Darksiders 3: Furia scatena l'apocalisse in una nuova demo

Abbiamo provato una nuova demo di Darksiders 3, terzo episodio della saga dedicata ai Cavalieri dell'Apocalisse: siete pronti per conoscere Furia?

Darksiders 3
Anteprima: Multi
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • La storia della saga di Darksiders risuona, quasi poeticamente, con il ciclo di morte e rinascita che compone il continuum narrativo della serie di Vigil. Lo stesso studio pareva destinato a un triste oblio, prima che THQ Nordic decidesse di dare nuova vita al franchise mettendo al timone Gunfire Games, un team formato da una fetta importante degli sviluppatori che, ormai otto anni fa, diedero inizio alla corsa selvaggia dei cavalieri dell'Arso Consiglio. Manca la supervisione artistica di Joe Madureira - e si vede - eppure Darksiders 3 assomiglia sempre di più al capitolo che avremmo voluto vedere come naturale prosecuzione delle avventure di Guerra e Morte. Un prodotto che ora sembra ben lontano da quei primi, sconfortanti, trailer visti lo scorso anno, e che si fa più convincente ad ogni nuovo incontro. L'ultimo di questi, proprio nei giorni scorsi, ci ha permesso di impersonare Fury in una nuova demo del gioco che, malgrado qualche incertezza, ha contribuito a consolidare le nostre aspettative sul futuro del titolo. Il che è ironico, dato che il futuro narrato dal titolo è a tutti gli effetti un'apocalisse devastante.

    L'apocalisse che ci piace

    La demo messa a disposizione dai ragazzi di Gunfire Games si apriva nella minacciosa penombra di una stazione ferroviaria sotterranea. Un luogo tetro, opprimente, nelle cui sale risuonava, silenzioso, l'eco mortale di quell'apocalisse innescata dalla compianta Vigil con la cavalcata del possente Guerra. Per quanto lugubre e desolato, questo primo scenario rappresenta un elemento di conforto: i primi incontri con Darksiders 3 avevano infatti suscitato in noi qualche dubbio circa l'efficacia della caratterizzazione stilistica del mondo di gioco, un po' troppo "edulcorata" per il contesto apocalittico del titolo.

    Il cupo squallore della sezione testata, invece, suggerisce che il team di sviluppo sta investendo le giuste risorse creative nel delineare il profilo di un'ambientazione variegata e intrigante, tra le cui maglie si avvicendano scorci verdeggianti e oscuri coacervi di devastazione. Come anticipato, infatti, quello di Darksiders 3 sarà un mondo interconnesso senza portali o caricamenti: un unico "blocco" stratificato e pensato per offrire ai giocatori un costante invito all'esplorazione. L'area visitata, peraltro, ci ha sorpreso per la forte coerenza di un world design che, man mano che ci addentravamo nelle profondità del sottosuolo, assumeva tratti sempre più repellenti, demoniaci, tra ambienti invasi da disgustose pustole biancastre e un'oscurità pervadente, strappata al buio solo dai bagliori rossastri emessi dalla chioma fiammeggiante di Fury. Su questa nota, tra l'altro, vale la pena di spendere qualche parola su uno degli ingredienti chiave della nuova formula messa a punto da Gunfire Games per Darksiders 3. Il terzo capitolo della saga sembra infatti dotato di una sfumatura "metroidvania" più marcata, legata al potenziamento della protagonista con i cosiddetti "Hollow". L'acquisizione - legata alla trama - di ognuno di questi lasciti soprannaturali permette infatti a Fury di arricchire il proprio arsenale con un totale di 4 armi secondarie ed altrettante abilità speciali, con importanti vantaggi sul fronte dell'esplorazione. Utilizzando i flagelli ardenti della forma "fiamma", ad esempio, potremmo farci strada attraverso muri di ragnatele o innescare particolari insetti esplosivi, utili alla risoluzione di enigmi ambientali non particolarmente complessi.
    In questa forma, inoltre, Fury sarà in grado di attraversare senza problemi fuoco e lava, guadagnando così l'accesso ad aree precedentemente inesplorate. Usando il Maglio del Disprezzo, un colossale martello da guerra legato alla forma "force" di Fury, la nostra prode condottiera potrà invece ridurre in macerie ostacoli rocciosi, e scatenare - una volta riempita la barra della Collera - una potente esplosione gravitazionale. Oltre a tingerle i capelli di un viola dai riflessi minacciosi, questa forma permetterà al cavaliere di muoversi sott'acqua come se fosse sulla terra ferma, approfittando di un accresciuto peso specifico.

