Dragon Ball FighterZ: Provato il nuovo picchiaduro degli autori di Guilty Gear

Oltre a Ni No Kuni 2 e Ace Combat 7, Bandai Namco ha portato all'E3 anche il nuovo Dragon Ball FighterZ, in arrivo nel 2018.

Dragon Ball FighterZ
Trailer: Xbox One
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Fermi tutti: posate il vostro dragon radar ed ascoltateci! Non è più necessario che partiate alla ricerca delle Sfere del Drago per chiedere al dio Shenlong di realizzare un picchiaduro che riesca a rendere pienamente giustizia al capolavoro di Toryiama. Quel momento, infatti, probabilmente anche senza l'aiuto divino, è ora giunto con tutto il suo carico d'inaspettata meraviglia: la "fusione" tra Bandai-Namco e Arc System Works (autore di quelle due perle di BlazBlue e Guilty Gear) ha dato vita a Dragon Ball FighterZ, un picchiaduro che sfrutta le due dimensioni per trovare un equilibrio delicatissimo e magistrale tra le tavole del manga, i disegni della serie animata e la tridimensionalità dei videogames.
    Ma al di là dell'appeal estetico (da scroscianti applausi a scena aperta) quello che più di tutto ci ha incantato durante la nostra prova all'E3 è stata la profondità ed il dinamismo di un combat system sensazionale, che disintegra, come fosse una Kamehameha, tutte gli altri fighting game ispirati allo shonen del buon Akira. Ora alzate tutti le mani e trasmettete ogni singola oncia della vostra passione al team di sviluppo affinché trovi le forze necessarie per completare la sua opera: il risultato finale, infatti, potrebbe davvero rivelarsi il più grande regalo che il mondo dei videogiochi abbia mai fatto a tutti gli irriducibili estimatori di Dragon Ball.

    Dan dan kokoro hikareteku...

    Avviare per la prima volta FighterZ è come assistere al miracolo di una vignetta del manga che prende magicamente vita: tutto così dettagliato, perfetto e fedelissimo allo stile originale da sconquassare la vista di ogni videogiocatore. L'Unreal Engine 4, preposto al "disegno" di ambienti e personaggi, ha svolto un lavoro strepitoso che supera qualsiasi altro prodotto in cel shading ad oggi in commercio. I sei personaggi presenti nella demo allestita al Booth di Bandai-Namco, ossia Goku, Vegeta, Gohan, Freezer, Cell e Majin Bu, posseggono un moveset espressamente dedicato, variegato ed incredibilmente fedele a quello dell'anime.

    I colpi speciali, le esplosioni di ki, le espressioni facciali di dolore o soddisfazione sono d'indescrivibile bellezza, modellate con un tale, tangibile amore per il materiale di partenza da lasciare letteralmente ammaliati. E pensate a tutto questo concentrato di fanservice moltiplicato per il numero (ancora non del tutto dichiarato) dei membri del roster, mutuati direttamente dalla serie Z, come il geniale sottotitolo del gioco fa chiaramente intuire (benché nel trailer di presentazione è stato possibile avvistare anche Golden Freezer, che appartiene, invece, al recente Super, lasciandoci supporre pertanto l'ingresso di qualche new entry come - sigh! - il Ssj God Ssj o Lord Bills). E quando lo scontro prende il via, l'occhio del giocatore non può non soffermarsi anche sulle arene, dei veri e propri dipinti virtuali: la prova ci ha visti confrontarci sia sul tradizionalissimo palcoscenico del Torneo Tenkaichi, sia sul verdognolo e pacifico Pianeta Namek. Sulla terra natale del Grande Mago Piccolo, inoltre, abbiamo anche fatto, inavvertitamente, una scoperta interessantissima: attivando una finisher move di una bellezza scenografica tale da trafiggerci lo sguardo, l'arena è stata quasi del tutto polverizzata, modificando in modo esponenziale il setting del duello.
    Su Namek, ad esempio, il super colpo di cui sopra ha intaccato il nucleo del pianeta proprio come fece Freezer durante lo scontro con Goku in versione Super Saiyan: in tal modo, la distesa di piante e azzurri ruscelli si è trasformata in un ambiente vulcanico in eruzione, esattamente alla pari di come avveniva nell'opera di riferimento. Simili intuizioni di game design non sono soltanto sintomatiche di una conoscenza e di un affetto viscerale per Dragon Ball, ma anche di grandissimo rispetto per i fan della serie cui il titolo è palesemente rivolto. Eppure, FighterZ non è un prodotto concepito per accaparrarsi solo gli estimatori più incalliti, ma anche un picchiaduro sopraffino, che riesce nell'ardua impresa di mostrarsi accessibile quanto basta per un pubblico maggiormente casual, e di dar prova d'un combat system calcolato al millisecondo per tutti coloro che amano sviscerare un fighting game fin nei minimi particolari. È altresì vero che non potevamo aspettarci assolutamente nulla di diverso dai creatori di piccole gemme come il già citato Guilty Gear: in Dragon Ball FighterZ ogni duello inscena una danza pirotecnica, un connubio perfetto di destrezza e spettacolarità, mai eguagliato sinora da nessun altro degli innumerevoli tie-in dell'opera di Toriyama.

