Call of Duty Vanguard alla prova: in guerra con l'Alpha Multiplayer su PS5

Il resoconto della nostra esperienza con l'Alpha di Call of Duty Vanguard e la modalità Collina dei Campioni, disponibile solo su PS4 e PlayStation 5.

Call of Duty Vanguard Alpha
Anteprima: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Con Call of Duty Vanguard Activision ha voluto bruciare le tappe e, a differenza di quanto avvenuto con Black Ops Cold War, la cui Alpha esclusiva per gli utenti PlayStation è arrivata sullo store solo nella seconda metà di settembre, questa volta ci è stata data la possibilità di avere un primo contatto con le modalità online dello sparatutto nel caldo mese di agosto. Nel corso delle 48 ore durante le quali i server sono stati aperti sia su PlayStation 5 che su PlayStation 4 abbiamo imbracciato i fucili e siamo tornati nella Seconda Guerra Mondiale per provare tutte le novità del prodotto in sviluppo presso Sledgehammer Games e supportato da tanti altri team interni di Activision come Treyarch, che curerà la modalità Zombies. Prima di proseguire, vi invitiamo anche a leggere le nostre impressioni sul singleplayer nello speciale sulla Campagna di Stalingrado in Call of Duty Vanguard.

    Benvenuti a Collina dei Campioni

    Come tutte le Alpha degli ultimi episodi della serie, anche quella di Call of Duty Vanguard non brilla certo per contenuti, dal momento che l'obiettivo principale del test è quello di mettere alla prova i server e garantire il corretto funzionamento di una delle principali novità del comparto multigiocatore online, ovvero la modalità Collina dei Campioni: questa è l'unica e sola opzione disponibile nell'Alpha ed è del tutto inedita per la serie.

    Si tratta di una variante dal taglio più frenetico dell'ormai noto Scontro, la cui particolarità risiede tutta nella struttura dell'arena: Collina dei Campioni è formata da un agglomerato di cinque mappe, quattro dedicate all'azione e una, chiamata ottagono, alle pause tra round. Ognuno degli otto team in gioco dispone di un totale di dodici respawn e deve competere in una serie di due contro due all'interno di una delle quattro mappe in cui si svolgono contemporaneamente tutti gli incontri di quello che potremmo definire ‘mini torneo' (in lontananza si possono vedere tutti gli altri contendenti, sebbene non si possa in alcun modo interferire nei loro match). I round hanno una durata molto limitata e sono di numero variabile, poiché le vite potrebbero esaurirsi subito o molto lentamente a seconda dell'abilità delle squadre in gioco. A prescindere dalla durata della partita, però, a vincere è solo ed esclusivamente l'ultimo team a restare in gioco. A differenza di Scontro, qui non vi è alcuna assegnazione casuale del loadout e non è nemmeno possibile accedere alla Caserma per creare una classe personalizzata. In Collina dei Campioni, infatti, l'equipaggiamento si costruisce pezzo dopo pezzo investendo presso le Stazioni d'Acquisto nell'ottagono tutto il denaro accumulato giocando.

    Potete scegliere se potenziare le armi applicando accessori casuali, acquistare serie di uccisioni, modificare le specialità o cambiare arma con una delle poche disponibili in questa prova. Questa scelta crea una situazione d'equilibrio tra le forze in gioco e fa in modo che gli utenti abbiano totale libertà decisionale in termini di gestione della classe: possono investire tutto nel potenziamento delle bocche da fuoco per accessoriarle, o magari rinunciare ad un power-up per attivare un Aereo Spia e conoscere la posizione del nemico per una manciata di secondi.

    A rendere libero il giocatore nell'approccio sono anche le quattro mappe che circondano l'ottagono, tutte all'aperto con qualche cunicolo o piccolo spazio al chiuso, e che consentono, sia a chi predilige l'uso di un fucile di precisione che di armi efficaci a corto raggio, di trovare la propria dimensione. Airstrip è la più grande delle arene e consiste in un hangar per aeroplani con tanto di torri sulle quali i cecchini possono salire per tenere sotto controllo l'intera area.

    In questa mappa emerge anche una delle nuove meccaniche di gameplay della quale vi abbiamo parlato anche nella nostra anteprima di Call of Duty Vanguard e di cui abbiamo avuto nell'Alpha solo un piccolo assaggio: la possibilità di distruggere elementi dello scenario. Nel caso di Airstrip vi è una piccola stanza sotterranea il cui accesso è sbarrato da sottili pareti di legno che possono essere buttate giù da una lunga raffica di colpi o dall'esplosione di una granata.

    Qualcosa di simile è presente anche in Courtyard, piccolissima mappa perfettamente simmetrica in cui i giocatori possono sfruttare le pareti in legno per eliminare gli avversari che si trovano dall'altra parte, visto che i proiettili oltrepassano questo genere di superfici. Vi è poi Market, la più difficile delle quattro presenti a causa della totale assenza di simmetria e del gran numero di banchi in legno nella parte centrale, i quali permettono solo di intravedere eventuali avversari in lontananza. L'ultima delle mappe disponibili nella prova è Trainyard, la quale propone ai lati delle sezioni simmetriche con container sui quali salire per avere una migliore visuale, e un'area centrale con un piccolo edificio che può essere utilizzato per tendere un agguato al team avversario.

