Provato Death Trap

NeoCore Games abbandona Van Helsing per un Tower Defense

Provato Death Trap
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Saldi, sconti, offerte e chi più ne ha più ne metta. Tutto estremamente conveniente dalla prospettiva del giocatore ma, senza la giusta attenzione, pericoloso per alcuni sviluppatori. Nel marasma dell'oceanica offerta degli store digitali, infatti, si rischia di perdere di vista tutta una serie di proposte che meriterebbero sicuramente ben più attenzione e, soprattutto, riscontro di pubblico. Una di queste è certamente quella offerta dai due capitoli dell'interessantissima serie di RPG/Tower Defense legata al nome di Van Helsing e portata sui nostri schermi da NeoCore Games.
    La formula utilizzata nella trasposizione videoludica delle avventure del cacciatore di vampiri si è infatti rivelata perfettamente in grado di sostenerne la profondità strutturale, dando vita ad uno dei titoli più interessanti per gli amanti del genere che attualmente trovino posto sul mercato.
    NeoCore, oggi, tenta di rinfrescare quella stessa formula unendo al concetto di Tower Defense un gameplay meno legato alle regole dell'RPG classico, incontrando, invece, quello tipico dei dungeon crawler e degli hack'n'slash alla Diablo; il risultato, già disponibile in accesso anticipato su Steam, resta intrigante e conferma come lo studio di sviluppo ungherese rimanga attualmente uno dei più quotati all'interno del genere.

    HACK'N'DEFENSE

    Il concetto alla base di DeathTrap rimane classico e senza troppe deviazioni sul tema: immerso in un universo dai toni più fantasy rispetto a quelli visti nelle avventure di Van Helsing (ma senza perdere del tutto di vista le tematiche steampunk tanto care agli sviluppatori), al giocatore sarà data una città da difendere ed un'ampia mappa di gioco all'interno della quale potrà muoversi liberamente, annientando le varie ondate di demoni e mostri che si lanceranno verso la sua conquista. Una volta esaurite le tradizionali premesse, quindi, starà al giocatore dosare le proprie forze nell'utilizzo di trappole ed edifici posti a difesa dell'obiettivo nemico e l'impiego in combattimento dei poteri del personaggio sotto il suo controllo diretto. In questa versione preliminare i personaggi utilizzabili saranno due, ognuno legato ad uno dei classici stili di gioco (e di design) degli RPG moderni: se la Maga potrà quindi utilizzare potenti incantesimi a suo favore a discapito del propria incolumità in caso di combattimento corpo a corpo prolungato, il Mercenario farà della propria forza bruta la sua arma migliore, attivandosi maggiormente e più da vicino sul campo di battaglia. Per quanto di stampo estremamente classico nella loro concezione, i due personaggi giocabili vengono resi più interessanti, e personalizzabili, dal loro interessante sistema di evoluzione. Guadagnando punti esperienza ed aumentando di livello, infatti, questo si aprirà in tre diversi possibili rami di crescita, ognuno dedicato ad un elemento particolare del gameplay: sarà quindi possibile costruire un personaggio basato maggiormente sulle proprie abilità magiche e di combattimento, così come concentrarsi maggiormente sulle sue capacità di costruire trappole e marchingegni sempre più potenti o aumentarne il numero di bonus elargiti dalla mappa di gioco sotto forma di risorse, punti esperienza e altro ancora.
    Questo sistema vivacizza una struttura di per se piuttosto classica, rendendo possibile una discreta personalizzazione dei personaggi che, comunque, deve sottostare ad un necessario equilibrio: concentrare i propri sforzi in uno solo dei rami del proprio skill tree sarà infatti controproducente una volta messo piede sul campo di battaglia, dove senza il necessario supporto di trappole e torri difensive posizionate nei giusti punti (comunque prefissati sulla mappa) anche il più agguerrito lottatore può rischiare la debacle.
    Anche l'ampiezza del proprio arsenale difensivo si attesta su livelli più che buoni, dando la possibilità di spaziare da trappole e torri meccaniche o magiche e offrendo un buon parco di creature utilizzabili a proprio piacimento: ognuna delle diverse tipologie di sistemi difensivi porterà ovviamente con se caratteristiche diverse, semplicemente sparando a vista in alcuni casi oppure sfiancando e rallentando i nemici all'interno di una determinata area, e sarà quindi fondamentale scegliere con cura quali posizionare sul campo di battaglia, anche alla luce di una diversità piuttosto convincente nel bestiario nemico.

