171: dal Brasile il clone di GTA, tra sparatorie e furti nelle favelas

Abbiamo provato la versione in Accesso Anticipato di 171, il clone brasiliano di GTA arrivato da poco su Steam. Come se la cava? Insomma...

171: il clone brasiliano di GTA
Anteprima: PC
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Grand Theft Auto è molto più di videogioco: la serie Rockstar Games è riuscita negli anni a ritagliarsi uno spazio di rilievo nella cultura pop, diventando un nome noto anche a chi non è appassionato di mondi virtuali. Non stupisce quindi che queste avventure criminali abbiano dato vita a una sfilza di imitazioni - in modo indiretto chiaramente - con alcune che si sono trasformate in serie di successo (qui la recensione del reboot di Saints Row). Veri e propri cloni neanche a dirlo sono arrivati anche da realtà più piccole e dalle risorse limitate: questo è il caso di 171, un titolo firmato dai ragazzi di Betagames Group.

    Dopo aver fatto parlare di sé sui social con una serie di filmati di gameplay e immagini che strizzavano l'occhio a GTA, il gioco è approdato su Steam in formato Early Access, così da permettere ai fan di supportare lo studio e seguirne al contempo lo sviluppo. Abbiamo quindi colto l'occasione per mettere le mani su 171 e testare la bontà del lavoro svolto dal collettivo brasiliano. Scopriamo insieme se si tratta di un degno emulo del gioco Rockstar.

    Tanta interazione, poca soddisfazione

    Come facciamo spesso prima di provare un prodotto in Accesso Anticipato, abbiamo letto con curiosità l'apposita scheda su Steam in cui gli sviluppatori sono soliti elencare quelli che sono i contenuti di gioco, fornendo qualche dettaglio su come intendono procedere nei prossimi mesi. Una delle informazioni più importanti in tal senso riguarda lo stato attuale dei lavori, col team che sostiene che l'ossatura di 171 sia già presente nell'Early Access e che tutte le meccaniche relative al core gameplay siano a oggi testabili.

    Questa premessa potrebbe sembrare inutile, ma presto comprenderete il motivo per cui è necessaria. Basta avviare il gioco, infatti, per notare che vi sia qualcosa di anomalo, che rende questa produzione ben lontana dagli standard di quelle che solitamente usufruiscono del sistema Valve al fine di racimolare più fondi per lo sviluppo.

    Dopo aver dato il via ad una nuova partita e atteso un lungo caricamento, veniamo proiettati in un luogo casuale della piccola mappa che fa da sfondo a 171. Il protagonista è un uomo di origini brasiliane sulla trentina senza particolari tratti distintivi e con un set di animazioni non esattamente all'avanguardia.

    Proviamo a fare un giro per il quartiere, molto simile a quello natale di Carl Johnson, e notiamo subito che possiamo interagire con qualsiasi passante attraverso la pressione di due tasti: uno permette di avere un atteggiamento cordiale, l'altro di essere aggressivi o maleducati. Si tratta di una meccanica di gioco su cui gli sviluppatori hanno spinto molto in fase di promozione e che, purtroppo, non sembra al momento avere alcun tipo di utilità. Avvicinarsi a un NPC e fargli un apprezzamento non provoca nessuna conseguenza, invece iniziare a insultarlo si traduce spesso e volentieri in una rissa o una sparatoria. In sostanza, le situazioni che scaturiscono dalle due opzioni sono sempre le stesse e attualmente non vi sono sfumature che giustifichino l'uso di una meccanica del genere.

    A essere deludente è anche la tanto decantata possibilità di entrare in una gran quantità di interni, poiché vi sono un paio di modelli ripetuti fino allo sfinimento, tra l'altro quasi impossibili da navigare per via di spazi angusti e di una telecamera che fatica a inquadrare correttamente il protagonista al chiuso. Il discorso non è poi così diverso quanto si parla di superficie esplorabile della piccola mappa, poiché le capacità di scalare gli ostacoli da parte del nostro avatar risultano alquanto limitate. Non di rado ci è capitato di individuare barriere impossibili da scavalcare, a differenza di altre di dimensioni comparabili se non uguali, un limite questo che in alcuni frangenti ha finito per generare in noi un po' di frustrazione.

