Captain Tsubasa Rise of New Champions: provata la demo del gioco di calcio

Bandai Namco ci ha dato l'occasione di togliere le scarpette dal chiodo e fare due tiri nel nuovo gioco di Holly e Benji.

Captain Tsubasa Rise of New Champions
Anteprima: PlayStation 4
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • Chiamatela Captain Tsubasa o Holly e Benji, poco importa: l'impatto che ha avuto l'opera di Yoichi Takahashi sulle generazioni nate tra gli anni 80 e 90 (la pubblicazione del manga risale al 1981) è incalcolabile, soprattutto in paesi come il nostro dove il calcio ha assunto i connotati di una sorta di religione. Ancor più del manga, fu l'anime a monopolizzare l'attenzione di tanti appassionati di tutte le età, gli stessi che sognavano ad occhi aperti di poter correre - prima o poi - in un vero stadio, e che coltivavano la loro passione dando quattro calci nel campetto dietro casa. Quell'immaginario era così potente e coinvolgente da trasformare ogni smargiasso con le maniche tirate in su fino alle spalle in un Mark Lenders, o da farci esclamare, dopo un fortuito colpo combinato eseguito con un compagno di squadra, "Come i Gemelli Derrick!".

    Una passione la cui fiamma è stata riaccesa di recente grazie a un remake che ha dato una rinfrescata alla grafica della serie animata, e che ha anche ripristinato i nomi originali giapponesi su precisa richiesta del creatore, tanto quelli dei singoli giocatori e delle squadre, quanto dell'opera in sé, ora tornata ufficialmente Captain Tsubasa. Ed è con questo nome e un sottotitolo, Rise of New Champions, che Bandai Namco e Tamsoft hanno scelto di cavalcare l'onda dell'entusiasmo, annunciando a sorpresa una nuova trasposizione videoludica dell'anime calcistico per eccellenza. Dopo aver saltato a piè pari la scorsa generazione di console con l'agilità felina di un Ed Warner, o meglio Ken Wakashimazu, le eroiche gesta di Tsubasa e soci tornano su PS4, Nintendo Switch e PC nel 2020, a ben 14 anni di distanza dal Captain Tsubasa uscito su PlayStation 2. Un'attesa infinita, allietata (ma non troppo) da titoli portatili e mobile, alcuni dei quali limitati al solo Giappone.

    Tutti in campo!

    In occasione di un evento stampa organizzato a Milano dal publisher nipponico, abbiamo potuto mettere sin da subito le mani su Captain Tsubasa: Rise of New Champions: una breve demo utile più che altro a farsi un'idea dell'offerta ludica e visiva del titolo, che non ci ha permesso di approfondire più di tanto le sue meccaniche di gioco dentro e fuori dal campo.

    Nello specifico ci è stato messo a disposizione un solo match, disputato (più volte, con nostra somma gioia) contro altri colleghi presenti all'evento. Si è trattato di una partita profondamente simbolica, come può immaginare ogni fan dell'opera di Takahashi: quella tra la Scuola Media Nankatsu, la squadra del protagonista principale (il cui nome originale, lo ricordiamo, è Tsubasa Ozora), e l'Accademia Toho, capitanata dalla sua nemesi, quella di Kojiro Hyuga (Mark Lenders, per gli amici), nello stadio di Saitama.

    Sono ancora tanti i nodi da sciogliere, a partire dalla data di uscita, prevista entro l'anno e, presumibilmente, ben prima delle nuove edizioni di PES e FIFA. Per ora è confermata la presenza di una modalità Storia, che ripercorrerà gli eventi salienti dell'anime, una modalità multiplayer locale fino a 4 giocatori e una componente online, le cui caratteristiche sono del tutto avvolte nel mistero.

    A.F.A. (Arcade Football Action)

    Com'era prevedibile, le raffinate simulazioni di EA e Konami sono lontane anni luce dal progetto di Bandai Namco e Tamsoft, alimentato semmai dalla nostalgia, dal fanservice, e dalle urla disumane durante l'ennesima, scenografica animazione di tiro. D'altronde, il fulcro di questo titolo calcistico, orgogliosamente di impronta arcade, sono proprio le prodezze dei suoi iconici protagonisti: tiri al limite del leggendario che, come in un rituale sciamanico, evocano spiriti di altri piani dimensionali e li infondono nel pallone, pronto a scagliarsi con forza sul malcapitato portiere di turno, che nulla può davanti a un simile, impetuoso sfoggio di potenza. A meno che non si tratti di Wakabayashi Genzo (alias Benji), ovviamente.

