Arms per Nintendo Switch Provato

Arms è un atipico picchiaduro basato sui controlli motori che sembra quasi un moderno erede di Punch-Out, in arrivo su Switch durante la primavera.

Arms per Nintendo Switch Provato
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  • Switch
  • Non arriveranno con la continuità sperata dagli innovatori, ma quando si tratta di sviluppare nuove esclusive Nintendo ha davvero una marcia in più. L'ha dimostrato proprio con Splatoon, titolo che è riuscito a diventare un "instant classic" grazie ad un immaginario d'impatto ed uno stile travolgente, pronto adesso a tornare proprio su Switch con un secondo capitolo. La casa di Kyoto proverà a ripetere il miracolo anche con Arms, atipico picchiaduro interamente basato sui controlli motori che sembra quasi un moderno erede di Punch-Out. Il titolo salterà l'appuntamento con il lancio previsto per il 3 marzo, ma raggiungerà il mercato entro la fine della primavera.
    All'evento di presentazione di Switch, Arms si è distinto soprattutto grazie al carattere del suo colpo d'occhio, esibendo una direzione artistica colorata ed efficace. I cinque strambi personaggi disponibili nella prima demo, tra mummie ipertrofiche, molleggiate super-eroine, insidiosi ninja e armature meccaniche degne del miglior Robotnik (o Eggman, se preferite!), riescono immediatamente a "bucare lo schermo". Con un look a metà tra quello di un anime e quello di un film in computer grafica, ed una evidente predilezione per colori intensi e shader abbaglianti, Arms fa breccia in un lampo nel cuore dei giocatori.

    Per fortuna che anche a livello di gameplay il gioco non è affatto poco incisivo come ci era sembrato dai trailer di presentazione: in questo insolito beat'em up c'è molto di più di quello che si è intravisto durante la presentazione. Anzitutto, il sistema di controllo, interamente basato sull'uso dei Joy-Con (almeno nella configurazione disponibile all'evento). Le due periferiche si impugnano verticalmente, e permettono di muovere il nostro personaggio come se fossero le due impugnature di una cloche. Inclinandole entrambe in una direzione (lateralmente, oppure avanti e indietro) vedremo il nostro combattente spostarsi nella direzione desiderata. I due tasti dorsali permettono rispettivamente di eseguire un salto o un rapido scatto nella direzione verso cui ci stiamo spostando.
    I colpi si gestiscono, prevedibilmente, mimando l'azione di dare un pugno: ricevuto l'ordine, i personaggi faranno partire i loro cazzotti allungabili, caratteristica distintiva di tutti i lottatori. La traiettoria dei "pugni a molla" potrà essere gestita con l'inclinazione dei Joy-Con, per attacchi rotanti capaci di virare in direzione di un avversario troppo mobile.
    La parata si effettua posizionando entrambi i pad in orizzontale, mentre è possibile eseguire una presa facendo partire entrambi i pugni contemporaneamente.
    Il meccanismo di gioco è accessibile e intuitivo, ma bastano un paio di partite per capire che Arms ha qualche asso nella sua manica (allungabile!). Non solo tutti i personaggi hanno infatti diversi valori di resistenza, attacco e mobilità, ma prima di ogni match è anche necessario scegliere la dotazione dei nostri combattenti. Ciascuno scende in campo con tre diversi tipi di gadget/pugni, che possono essere assegnati alle due mani, destra e sinistra. La varietà di attacchi è discreta: ci sono pugni "a ricerca", missili che schizzano rapidi verso il nemico, colpi laser, attacchi ad area, lame rotanti. Ciascuno ha il suo funzionamento ed il suo raggio d'azione, e ben presto gli scontri si trasformano in sfide calcolatissime basate sulla gestione delle distanze e sull'alternanza di attacchi, parate e prese. C'è anche la possibilità di sfruttare gli elementi delle arene per ripararsi, oppure per incrementare i danni inflitti ad un avversario (scaraventandolo ad esempio contro una delle colonne che si ergono al centro del ring). È importante anche utilizzare con cognizione di causa la Super, che per qualche istante incrementa danni e velocità dei colpi, permettendo di massacrare uno sfidante che abbia erroneamente aperto la guardia.
    Per quanto il sistema di movimento sia molto responsivo, in ogni caso, abbiamo trovato un po' scomodo l'uso dei tasti dorsali e dei trigger, e più in generale il ritmo dei match ci è sembrato un po' troppo compassato. Spostamenti e schivate sono abbastanza lenti, e per quanto questo sottolinei il piglio strategico degli scontri, pensiamo che Arms potrebbe migliorare non poco se avesse un passo un po' più sostenuto.

    Al di là di questi riscontri, la formula di gioco ideata da Nintendo è sicuramente curiosa, coraggiosa e originale: Arms ha tutte le carte in regola per diventare un titolo capace di tirare fuori il meglio da Switch e dal suo amore per il multiplayer locale. Servirà, ovviamente, una struttura di gioco sufficientemente stabile e profonda: un buon numero di modalità, un roster di spicco, legato quindi ad una altrettanto cospicua gamma di gadget e attacchi. Non sarebbe male che ci fosse qualche contenuto pensato per i lupi solitari, e magari la possibilità di giocare con un control scheme tradizionale, per chi proprio non sopporta l'idea dei motion controller.
    Il lancio, lo ricordiamo, è previsto per la prossima primavera. Prima di allora avremo modo di provare build più avanzate e di tornare a parlare di questa nuova, sgargiante IP.

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