5 Minutes Rage Provato

Dopo In Verbis Virtus, il team italiano Indomitus Games torna sulle scene con 5 Minutes Rage, un gioco all'insegna della frenesia e del divertimento.

5 Minutes Rage Provato
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  • Pc
  • Non è ben chiaro cosa abbia spinto i ragazzi di Indomitus Games a lasciarsi alle spalle gli incantesimi di In Verbis Virtus per puntare tutto sugli scontri al fulmicotone di 5 Minutes Rage. Eppure nei due progetti, all'apparenza molto distanti tra loro, si riesce a percepire una matrice comune: che sia per un perentorio "lumeh tial!" o per l'espressione, attraverso il turpiloquio blasfemo, del disappunto per una rimonta all'ultimo secondo, le nostre corde vocali verranno messe sempre a dura prova. E in questo si evincono le sadiche mire degli sviluppatori, intenzionati a riempire le nostre sessioni di gioco con sentimenti astiosi e tendenti alla violenza fisica, nei confronti delle cuffie griffate nel caso di In Verbis Virtus, e in quelli del nostro compagno di squadra in 5 Minutes Rage (in quest'ultimo caso con l'utilizzo creativo di un controller).

    Amici per le palle

    La formula alla base di 5 Minutes Rage è molto semplice: due squadre da uno o due giocatori si devono affrontare in un'arena, con l'obiettivo di lanciare una palla nella "porta" avversaria. Arricchite tutto ciò con uno stile da fantascienza anni'80, la possibilità di sparare sventagliate di proiettili laser, luci, colori, esplosioni ed epiteti animaleschi nei confronti dei santi patroni, shakerate il tutto ed avrete davanti un quadro piuttosto chiaro di quello che è il nuovo titolo di Indomitus Games.

    Un gioco capace di alternare divertimento sfrenato e pura follia rabbiosa, senza un'apparente soluzione di continuità. Ed è per questo suo essere così schizofrenico nell'elargire emozioni, oltre che per la sua ostentata semplicità, che 5 Minutes Rage si configura già in beta come un ottimo modo per passare le serate con gli amici, rigorosamente con il tasso alcolemico alle stelle e con barili di San Crispino da cui attingere copiosamente ad ogni punto segnato.
    Non fatevi, però, un'idea sbagliata sul progetto dei ragazzi italiani: il suo essere divertito e semplice è un chiaro punto di forza, e non di certo una macchia infamante, come spesso molti pensano leggendo appellativi del genere. Se prodotti di questo tipo non esistessero, dopotutto, dovremmo dire addio ai simpatici festini di cui sopra.
    Ma diamo ad Indomitus quel che è di Indomitus: 5 Minutes Rage offre anche feature più profonde che, se padroneggiate, garantiscono una marcia in più nei rapidi match (che, come il titolo suggerisce, durano cinque minuti). Ad esempio bisognerà prender dimestichezza con le varie abilità dei "robottini": utilizzare il mitragliatore laser per abbattere gli avversari, caricare un colpo di immane potenza per sfasciarli istantaneamente o utilizzare uno scudo per deflettere i colpi e ripararsi dagli stessi. Le meccaniche base, poi, possono essere utilizzate per sfruttare le dinamiche di gioco nel miglior modo possibile: un colpo caricato sotto i nostri piedi ci farà saltare più in alto, ed uno scudo attivato al momento giusto toglierà la palla all'avversario. Le strategie e i numeri da giocoliere sono influenzati fortemente dalle mappe, che per ora non sono molto numerose, né troppo varie. In alcune è essenziale sfruttare i lanci dalla distanza, e quindi entrare in sintonia con una strana gestione della fisica, che, se compresa, può regalare diverse soddisfazioni. In altre, invece, è prioritario muoversi con rapidità utilizzando lo scatto ed attivare dei ponti che ci permettono di gettarci in porta con tutta la palla (e segnare così un doppio punto).
    La nostra prova preliminare ha evidenziato una certa legnosità nella gestione della mira e dei movimenti (abbiamo giocato sia con joypad che con mouse e tastiera), che, voluta o meno, smorza un po' l'ardore di una giocata al limite dell'incredibile. Ci è capitato diverse volte di rimanere delusi perché una serie di piroette e di rimbalzi degni di un campione di biliardo non si sono concretizzati in un goal, per colpa del nostro personaggio che non si è voltato in tempo davanti alla porta avversaria.
    La frenesia e lo stile eccessivo di 5 Minutes Rage regalano, però, anche tantissimi attimi di estrema soddisfazione. Scaraventare un contendente in porta dopo averlo colpito con una potentissima staffilata non ha prezzo, ma anche la rottamazione rapida e sistematica di ogni avversario ha il suo perché, soprattutto se si vuole dar sfogo alla rabbia accumulata in un sedici a zero.

    Gli sviluppatori dovranno lavorare sul numero di mappe e, magari, arricchire la formula con un sistema di progressione simile a quello di Rocket League, con tanto di ricompense estetiche al termine di ogni partita. Esiste già la possibilità di customizzare il robot, ma le varianti sono, per adesso, poco significative ed ispirate. Con un maggiore sforzo creativo i ragazzi di Indomitus potrebbero dar vita ad una fabbrica di automi interessante, magari capace anche di rendere i match più vari e colorati.
    Non abbiamo molto da ridire, invece, sullo stile generale, che si modella sui connotati della fantascienza anni ‘80: c''è proprio tutto, dai colori sgargianti, alle insegne al neon (ce n'è anche una che ritrae l'iconica posa di Palmer Luckey sulla copertina del TIME), fino alle sonorità tipiche dell'epoca.

    5 Minutes Rage Ogni partita di 5 Minutes Rage strappa fuori i sentimenti più ferini: spinge ad urlare, a ridere a squarciagola, distrugge le amicizie decennali e le risalda subito dopo. Il gioco di Indomitus Games porta alta la bandiera della semplicità e del divertimento spensierato, e non si preoccupa di stuzzicare il palato di chi ha gusti un po’ più raffinati. La prova ci ha convinti che la formula, dopo qualche rifinitura e accorgimento, potrebbe rivelarsi perfetta per chi vuole passare una serata con gli amici, con sfide online o, ancora meglio, in locale (e quindi con la possibilità di infierire fisicamente). L’impresa più grande che dovranno compiere gli sviluppatori, però, sarà quella di pubblicare un prodotto vario e divertente anche sulla lunga distanza, con un numero di mappe ampio e con un sistema di progressione gratificante. Da un team che ha “Indomitus” nel proprio nome ci aspettiamo che la situazione venga affrontata senza tentennamenti.

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