    Il modo in cui era strutturata l'area della demo lasciava sicuramente intuire la presenza di una certa componente di backtracking, che speriamo non eserciti però un peso troppo gravoso sul bilancio del gameplay. C'è comunque da dire che la mappa pare caratterizzata da una buona navigabilità, impreziosita da una certa abbondanza di aree segrete nelle quali, oltre a qualche tesoro, Fury potrebbe anche trovare umani sopravvissuti all'apocalisse, da condurre al sicuro come comandato dall'Arso Consiglio.

    Sì, perché la nostra sinuosa condottiera ha una missione ben precisa: sconfiggere e catturare un manipolo di demoni noti come "I Sette Peccati Capitali", cercando al contempo di impedire a questi mostri di rendere ancora più miserabile l'esistenza dei pochi umani scampati alla fine del mondo. Prima di parlare del nostro sgradevole incontro con Accidia, il repellente boss della demo, bisogna necessariamente dedicare qualche istante all'approfondimento di quello che, con tutta probabilità, è il combat system più ambizioso (e rischioso) nella storia del franchise.

    La furia è donna

    Abbandonata buona parte degli elementi ruolistici del secondo capitolo, la complessità del sistema di combattimento di Darksiders 3 lo colloca a una certa distanza anche da quello del primo capitolo, del quale il gioco conserva però molte delle meccaniche di base. L'arsenale guerresco di Fury comprende quindi una lunga serie d'assalti con la sua arma principale, la frusta, con i quali si possono comporre combo che variano a seconda del numero di pressioni singole o prolungate inanellate col tasto d'attacco, tenendo conto anche delle pause tra una digitazione e la successiva. Le combinazioni, sia aeree che terrestri, possono inoltre essere arricchite con l'utilizzo dell'arma speciale della forma in uso (modificabile in qualsiasi momento con la pressione di una coppia di tasti), magari per concludere una serie d'attacchi con una devastante esplosione elementale.

    Se già di per sé la varietà e lo spessore del suo combat system appaiono decisamente stimolanti, Darksiders 3 spinge sull'acceleratore proponendo un livello di sfida sorprendentemente impegnativo, che costringe i giocatori ad affinare riflessi e abilità, adattando le proprie strategie d'attacco alle caratteristiche dei diversi nemici e del campo di battaglia. In assenza di un tasto per parare, la sopravvivenza del giocatore è legata a doppio filo a una corretta interpretazione dei movimenti dei nemici, cui contrapporre schivate acrobatiche che, se effettuate col giusto tempismo, permetteranno di rispondere agli assalti demoniaci con speciali combo "critiche". Il concerto di queste dinamiche trasforma ogni combattimento in una brutale danza di morte, che coinvolge meno avversari ma si muove sempre sul filo del rasoio. Un passo falso di troppo e potreste ritrovarvi teletrasportati all'ultimo punto di controllo sbloccato, lasciando dietro di voi tutta l'esperienza accumulata massacrando mostruosità assortite sotto forma di spiritello fluttuante.

    Un'altra morte sulla strada per l'ectoplasma in questione e perderete tutto, proprio come succedere in una certa saga dark fantasy, la più odiata dai parroci di tutto il mondo. Per quanto il combat system prometta di offrire ai giocatori livelli di appagamento inediti per la serie, un sistema di collisioni a tratti fastidiosamente impreciso e un bilanciamento dei nemici ancora imperfetto limitano in parte l'entusiasmo per la svolta hardcore ordita da Gunfire Games, sulle cui spalle pesa ora la responsabilità di esprimere al meglio il notevole potenziale del comparto ludico.