    Le combinazioni di sganascioni, parate, teletrasporti rapidi, super colpi di aura e combo vertiginose sono sì facilmente concatenabili, in modo tale da garantire il giusto tasso di divertimento per ogni utente, ma al contempo richiedono un'attenta analisi del tempistiche dei contrattacchi, delle finestre di invulnerabilità e della precisione nell'attivazione delle mosse successive per riuscire ad uscire vincitori da un duello contro un guerriero capace di padroneggiare a dovere l'elaborato sistema di combattimento, caratterizzato da una curva d'apprendimento piuttosto ripida.
    E pensare che tutto questo non è che l'inizio, le fondamenta da cui si erige il vero cuore portante dell'esperienza: lo scontro 3vs3. Provate ad immaginare la necessità di dover amalgamare la complessità del gameplay di un picchiaduro in 2D fortemente competitivo con l'obbligo di controllare tre diversi personaggi durante lo scontro, come se fosse una tipica modalità "Tag": ne deriva una bolgia a schermo impressionante, in cui occorrerà prendere confidenza con più di un lottatore e conciliare i loro stili di lotta per creare combo potentissime ed abbaglianti.
    La meccanica di sostituzione degli eroi appartenenti al proprio team, infatti, va ad intaccare anche il battle system, che si arricchisce di inedite possibilità offensive: parliamo sia del cosiddetto Z-assist, quindi del repentino ingresso in campo del nostro compagno che ci fornirà un supporto momentaneo, sia dello Z-change, col quale richiamare un combattente allo stremo delle forze e dargli il cambio con un nuovo lottatore. Al momento non è chiaro se nella versione finale sarà possibile cimentarsi in match 1vs1 o soltanto in gruppi da tre guerrieri: il team non ha voluto, com'era ovvio, sbilanciarsi più di tanto, glissando amorevolmente sia sulla quantità di personaggi previsti nell'edizione definitiva, sia sull'aggiunta di un eventuale Story Mode per la modalità singleplayer.

    Se l'offerta contenutistica dovesse rivelarsi appagante ed il roster complessivo fosse numeroso e ben diversificato come i protagonisti che abbiamo potuto testare, allora ci troveremo tra le mani non solo la migliore trasposizione videludica di Dragon Ball che sia mai stata creata, ma anche un brawler game magnifico e virtuoso, capace di rivaleggiare ad armi pari con tanti altri congeneri ben più blasonati. Ma c'è un aspetto della produzione che già in questa iniziale fase di sviluppo divora tanti altri rivali bidimensionali: nel corso del match, la vigorosità di alcuni colpi e la pomposità delle iconiche tecniche d'attacco, che tutti noi conosciamo ormai a menadito, vengono glorificate da una regia virtuale da premio Oscar, che con rapidissimi cambi di profondità e movimenti sinuosi ed aggressivi abbraccia a tratti il 2.5D, rendendo ogni scazzottata un vero prodigio di stile, il tutto incorniciato da una risoluzione in 1080p e a 60 frame al secondo su PC e console. Tali "exteme animation", che accompagnano la messa a segno dei colpi più poderosi, permettono anche di donare maggiore enfasi ai combattimenti aerei, ai quali i ragazzi di Arc System Works hanno prestato considerevole attenzione, proprio per rimanere fedeli, senza alcuna riserva, alla controparte cartacea e televisiva. In tale maniera, i giocatori più smaliziati potranno elaborare di propria iniziativa combo sempre nuove, da inanellare finanche a mezz'aria, sfruttando i confini delle arene per massimizzare i danni da rimbalzo. Sebbene il team ci prometta un bilanciamento impeccabile per ogni singolo membro della crew, rimaniamo frattanto pur sempre con il beneficio del dubbio, nonostante la qualità del materiale proposto in anteprima ci fa assolutamente ben sperare sulla resa finale di questa sorprendente rivelazione.

    Dragon Ball FighterZ Dragon Ball FighterZ è in apparenza - e lo diciamo con una punta di commozione - la concretizzazione del desiderio che il drago Shenlong avrebbe dovuto esaudirci tanti anni fa: un picchiaduro potenzialmente stratosferico, nobilitato da un combat system tecnico ed immediato, da un comparto audio-visivo che manderà in visibilio la community di appassionati e da una freschezza, una vivacità ed una dinamicità che, al momento, conoscono pochi eguali. È vero che probabilmente sarebbe più opportuno placare i precoci entusiasmi prima di riuscire a testare l'equilibrio e la differenziazione di ogni membro del roster, nonché la varietà della proposta in termini di modalità e storytelling: tuttavia le spontanee sensazioni, che abbiamo provato già dopo aver completato il primo round, ci hanno pervaso ed elettrizzato come se fossimo avvolti da un'aura potentissima. E tra un po' di tempo potrete sperimentare anche voi simili emozioni partecipando alla closed beta del gioco che si terrà verso la fine dell'estate (i cui dettagli, però, non sono ancora stati forniti). Insomma, l'attesa che ci separa dall'inizio del 2018 è ancora molto, troppo lunga: a darci tutta la pazienza di cui abbiamo bisogno, tuttavia, è l'energia dilagante degli sviluppatori, consapevoli di star dando forma ad un titolo prodigioso, sorretto dal motto “true power knows no limit!”.

    Che voto dai a: Dragon Ball FighterZ

    Media Voto Utenti
    Voti: 163
    8.1
    nd