    Un po' per le mappe, non particolarmente ispirate, e un po' per la struttura della modalità che tende a premiare i camper e chi resta sulla difensiva, Collina dei Campioni non ci ha convinti pienamente, e speriamo che il feedback ricevuto nel corso dell'Alpha possa aiutare gli sviluppatori a migliorare l'esperienza, magari aggiornando costantemente i giocatori con la posizione degli avversari sulla mini-mappa.

    Un feeling collaudato

    Ma come si comporta questo COD per quello che riguarda il gameplay? La risposta a questa domanda è molto semplice, poiché il gioco è in tutto e per tutto simile all'ultimo Modern Warfare. Dall'episodio di fine 2019 Vanguard eredita molte delle meccaniche abbandonate poi in Black Ops Cold War come la possibilità di correre più velocemente con la doppia pressione del tasto adibito alla corsa o l'opzione per agganciare le armi a qualsiasi sporgenza per migliorare la stabilità.

    Anche il TTK, ovvero il 'time to kill', è basso come quello del titolo di riferimento, con i nemici che precipitano al suolo senza vita anche solo con qualche proiettile andato a segno, a meno che non si utilizzi una corazza (non sappiamo però come andrà ad incastrarsi la protezione extra nel multiplayer classico). Nulla da eccepire per il gunplay, il quale al netto del cambio di setting e quindi dell'arsenale, riesce come sempre a restituire ottime sensazioni nell'utilizzo delle armi, che siano esse automatiche, manuali o semiautomatiche.
    Se da questo punto di vista il gioco è riuscito a convincerci, qualche perplessità nasce da piccoli dettagli che potrebbero averci inavvertitamente svelato alcune novità della prossima versione di Warzone. Sappiamo che il battle royale sta per trasformarsi e che si adeguerà per interfaccia, grafica e gameplay al nuovo Vanguard. A tal proposito, la Collina dei Campioni implementa una serie di meccaniche quali la raccolta del loot dalle squadre eliminate o il ritrovamento di denaro sparso in giro per l'arena che richiamano inevitabilmente al free to play.

    Ed è proprio per questo che preoccupa la scelta stilistica di avvolgere le armi a terra da un fortissimo bagliore luminoso del colore relativo alla rarità dell'arma. Si tratta ovviamente di un piccolissimo dettaglio che può essere corretto rapidamente e che, nel caso in cui dovesse restare, potrebbe non essere gradito dai giocatori.

    Tra alti e bassi

    La nostra prova si è svolta su PlayStation 5, piattaforma sulla quale il gioco si è mostrato fluido nella quasi totalità delle situazioni ad eccezione di qualche raro calo di framerate. Per raggiungere i 60 fotogrammi al secondo il team di sviluppo non ha fatto grandi rinunce in termini grafici, dal momento che Vanguard propone modelli delle armi molto dettagliati, ambienti discretamente modellati e un sistema di illuminazione che, seppur non faccia gridare al miracolo, riesce a fare il suo dovere.

    A non soddisfarci del tutto è stata invece la palette di colori, troppo piatta ed esaltata da scenari quasi monocromatici che talvolta rendono difficile riuscire ad orientarsi. Ovviamente questa critica è relativa alle arene presenti in Collina dei Campioni e non è da escludere che le mappe ideate per tutte le altre modalità presentino caratteristiche estetiche completamente diverse.

    In questa versione erano presenti anche delle funzionalità extra come la modalità a 120 Hz e la possibilità di giocare con mouse e tastiera. Nessuna traccia invece del FOV slider, la cui presenza nella versione finale del prodotto è ancora incerta. Grazie all'Alpha abbiamo anche potuto testare il supporto al DualSense: a differenza di Black Ops Cold War, titolo nel quale la resistenza era a tratti eccessiva e rappresentava un malus significativo nelle modalità online, in questo caso la pressione necessaria a mirare o sparare è parecchio inferiore e risulta al tempo stesso piacevole e quasi mai invasiva.

    Call of Duty Vanguard Questo primo contatto con Call of Duty Vanguard ha confermato la bontà del gameplay e del comparto tecnico, sebbene abbia fatto emergere più di qualche perplessità sulla modalità Collina dei Campioni e, più in generale, su quella che potrebbe essere la direzione artistica. Si tratta in ogni caso di una prova molto limitata e toccherà mettere le mani sulla Beta, la quale dovrebbe includere le modalità classiche e l'armeria, per farsi un'idea più precisa di cosa aspettarci nel prodotto finale in uscita il prossimo 5 novembre 2021 su PC e console PlayStation e Xbox.

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