    Un potenziale cui contribuisce una discreta varietà in termini di abomini da abbattere e relativi pattern d'attacco, sebbene il design di queste atrocità brulicanti non sia sempre perfettamente centrato. Si tratta in realtà di una considerazione che riflette le forti oscillazioni di una direzione artistica qualitativamente disuguale, che alterna vedute suggestive a panorami indiscutibilmente anonimi, mostri ben realizzati e boss tutt'altro che esaltanti. E qui, come prevedibile, torniamo a parlare di quel bacherozzo panciuto di Accidia, un insettoide pingue e indolente che, seppur dotato della giusta sfumatura di sgradevolezza, si presenta all'appuntamento con Fury sfoggiando un design non particolarmente brillante, sia dal punto di vista estetico sia per quel che riguarda i suoi pattern d'attacco. La fase iniziale del combattimento ci vede costretti a distruggere a suon di frustate il trono semovente di Accidia, sostenuto da una nutrita schiera di scarafaggi giganti, evitando al contempo i colpi dello scettro del Peccato Capitale. Una volta appiedato il colosso verdastro, si assiste a un netto aumento della gamma dei suoi attacchi, ma niente di particolarmente rimarchevole o sorprendente. Sì, il ciccione mena come un fabbro sotto steroidi, ma evitare le bordate più clamorose richiede comunque uno sforzo molto ridotto in termini di adattamento, specialmente dopo aver superato l'inferno zampettante che conduce all'antro del demone. In tutta onestà, abbiamo l'impressione che, per quanto il combat system di Darksiders 3 sia complessivamente più interessante, le boss fight del gioco si pongano su un livello inferiore rispetto a quelle dei precedenti capitoli.

    Una considerazione che speriamo di ribaltare una volta posate le mani sul gioco completo. Per quanto la demo non permetta di esprimere giudizi di valore sul sistema di progressione di Fury, sappiamo che depositando l'esperienza guadagnata presso il buon Vulgrim, uno dei personaggi più iconici della serie, potremo salire di livello e guadagnare punti attributo con i quali migliorare i valori di Salute (vita), Forza (danni fisici) e Arcano (danni magici). La corsa verso la piena efficienza letale passa anche per il potenziamento delle armi a disposizione della protagonista, come suggerito dalle numerose risorse rinvenute durante le nostre scorribande apocalittiche.

    Questo aspetto della progressione rimane però, almeno per il momento, avvolto dal mistero, sebbene le prospettive siano piuttosto intriganti. Se da una parte la prova col gioco ci ha rassicurato circa il potenziale della ricetta ludica di Gunfire Games, che punta a proporre un ricco mix di esplorazione, enigmi ambientali e mischie hardcore, dall'altra c'è un aspetto della produzione che, almeno in questo fase, ci preoccupa anche più di una direzione artistica claudicante.

    Tecnicamente parlando il titolo di THQ Nordic presenta ancora una valanga di problemi, anche senza tirare in ballo i limiti di un comparto grafico piacevole ma non certo stratosferico. Nel corso della prova abbiamo fatto incetta di bug di ogni genere, tra improvvisi collassi del sistema d'illuminazione, compenetrazioni improbabili e ostacoli invisibili. Ad aggravare il tutto c'è un frame rate che, anche alle prese con un PC discretamente forzuto (CPU i7 7740X, GTX 1070, 16 GB RAM DDR4), si è dimostrato tutt'altro che solido, con frequenti stuttering e cali consistenti. A occhio e croce, considerando l'incidenza di questi drop nelle aree "di passaggio", ci viene da pensare che si tratti di disturbi legati a qualche problema relativo allo streaming degli asset di gioco. Considerando la forte limitatezza delle opzioni grafiche della beta su PC (risoluzione, vsync e poco altro) non abbiamo comunque potuto verificare la bontà della nostra intuizione. C'è però da dire che, considerando l'abbondanza di texture slavate, moli poligonali non proprio generose e animazioni ancora piuttosto ingessate, ci saremmo aspettati prestazioni ben diverse, specialmente a 1080p.

    Darksiders 3 Al netto delle incertezze a proposito di una direzione artistica non sempre convincente e di qualche passo falso nel design di boss e ambientazioni, Darksiders 3 ha tutto il potenziale per confermarsi come un capitolo all'altezza dei suoi predecessori. L'epopea di Fury mette in campo un combat system impegnativo e appagante, tra le maglie di un mondo interconnesso e affascinante, che promette di tenere sempre vivo l'interesse dei giocatori. Ancora non sappiamo se la storia del nuovo cavaliere di Gunfire Games sarà altrettanto intrigante, ma le premesse sono piuttosto buone. Quello che sappiamo per certo è che il team di sviluppo ha bisogno di lavorare duro per sistemare i numerosi problemi che, almeno su PC, affliggono il comparto tecnico del gioco. Se lo studio riuscirà a smussare i difetti dell'esperienza in tempo per l'uscita, prevista per il 27 novembre, i giocatori potrebbero trovarsi per le mani un titolo in grado di sostenere egregiamente l'eredità di una serie cult.

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