    A livello strategico, uno degli aspetti ai quali gli appassionati del genere dovranno fare l'abitudine è l'inquadratura fissa sul proprio personaggio al quale, quindi, è anche legata la navigazione di qualsiasi punto sulla mappa; la sola possibilità di 'studio' dell'area di gioco che non sia quella immediatamente limitrofa alla propria posizione è data infatti dalla mini mappa sulla quale bisognerà sempre tenere d'occhio i vari spostamenti delle truppe nemiche, anticipandone le mosse quando possibile. Tutto ciò conferisce certamente un livello di sfida più che buono alle partite di DeatTrap e, soprattutto, rende ancor più fondamentale il posizionamento delle giuste trappole nei luoghi opportuni (sotteso, a volte, al più classico dei trial and error), ma la mancanza di uno scrolling libero sull'area di gioco è sicuramente un aspetto che farà storcere il naso a molti durante le prime partite. Una volta presa confidenza con il sistema di gestione dell'inquadratura, comunque, questo non farà che rafforzare l'idea di trovarsi di fronte al convincente mix di strutture di gioco voluto da NeoCore, ricordando ancor più da vicino quella del classico Blizzard, del quale DeathTrap riprende molto anche in fase di combattimento attivo.
    Oltre che ad un ritmo degli scontri che riporta il titolo NeoCore nel campo degli hack'n'slash puri, è infatti il sistema di loot (ancora lontano dai fasti 'collezionistici' di Diablo, ma sulla buona strada) con il quale i nemici sconfitti metteranno a disposizione del giocatore equipaggiamento, denaro, e oggetti consumabili a non lasciare alcun dubbio sul percorso intrapreso dagli sviluppatori di Budapest, permettendo a DeathTrap di distinguersi da una numerosissima e agguerritissima concorrenza, persino interna.
    Rimane attualmente sui buoni standard fissati dai precedenti lavori del team di sviluppo anche il comparto tecnico di DeathTrap che, senza stupire in nessun particolare campo (se non in qualche scelta di design particolarmente azzeccata), svolge il proprio lavoro grafico e sonoro in modo soddisfacente, mettendo su schermo una buona quantità di modelli poligonali senza rendere conto in modo significativo a framerate e pulizia generale delle schermate.

    Death Trap Dopo due ottimi titoli dedicati al cacciatore di vampiri Van Helsing, NeoCore Games rientra nei ranghi di un fantasy più classico per il suo nuovo Tower Defence. Le modifiche al setting di gioco non sono comunque le uniche nelle quali potremo imbatterci in DeathTrap, contraddistinto da una componente ruolistica forse meno accentuata rispetto ai suoi 'predecessori' ma con un gameplay più affine a Diablo e ai vari dungeon crawler che negli anni abbiamo potuto apprezzare sui nostri schermi. Un numero di personaggi utilizzabili limitato da uno sviluppo non ancora ultimato, non nega comunque ai giocatori di apprezzarne le possibilità di personalizzazione e la profondità tattica e strategica che da sempre contraddistingue il lavoro del team di sviluppo est-europeo. Nonostante una build di tutto rispetto già disponibile in Early Access su Steam, comunque, il nuovo Tower Defence NeoCore necessita ancora di qualche perfezionamento nella gestione di alcuni particolari aspetti tattico-strategici che, grazie all'aiuto della sempre attiva community, siamo sicuro non mancheranno di passare sotto i ferri degli sviluppatori prima della release di una versione finale del gioco. Un titolo da tenere d'occhio per tutti gli appassionati, insomma, che potrebbero scoprire al suo interno una declinazione del genere potenzialmente ancor più assuefacente di quella tradizionale.

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