"Quando la felicità viene distrutta, c'è sempre odore di sangue."
È una dura lezione che lo sventurato protagonista di Demon Slayer, il giovane Kamado Tanjiro, ha appreso nell'unica notte in cui non fece ritorno a casa. Durante la sua assenza, difatti, il demone Kibutsuji Muzan massacrò l'intera famiglia Kamado, trasformando in un demone la graziosa Nezuko, ossia l'unica superstite. È stato proprio questo efferato evento a tracciare in maniera indelebile il sentiero che lo stesso Tanjiro, una volta ricongiuntosi all'amata sorella minore, ha poi intrapreso nella vita: unirsi alla Squadra Ammazzademoni per trovare un rimedio che possa far tornare umana l'affascinante Nezuko e al tempo stesso proteggere il prossimo dai demoni, affinché nessun altro vada incontro a una tragedia tanto orrenda e ingiusta quanto quella abbattutasi sulla famiglia Kamado.
Campione di incassi in ogni angolo del globo, Demon Slayer non ha certo bisogno di pompose presentazioni (qualora desideriate invece conoscere maggiori dettagli sulla trama dell'opera vi suggeriamo di consultare la nostra recensione della prima stagione di Demon Slayer Kimetsu no Yaiba), in quanto la sua storia ha già sconvolto e conquistato milioni di fan, permettendo al fumetto e all'omonimo anime di diventare uno dei più grandi successi dell'ultimo decennio. Pertanto, era solo una questione di tempo perché la licenza dei record ispirasse qualche videogioco. Annunciato nel mese di marzo 2020, il tie-in intitolato Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles e sviluppato dai ragazzi di CyberConnect2 è ormai a un tiro di schioppo, non a caso negli ultimi giorni abbiamo iniziato a prendere confidenza col suo sistema di combattimento e le dinamiche della cosiddetta Modalità Avventura. L'attesa è stata estenuante, ma finalmente è il giunto il tempo di raccontarvene le nostre impressioni preliminari!
La via dell'Ammazzademoni
Sin dal principio Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles è stato etichettato come il probabile successore di Naruto: Ultimate Ninja Storm (altra popolare serie di CyberConnect2), a causa dei molteplici elementi ludici che accomunano i due prodotti.
Come vedremo a breve, difatti, non solo la mappatura dei comandi del nuovo arrivato ricorda grossomodo quella vantata dai titoli dedicati al ninja biondo più famoso di tutti i tempi, ma lo sviluppatore ha voluto utilizzare anche con Demon Slayer la deliziosa formula che in passato ha decretato il successo di Naruto: Ultimate Ninja - il nome con cui la serie era nota durante l'epoca PS2 - e, qualche anno più tardi, del più evoluto filone Storm. Al pari dei suddetti, The Hinokami Chronicles è insomma un "arena fighter" votato alla spettacolarità che, avvalendosi di una vera e propria Modalità Avventura, consente tanto ai fan quanto ai neofiti di ripercorrere passo passo le vicende narrate nel manga di Koyoharu Gotouge.
Nelle poche ore trascorse in compagnia del tie-in ci siamo quindi calati nei panni di Tanjiro, per poi lanciarci nel recupero dei cosiddetti "frammenti di memoria", ossia degli oggetti luminosi disseminati per i vari capitoli dell'avventura attraverso i quali è possibile ricostruire l'intera vicenda e assistere agli episodi non giocabili. Tuttavia, poiché alcuni frammenti necessari a far luce su alcuni ricordi chiave del primo capitolo possono essere ottenuti soltanto a partire dal sesto, e così via, abbiamo il sospetto che un giocatore sprovvisto di adeguate conoscenze pregresse circa gli avvenimenti principali di Demon Slayer potrebbe trovare qualche difficoltà a comprenderne in toto gli sviluppi.
Mettendo da parte i dubbi sulla decisione di rendere perlopiù opzionale (e disordinato) il ritrovamento dei frammenti di memoria, la Modalità Avventura di Hinokami Keppuutan è in tutto e per tutto identica a quella di Naruto: tra una battaglia e l'altra, l'utente è invero libero di esplorare delle piccole mappe tridimensionali in cui sono appunto sono nascosti i ricordi di Tanjiro, i Punti Kimetsu da scambiare con costumi e altri collezionabili, senza dimenticare le missioni secondarie che consistono quasi sempre nella raccolta di indizi e informazioni.
