Provato Destiny - Sparrow Racing League

Bungie ed Activision scelgono il palco della PlayStation Conference per annunciare un nuovo evento speciale: per tre settimane, i guardiani potranno sfidarsi in corse al cardiopalma a bordo dei propri Astori.

Provato Destiny - Sparrow Racing League
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  • Xbox 360
  • PS3
  • PS4
  • Xbox One
  • Sarebbe stato il momento perfetto per annunciare una nuova espansione, un DLC che potesse allungare l'interesse dei fan per l'ormai morente The Taken King. Diciamoci la verità: nonostante abbia tenuto banco per tre mesi, gli stimoli per continuare a giocare a Destiny si stanno ormai esaurendo. Le challenge appena introdotte nel raid possono far poco, anche ammesso che la raccolta degli ultimi frammenti calcificati sblocchi poi una nuova taglia esotica.
    Ci sarebbe bisogno di una questline che portasse avanti la storia dell'universo Bungie, perché la lenta scalata al "level cap" ormai può stuzzicare solo gli irriducibili. Avremmo scommesso che la software house di Seattle sarebbe salita sul palco della PlayStation Experience, ma pensavamo ad un annuncio un po' più solido rispetto a quello di Sparrow Racing League. E invece, ecco arrivare le corse sugli Astori, di cui l'utenza aveva fantasticato per lungo tempo.

    Il Sorpasso

    Praticamente da quando è stata lanciata l'Alpha, ricordandosi quasi certamente dei Podracer di Star Wars, i giocatori di Destiny hanno sognato di usare gli "Sparrow" dei Guardiani per gareggiare in competizioni ad alto tasso di adrenalina. Alcuni utenti piuttosto fantasiosi hanno addirittura inventato gare non ufficiali di acrobazie, da compiersi assolutamente con il pericoloso "Rompicollo". L'apertura della Sparrow Racing League permetterà di sfidarsi in un paio di circuiti appositamente allestiti su Marte e Venere, in eventi competitivi che avranno pure il compito di vivacizzare la stanca routine dei guardiani (di uccidere Oryx non ne possiamo più!).
    L'evento speciale comincerà il prossimo martedì e durerà, al momento, per tre settimane. Attualmente Bungie non sa se si trasformerà in un appuntamento fisso, come lo Stendardo di Ferro, oppure se non tornerà mai più come fu per l'Ira della Regina. Per il momento questi ventuno giorni serviranno a raccogliere i feedback dei giocatori e capire le loro reazioni.
    Fatto sta che il team di sviluppo sembra aver fatto le cose per bene. All'apertura delle competizioni sarà possibile acquistare nuovi, scintillanti modelli di Astore, con un design più aggressivo e aerodinamico. Ovviamente queste bestie da corsa si potranno sfoggiare anche nelle missioni PvE, addirittura personalizzandoli con un Clacson speciale (e qui, ne siamo sicuri, si entreremo pure nel territorio delle microtransazioni). Assieme ai nuovi bolidi arriverà equipaggiamento inedito: le nuove armature sembrano quelle di snelli piloti futuristici, con linee aggressive e colori accesi.

    Solo il casco ed i paramenti estetici (mantelli, gonnellini e patti) si potranno però indossare al di fuori delle gare, in quando corpetti, guanti e stivali non avranno nessun livello di luce. Questi ultimi serviranno solamente per equipaggiare dei perk utili durante la corsa, così da ridurre il tempo di recupero del turbo o aumentare il boost guadagnato dopo un'acrobazia andata a buon fine. Casco e armatura di classe, da droppare rigorosamente al termine delle gare, potrebbero invece arrivare ad un valore di luce di 320, e far gola a chi ancora cerca materiale da infondere nei suoi esotici preferiti.
    Una volta scesi in pista, l'esperienza di gioco è piacevole e divertente. Sembra quasi di essere di fronte ad una versione un po' più povera di Wipeout: al di là delle questioni contenutistiche, il feeling di guida non è poi dissimile da quello della storica serie di corse futuristiche, anche se la telecamera è sempre un po' "rissosa" e si fatica a tenere la strada affrontando curve più aggressive.
    Il design dei tracciati non è particolarmente elaborato: la pista marziana è lineare e abbastanza semplice, mentre su Venere bisogna fare i conti con qualche saliscendi, alcuni salti e le colonne delle architetture Vex che hanno il brutto vizio di spuntare fuori nei momenti meno opportuni.
    Nei tre giri previsti da ogni gara sarà possibile di tanto in tanto scorgere alcuni corridoi e settori già percorsi a piedi nelle missioni della campagna principale. Spesso e volentieri si incapperà persino in qualche nemico: minotauri pronti a bersagliarci, o invadenti navi da sbarco dei Caduti. Evitare i colpi è fondamentale per non esplodere in mille pezzi perdendo posizioni.

    La presenza nemica (al di là di qualche collisione involontaria) è l'unico elemento che può distruggere il nostro Astore, in quanto non è prevista la presenza di armi da fuoco con cui insidiare la posizione avversaria. L'unico modo per primeggiare è quello di memorizzare la posizione dei pannelli in grado di dare una spinta alla navicella, cercando poi di pennellare le traiettorie in modo da passare attraverso al maggior numero di queste "porte". Le competizioni si fanno subito intense e combattute, e l'utilizzo di qualche "spintone" laterale al momento giusto può cambiare l'esito di una gara. Nonostante rappresentino un'attività molto diversa rispetto agli standard di Destiny, insomma, le gare della Sparrow Racing League sono inaspettatamente piacevoli, e la nostra speranza è che Bungie decida di lavorare per renderle parte integrante dell'esperienza di gioco, aggiungendo contenuti e magari scolpendo una progressione parallela per la carriera degli aspiranti piloti.

    Destiny In tutta onestà, non crediamo che le gare sugli astori possano allungare ancora la vita dell'ottima espansione The Taken King. Urge un nuovo DLC, che arrivi in fretta, accompagnandoci per tutto l'inverno, possibilmente con un nuovo Raid. L'idea della Sparrow Racing League è tuttavia vincente. Anzi, più che opportuna per un titolo che vuole far propria la diversità di attività che solitamente caratterizza gli MMO. Le corse a bordo degli Sparrow potrebbero rappresentare, in futuro, un bel diversivo, se Bungie deciderà di lavorarci come si deve. Nella speranza che il team di sviluppo non ci neghi, magari fra qualche mese, un po' di dogfight spaziale, questo nuovo evento può al momento tenerci buoni per una quindicina di giorni. Nell'attesa, però, di un annuncio più sostanzioso.

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