    A caccia di Real

    Occorre inoltre specificare che l'attuale versione di 171 non include alcun tipo di storia e non vi è nemmeno la possibilità di salvare, visto che in ogni sessione di gioco si riparte da zero. L'unico contenuto disponibile al momento consiste in una ristretta cerchia di attività secondarie, che ruota attorno alla consegna di merci e all'eliminazione di bersagli.

    Purtroppo anche questi compiti di contorno non sono esenti da problematiche serie, giacché non siamo mai riusciti a completare una singola missione a causa di un bug che ne provocava il fallimento senza che entrasse in gioco alcun fattore che lo giustificasse. Fortunatamente questi obiettivi non sono l'unico modo per guadagnare somme in Real Brasiliani, che servono per sbizzarrirsi con l'unico vero passatempo di 171: la polizia.

    Dopo aver acquistato qualche arma presso un venditore appostato sul retro dell'abitazione di un quartiere malfamato, abbiamo iniziato a seminare il panico in città a suon di piombo. Il sistema di allerta è simile a quello classico di GTA, sebbene in questo caso i reati facciano apparire poliziotti e membri delle gang nei paraggi come per magia.

    A meno che non vogliate sfrecciare via a bordo di un veicolo fino a seminare gli inseguitori, sappiate che gli scontri a fuoco finiranno spesso a vostro sfavore: senza un sistema di coperture o una meccanica utile a ripristinare la salute, è quasi impossibile riuscire a sopravvivere a lungo, e la comparsa improvvisa di nuovi avversari rischia di condurvi il più delle volte a un'inevitabile dipartita.

    Non ci dilunghiamo troppo sul comportamento delle armi, visto che il gunplay è elementare e tutti gli strumenti di morte posseggono un feeling similare (con la sola eccezione della cadenza di fuoco). A essere poco curato è anche il combattimento a mani nude, basato esclusivamente sul tasto dell'attacco.

    Vista la nostra scarsa fortuna con le side quest, abbiamo quindi ripiegato sui massacri di poliziotti e criminali per mettere su un piccolo gruzzoletto, che ci è servito per testare altri due contenuti di questa demo. Il primo è la personalizzazione dell'outfit del protagonista, che avviene tramite un ampio catalogo di abiti - purtroppo molto simili tra loro - con differenze che riguardano in prevalenza la colorazione. L'altro modo per sperperare tutti i guadagni è il tuning delle automobili, che possono essere modificate con una limitata cerchia di opzioni che intervengono in maniera limitata sulla colorazione, sulle ruote e poco altro.

    Un mare di problemi tecnici

    Il garage ci permette anche di parlare del sistema di guida, perfettamente in linea con il resto della produzione Betagames Group. Che si tratti di moto o auto, la gestione dei veicoli è grezza e la telecamera - che fatica a seguire i movimenti del mezzo in uso - non contribuisce a rendere questo aspetto di 171 più gradevole.

    Il problema più grave è però rappresentato dalla fisica, visto che l'open world brasiliano segue leggi tutte sue: basta incappare nel più piccolo oggetto in rilievo sul manto stradale per vedere l'auto compiere folli acrobazie, che si verificano anche in caso di collisione con altri mezzi, spesso sbalzati via come se fossero di polistirolo. Problematiche di questo tipo si riscontrano anche durante le fasi a piedi, con il protagonista che talvolta finisce al suolo senza motivazioni ben precise.

    Più in generale, l'intero comparto tecnico del progetto arranca. Tra animazioni legnose, un'IA problematica e una grafica indietro coi tempi, 171 non può concorrere con le produzioni moderne. Nemmeno l'utilizzo di Unreal Engine riesce ad arginare l'onnipresenza di pop-in, le texture in bassa definizione e altri artefatti visibili, senza contare la carenza di opzioni video e l'ottimizzazione da rivedere. Insomma, quella offerta da 171 è un'esperienza al momento dimenticabile. L'Early Access del gioco non è che una costosa demo priva di contenuti che mostra tutto ciò che ha da offrire in una manciata di minuti e con una struttura ludica inconsistente, che a oggi non lascia ben sperare per il futuro del progetto.

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