Battlefield 1, una nuova prova della open beta

Abbiamo giocato diverse partite nell'open beta dello sparatutto più atteso dell'autunno tra assalti a cavallo e micidiali sparatorie nel deserto.

Battlefield 1, una nuova prova della open beta
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Il 21 ottobre, data di uscita dell'FPS targato Dice, si avvicina inesorabilmente, e con essa aumenta anche la frenesia dei giocatori. Fin dal trailer di debutto Battlefield 1 ha smosso qualcosa nel cuore dei fan, facendo parlare di sé per molti mesi. A molti non sono bastati i video gameplay, i resoconti dalle fiere, i diari di sviluppo: incapaci di placare il desiderio di toccare con mano il nuovo sparatutto di Electronic Arts. E così il publisher ha organizzato una open beta che, dal 31 agosto fino al prossimo 8 settembre, ci accompagnerà alla scoperta della prima guerra mondiale secondo DICE: armati di pad, ci siamo fiondati nel deserto del Sinai per giocare le due modalità disponibili (Conquest e Rush), e cercare di capire se le nostre grandi aspettative sono state soddisfatte.

    Sabbia e pallottole

    L'unica mappa disponibile in questa beta è il Deserto del Sinai: un'enorme distesa di sabbia circondata da piccoli altopiani rocciosi, che si alternano a centri abitati ormai in rovina. Nonostante il level design della location abbia qualche limite strutturale (di cui parleremo fra poco), è davvero fenomenale dal punto di vista del concept e dell'atmosfera, e regala un senso di immersività incredibile. Il livello tecnico sfiora l'eccellenza -anche se qualche texture andrebbe ripulita e il frame rate stabilizzato- e grazie anche ad un comparto audio davvero rombante, verrete letteralmente catapultati all'interno della spietata guerra che si sta consumando tra l'Impero Ottomano e l'Esercito Britannico.

    Il lavoro di DICE non si ferma ovviamente qui, ed anche il gameplay è chiamato a fare la sua parte. Nonostante la struttura di base sia rimasta fedele ai canoni della serie, ci sono piccoli dettagli che, senza fare troppo rumore, condizionano in maniera evidente l'esperienza di gioco, avvicinandola in qualche modo ai dogmi della Prima Guerra Mondiale. L'esempio più evidente è il gunplay delle armi, davvero "pesanti" e non facili da controllare, sopratutto per via di un rinculo particolarmente accentuato. Dimentichiamoci l'avanzata tecnologia alla quale siamo abituati: piuttosto abituiamoci a questi fucili quasi "rudimentali", creati principalmente con legno e metallo. Imparate inoltre a guardarvi le spalle, perché è molto facile trovarsi travolti da uno stallone cavalcato da un agguerrito soldato: i cavalli sono una delle introduzioni più accattivanti e curiose della produzione, e provandoli all'interno di questa beta siamo rimasti in parte colpiti. La facilità di utilizzo e la potenza garantita da sciabolate e moschetto rendono i soldati a cavallo davvero letali, ma d'altro canto le cavalcature possono essere abbattute con estrema facilità sia dalla fanteria che dai mezzi.
    A proposito di mezzi: i pesanti carri armati sono sicuramente l'elemento ad oggi più sbilanciato. Godono di una potenza di fuoco senza eguali e, nonostante possano essere distrutti in maniera discretamente veloce da un gruppo affiatato di alleati, rischiano di cambiare davvero le sorti di un match se controllati da un giocatore particolarmente abile e navigato.
    Nonostante fosse lecito aspettarsi qualche aspetto più fedele al contesto storico, per una guerra più di "trincea", Battlefield 1 ci è sembrato un titolo capace di rinnovare in parte il feeling tipico della serie.
    Tra le modalità disponibili, quella più riuscita all'interno di questa specifica mappa ci è sembrata sicuramente Rush: un game mode meno dispersivo, e per questo capace di portare lo scontro ad un livello più ravvicinato e talvolta fisico, esaltando anche qui uno dei punti cardine del gioco. Gli scontri corpo a corpo sono infatti uno degli aspetti più riusciti: imbracciare una delle letali armi per frantumare il cranio del vostro avversario, o infilzare senza pietà un nemico con la baionetta in dotazione, vi regalerà dei momenti di pura esaltazione.

    La modalitò Conquista invece rischia di scoraggiarvi un po', soprattutto perché la mappa è davvero enorme e spesso si crea un po' di confusione, che rischia di trasformarsi frustrazione: non capire da dove arrivano i colpi, in un FPS competitivo, non contribuisce ad accentuare il realismo, ma spinge anzi gli utenti ad innervosirsi e rinunciare.
    C'è da dire però che la nuova mini mappa è un tocco di classe: dal momento che non veniamo evidenziati tramite il classico puntino rosso ogni volta che spariamo un colpo nelle vicinanze di un avversario, è possibile adottare un approccio più elusivo e, perché no, impostare una strategia più elaborata.
    Se tra di voi poi ci sono abili piloti, sicuramente saranno divertiti dai diversi tipi di aeroplani presenti: riuscitissimi nel concept, un po' meno nei controlli (che risultano forse troppo legnosi e poco intuitivi, rendendo di fatto l'utilizzo dell'aereo una questione di skill, a differenza dei mezzi da terra, decisamente più semplici da usare). Attenti però, le tempeste di sabbia sono sempre in agguato, ed oltre ad essere visivamente spettacolari, renderanno inutili i vostri mezzi aerei e richiederanno anche alla fanteria di adattarsi al clima ostile.

    Battlefield 1 L'open beta di Battlefield 1 è riuscita ancora una volta a darci preziose conferme sulla produzione DICE: un concept incredibile fa da contorno ad un gameplay solido, che evita la strada del restyling completo, ma si spinge alla ricerca di un feeling in parte inedito per la saga(legato soprattutto al combattimento corpo a corpo ed al gunplay di armi sicuramente più "rudimentali"). Certo, forse era lecito aspettarti un approccio più fedele al contesto storico, e ci sono ancora alcuni aspetti che non ci hanno convinto (la modalità Conquista, ad esempio, resta abbastanza problematica se giocata su mappe enormi come il Deserto del Sinai). Eppure Battlefield 1 è divertente, incalzante, ma soprattutto spettacolare: se il nome della produzione ribadisce la volontà di creare un campo di battaglia virtuale che sia vivo e credibile, il team di sviluppo sembra sulla strada giusta per fare centro. Mentre il 21 ottobre si avvicina, insomma, questa Beta non ha fatto altro che alimentare la nostra voglia di giocare il titolo completo, con un occhio di riguardo alla campagna single player, incognita che stuzzica alla grande la nostra curiosità.

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