Delle attività che in queste prime ore stiamo apprezzando abbastanza, seppur non senza riserve. Se da una parte i segmenti narrativi si direbbero più che validi, anche grazie a deliziosi spunti che arricchiscono leggermente il canovaccio originale, dall'altra non siamo particolarmente entusiasti della qualità complessiva degli ambienti, in cui l'interazione è quasi del tutto inesistente. Oltretutto, durante le fasi esplorative si avvertono una certa legnosità e ripetitività che purtroppo sono dovute tanto all'andamento lento del personaggio controllato, quanto alla schematicità con cui si innescano gli scontri previsti dallo script. Il nostro sincero augurio è che la situazione migliori gradualmente dopo esserci lasciati alle spalle i primi capitoli dell'avventura, ovvero gli unici che il publisher ci ha finora permesso di collaudare.
Prestiti e novità
Per quanto concerne invece il sistema di combattimento, questo primo contatto col tie-in ha confermato più o meno le impressioni maturate lo scorso febbraio, quando lo sviluppatore diffuse in rete i primissimi video di gameplay (rileggete la nostra precedente anteprima di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles).
Come accennato anche nel paragrafo precedente, la mappatura dei comandi è vagamente ispirata a quella di Naruto: Ultimate Ninja Storm, difatti le azioni basilari quali l'attacco leggero o l'inseguimento sono rimaste pressoché invariate. Ad essere cambiata è la gestione delle tecniche speciali, il cui utilizzo non solo è regolamentato da due barre che rispettivamente si ricaricano col tempo o in base al numero di colpi inflitti o subiti (per assurdo sembra non esserci alcun metodo per riempierle spontaneamente), ma il loro innesco prevede combinazioni di tasti meno intuitive di quelle richieste dai ninja di Kishimoto. Dovendo dosare il consumo delle barre speciali, Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles necessita insomma di un approccio più ragionato e lungimirante rispetto a quanto fatto dal caotico e frenetico Naruto, che tra le altre cose vantava al proprio arco una velocità di movimento ed esecuzione nettamente maggiore.
Sia chiaro che non si tratta assolutamente di un difetto, e il cambio di rotta intrapreso da CyberConnenct2 potrebbe del resto andare incontro alle necessità di quella vasta fetta di giocatori che appunto predilige la tecnica alla velocità incontrollata. Da parte nostra, però, non ci sentiamo ancora pronti per esprimere un giudizio, anche perché al momento non abbiamo messo le mani sul roster completo e il titolo potrebbe riservarci sorprese (e meccaniche) che ancora ignoriamo. Le prossime settimane di test saranno quindi fondamentali per padroneggiare il combat system e confrontarne sulla bilancia i pregi e i difetti.
Sfortunatamente la build per PlayStation 4 fornitaci da publisher non ci ha permesso di provare la componente multiplayer online di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles, che stando a quanto comunicato sarà introdotta soltanto dalla già annunciata day-one patch (che ci auguriamo di ricevere in fase di recensione).
A proposito di aggiornamenti, SEGA ha rivelato pure che i tanto attesi demoni non saranno disponibili sin dal lancio, bensì verranno implementati gratuitamente in un secondo momento. Infine è confermato anche l'arrivo di un'ulteriore patch post-lancio che consentirà ai possessori delle versioni Steam, PS5 e Xbox Series X di selezionare una modalità performance a 60 fps, che però saranno supportati soltanto durante i combattimenti e le fasi esplorative. Le cutscene, quindi, continueranno a girare a 30 fotogrammi al secondo, indipendentemente dalla modalità scelta.
Eravamo davvero ansiosi di porre sul banco di prova il primissimo tie-in di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba, specie dopo il controverso trailer mostrato durante lo State of Play dell'8 luglio 2021. Questa prova ha in parte confermato alcuni nostri timori circa la Modalità Avventura, ma non ce la sentiamo ancora di emettere dei giudizi definitivi, poiché la stessa, una volta superati i capitoli introduttivi, potrebbe esplodere e riservarci delle gradite sorprese. È invece il sistema di combattimento l’aspetto del prodotto che al momento ci ha convinti di più, in quanto CyberConnect2 ha riutilizzato alcuni elementi tipici della serie Naruto: Ultimate Ninja Storm (come i QTE nelle fasi finali delle boss fight), senza però rinunciare alla volontà di innovare e sperimentare nuove soluzioni ludiche. Vi diamo dunque appuntamento alla recensione finale per scoprire se la Squadra Ammazzademoni riuscirà o meno a raccogliere la preziosa eredità lasciatale dal ninja biondo del Villaggio della Foglia.