Intervista White-Ra

Quattro chiacchiere con uno dei campioni di Starcraft più amati

Intervista White-Ra
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  • Aleksey "White-Ra" Krupnyk è uno dei pro-player di Starcraft più quotati d'Europa, nonché uno dei più apprezzati dal pubblico. Con oltre 200.000 dollari guadagnati in competizione sportive negli ultimi due anni, il giocatore Ucraino è un vero e proprio spettacolo da guardare. I suoi Protoss danno filo da torcere a chiunque, e la sua tattica variegata e poliedrica gli permette di interpretare ogni match in maniera molto personale. All'evento di lancio di Heart of the Swarm ha tenuto alto il suo nome arrivando in finale, dove ha mollato il colpo di fronte a Stefano, che ha trionfato sul palco al Palais de Congres di Versailles.
    Il giorno successivo, mentre il player francese festeggiava il suo compleanno in grande stile, White-Ra si aggirava per le stanze della sede europea di Blizzard, prestandosi ad una sorta di tavola rotonda informale in cui tutti i giornalisti accorsi all'evento hanno fatto qualche domanda.

    eSport dopo i trent'anni

    Everyeye.it: Come pensi che abbia influito Heart of The Swarm sull'esperienza con Starcraft II?
    White-Ra: L'introduzione di nuove unità amplia sicuramente il ventaglio di possibilità strategiche, e soprattutto per i pro-player questa è una manna da cielo. Una delle cose più piacevoli di HotS è che adesso, all'interno di una stessa partita, non è vantaggioso o consigliato focalizzarsi su una singola strategia. É meglio anzi operare su più fronti: non puoi concentrarti tutto sulla macro e tralasciare la difesa, e quindi devi tenere in considerazione più aspetti.

    Everyeye.it: Tu sei uno dei pro-player più anziani. Pensi che sia un vantaggio o uno svantaggio?
    White-Ra: Penso che sia un vantaggio, a livello strategico. Molti dei giocatori più giovani tendono ad essere un po' impulsivi, e reagiscono alle situazioni applicando quasi meccanicamente una determinata strategia. Abbassano la testa, e risolvono i problemi con la stessa identica soluzione. Con più anni di esperienza alle spalle, ho capito di non voler per forza massimizzare i ritmi di gioco: preferisco invece adattarmi alla situazione, studiare tattiche speciali.

    Everyeye.it: Con l'età che avanza, come cambia la tua esperienza di gioco?
    White-Ra: Questo è invece uno dei problemi ad essere più grandi. Si è per forza più impegnati. I giocatori più giovani hanno meno responsabilità, riescono a concentrarsi praticamente solo sull'allenamento. Giocano dalle 8 alle 12 ore al giorno, tutti i giorni della settimana. Con una famiglia e l'aumento delle responsabilità, invece, io devo prendermi più spazi per la mia vita personale. Attualmente tento di giocare comunque dalle 6 alle 8 ore per cinque giorni a settimana.

    Everyeye.it: Hai mai pensato ad avviare un'attività di coaching?
    White-Ra: Ci sono già dei ragazzi che mi seguono e che si allenano con me. Mi fa piacere avere questo tipo di riscontro, tuttavia se dovessi mettere su un'attività di coaching dovrei abbandonare la vita del pro-player. Non penso che sia ancora il momento. Voglio giocare Heart of the Swarm, aspettare l'uscita di Legacy of The Void per vedere cosa mi riserva il futuro dei Protoss, e generalmente concludere il ciclo vitale di Starcraft II. E poi vedremo.

    Everyeye.it: Hai mai pensato di cambiare fazione?
    White-Ra: Ho anche provato a giocare alcune partite con le altre fazioni. Ma i Protoss sono quella che meglio mi rappresenta: la grande varietà di unità significa adattabilità e pluralità sul fronte tattico. Non potrei cambiare.

    Everyeye.it: Cosa ti aspetti in Legacy of The Void?
    White-Ra: Ovviamente nuove unità, ma anche nuovi edifici. Con HotS Blizzard ha fatto un ottimo lavoro, ma un paio di edifici in più avrebbero sicuramente rinfrescato tutto il gameplay. Speriamo che in Legacy of the Void decidano di puntare anche su quell'aspetto.

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