune aspettative. Questa è ovviamente una sfida, ma è allo stesso tempo un vantaggio: è eccitante sapere di star lavorando a qualcosa che le persone non vedono l'ora di vedere. È inoltre piacevole lavorare all'interno della cornice di un franchise: Vampire: The Masquerade e tutto il World of Darkness ci danno grandi opportunità per raccontare le nostre storie.

    Everyeye: Oltre ovviamente a Vampire: The Masquerade e a Bloodlines, quali sono le altre fonti d'ispirazione per Bloodlines 2?
    Christian: Questa è una bella domanda, perché Bloodlines ha ispirato molti dei giochi da cui ora noi traiamo ispirazione, come Deus Ex, System Shock, Dishonored. Molti di questi titoli hanno ripreso da Bloodlines il modo in cui viene gestita la libertà del giocatore, le scelte legate ai dialoghi e cose di questo tipo. Quindi sì, ci stiamo rifacendo a questi modelli per capire come hanno ammodernato alcune caratteristiche e le hanno rese più adatte ad un pubblico più moderno, ma la nostra più grande fonte di ispirazione rimane comunque il primo Bloodlines.

    Everyeye: Il primo Bloodlines affrontava temi profondi in maniera matura, ma comunque non si distaccava da alcuni stereotipi legati in particolar modo ai personaggi femminili. Qual è il vostro approccio in Bloodlines 2?
    Christian: Bloodlines era un figlio dei suoi tempi. Non siamo più nel 2004, ciò vuol dire che toccheremo qualsiasi tema trattato con la serietà e la cura di cui ha bisogno.

    Stiamo facendo molte ricerche su ogni argomento che abbiamo trattato nel gioco e al lavoro su di esso ci sono scrittori di talento: se pensiamo che ci sia qualcosa di cui non siamo in grado di parlare con l'attenzione che meriterebbe, allora preferiamo non inserirla del tutto.

    Everyeye: Ho letto alcune vostre dichiarazioni in cui era riportato che Bloodlines 2 tratterà anche dei temi politici. Premetto che sono molto felice quando i giochi includono anche messaggi di questo tipo, ma perché avete preso questa decisione?
    Christian: Le persone possono interpretare in diversi modi questa scelta. Bloodlines è sempre stato uno specchio dei tempi moderni: è ambientato nel nostro mondo ed è una replica diretta di quest'ultimo, attraverso la lente del World of Darkness, ovviamente. Dunque l'inclusione di questi temi è una reazione naturale a tutto ciò, non penso ci sia altro da dire in merito.

    Everyeye: Un'ultima domanda: ho adorato la colonna sonora di Rik Schaffer in Bloodlines. Rik ritornerà per Bloodlines 2?
    Christian: Purtroppo al momento non posso rivelare nulla.

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