    Guai però a considerarlo una semplice versione leggermente interattiva dell'anime: anzitutto, fare gol non è poi così semplice, perché nel mondo di Captain Tsubasa anche la pedina più insospettabile può mettere sotto scacco il re, e ogni azione sembra quella decisiva. Anche i portieri, soprattutto nel caso della nostra demo, sanno difendersi benissimo dai missili terra-aria sparati dai piedi supersonici dei rispettivi avversari, e in qualche occasione un difensore particolarmente zelante è anche riuscito a stoppare un pallone indirizzato dritto verso l'incrocio dei pali.

    A impreziosire questi momenti carichi di tensione sono splendide animazioni realizzate in cel-shading, quasi indistinguibili dall'anime. Quello di Captain Tsubasa è un mix in equilibrio tra casualità e statistiche: occorrerà del resto tenere sotto controllo anche stamina dei personaggi (qui chiamata "Spirito"), in un connubio tutt'altro che superficiale, che rende imprevedibile ogni azione e lascia col fiato sospeso finché la palla non buca la rete.

    Non crediate inoltre che sia possibile calciare la sfera in ogni circostanza. A limitare questo noioso e scontato scenario ci pensa l'impronta dal sapore quasi"action" di Captain Tsubasa Rise of New Champions, capace di aggiungere un pizzico di complessità alle manovre e, di riflesso, aumentare il divertimento: i tiri speciali, considerati come un'abilità dei singoli giocatori, vanno infatti caricati per qualche prezioso secondo, un lasso di tempo entro il quale bisognerà tener d'occhio sia la barra della potenza del colpo, che se non riempita a dovere si tradurrà in un tentativo perlopiù inefficace, sia soprattutto gli assalti degli avversari, i cui contrasti sono programmati per essere davvero devastanti.

    Volontà di potenza (e tempismo)

    L'unico modo per scampare all'intervento del rivale, indicato da un bagliore, è rispondere con un altro attacco o con uno scatto prima che vada a segno. Più il tempismo è preciso, più è coreografico il modo in cui viene evitato l'avversario, dalla bicicletta di Tsubasa (un piacere per gli occhi) fino a vere esplosioni, con tanto di fulmini, che non sfigurerebbero in un videogioco di Dragon Ball Z. Non mancano inoltre mini-game a base di button mashing per la conquista della palla in volo, come ci è capitato durante la battuta di un calcio d'angolo.

    In ogni caso, non tutti i giocatori possiedono i medesimi talenti: data l'impronta ai limiti del fantasy, il team di sviluppo ha assegnato ai calciatori alcune abilità attive (come tiri o parate uniche) e passive (che offrono bonus e buff temporanei).

    Lo stesso discorso vale per tecniche, passaggi, cross e triangolazioni agili: per inanellare ogni azione serviranno sia un bel po' di tempismo sia, purtroppo, anche una certa dose di pazienza, a causa di una palese rigidità dei movimenti che non agevola di certo la fluidità delle azioni, ingessate peraltro da una fisica del pallone che, anche in un contesto così irrealistico, mette in mostra alcune mancanze. La colpa risiede infatti principalmente in uno sgradevole effetto "calamita" che appesantisce il flusso generale, e che a tratti non riesce neppure ad agganciarsi correttamente ai piedi degli atleti.

    Sono piccole note stonate che fanno eco a qualche bug legato anche alla telecamera (che si blocca d'improvviso) e all'assenza dei falli, apparentemente ancora non implementati. Non ci è stato fischiato nessun contrasto, ma questi sono comunque inclusi tra le statistiche di fine match, segno che nel prossimo incontro col gioco potremo anche saggiare la bontà - o la miopia - dell'arbitro. Se si escludono questi inciampi, dalla nostra prova Captain Tsubasa ha saputo generare un genuino fomento che promette già da ora di scandire ogni singola partita, specialmente se disputata in compagnia di un amico.

    Captain Tsubasa: Rise of New Champions Il sole splende sui verdi campi di Captain Tsubasa: Rise of New Champions, in arrivo nel 2020 su PC, PS4 e Nintendo Switch. Il primo contatto con il titolo calcistico di stampo arcade targato Bandai Namco e Tamsoft ci ha elettrizzato prima con la sua cornice grafica che rende molto labile il confine tra gioco e anime, poi con le sue trovate ludiche a base di tempismo e istinto, ricompensate da tiri memorabili e parate impossibili. In attesa di saperne di più (su storia, modalità online e data di uscita ufficiale), il team deve però lavorare sulla fluidità dei movimenti dei giocatori e sulla fisica del pallone: non per raggiungere un realismo che ovviamente non appartiene all’anima della produzione, ma per alleggerire in parte una rigidità generale che rischia di appesantire il flusso dell’azione. Nel frattempo, sia per Holly sia per Benji è scoppiato un tifo indiavolato.

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